Velocissime
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Il podcast di Diego Alverà sulle donne dell’automobilismo.
La velocità è rimasta per decenni schiava di un immaginario tipicamente maschile, e le donne che si sono avvicinate a questo mondo sono state guardate con sospetto, se non addirittura con timore, relegate ai margini delle piste in ruoli secondari o di complemento. Al riguardo i numeri sono impietosi: le donne che si sono sedute al volante in oltre 60 anni di Formula 1 si contano sulle dita di una sola mano.
In realtà però la storia dell’automobilismo parla anche al femminile, e racconta le straordinarie parabole di chi ha coraggiosamente deciso di infilare caschi e occhiali per sfidare i colleghi maschi, ottenendo tra l’altro ottimi piazzamenti.
Le donne della velocità hanno lottato non solo al volante delle auto, ma anche e soprattutto fuori dalla pista, affrontando arroganza e pregiudizi, e mostrando sino in fondo carattere e valore.
In questo podcast Diego Alverà rende giustizia a 5 grandi “velocissime”, 5 campionesse in auto e nella vita.
Ogni episodio è chiuso da un brano originale scritto e prodotto per il podcast da Osteria futurista e Maieutica dischi, che produce e promuove solo musica fatta da donne.
- Il testo, le parole e la voce sono di Diego Alverà
- Le riprese audio sono di Osteria Futurista
- La post produzione e il sound design sono di Andrea Diani
- Le ricerche storiche sono di Roger Up
- L’immagine e la comunicazione sono di Pensiero visibile
- Il progetto e la produzione sono di Storie avvolgibili
- I brani finali sono stati composti da Veronica Marchi e Valentina Zanoni, e sono cantati da Marta Mason, Manuela Padoan, Elvira Caobelli, Montresór e Valentina Zanoni.
Autore: Storie avvolgibili
Ultimo episodio: 26/11/21 11:48
Aggiornamento: 28/11/24 7:05 (Aggiorna adesso)
5. Lella Lombardi
Dobbiamo arrivare agli anni ‘70 per trovare una donna in zona punti in un Gran Premio di Formula 1. Quella donna è Lella Lombardi, figlia di un macellaio, che a 18 anni girava per la Liguria con il furgone del padre per portare in giro carne e salumi. Per Lella fu un gioco da ragazze passare dal mezzo pesante alla monoposto: aveva un’energia travolgente e voglia di agonismo, così tanta da indebitarsi per acquistare una Formula Monza 875 nuova di zecca. Sono questi gli esordi di una carriera piena di soddisfazioni ma anche di sconfitte, incidenti e sfortune.
Con la canzone originale “Seguimi” di Marta Mason, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
Dobbiamo arrivare agli anni ‘70 per trovare una donna in zona punti in un Gran Premio di Formula 1. Quella donna è Lella Lombardi, figlia di un macellaio, che a 18 anni girava per la Liguria con il furgone del padre per portare in giro carne e salumi. Per Lella fu un gioco da ragazze passare dal mezzo pesante alla monoposto: aveva un’energia travolgente e voglia di agonismo, così tanta da indebitarsi per acquistare una Formula Monza 875 nuova di zecca. Sono questi gli esordi di una carriera piena di soddisfazioni ma anche di sconfitte, incidenti e sfortune.
Con la canzone originale “Seguimi” di Marta Mason, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
4. Ada Pace
Lei vinceva, e gli avversari la accusavano di aver conquistato il podio con qualche trucco, barando. E più ostacoli incontrava, più aumentava in lei la voglia di dimostrare il suo valore. La storia di Ada Pace è raccontata dal suo palmarès pieno di successi, dalle lotte per conquistarsi il diritto di competere fra gli uomini e da una buona dose di ironia. Come quando scrisse sul suo bagagliaio con la vernice bianca un saluto dedicato a tutti gli avversari che si lasciava alle spalle: “Sayonara”, che da allora diventò anche il suo nome di battaglia.
Con la canzone originale “Sayonara” di Valentina Zanoni, composta da lei e Veronica Marchi.
Lei vinceva, e gli avversari la accusavano di aver conquistato il podio con qualche trucco, barando. E più ostacoli incontrava, più aumentava in lei la voglia di dimostrare il suo valore. La storia di Ada Pace è raccontata dal suo palmarès pieno di successi, dalle lotte per conquistarsi il diritto di competere fra gli uomini e da una buona dose di ironia. Come quando scrisse sul suo bagagliaio con la vernice bianca un saluto dedicato a tutti gli avversari che si lasciava alle spalle: “Sayonara”, che da allora diventò anche il suo nome di battaglia.
Con la canzone originale “Sayonara” di Valentina Zanoni, composta da lei e Veronica Marchi.
3. Maria Teresa de Filippis
Brava, bravissima al volante, tanto che i colleghi arrivano a soprannominarla “pilotino”, al maschile. Maria Teresa de Filippis merita di essere una di loro, e per l’epoca non è poco: arriva a correre sulle monoposto in un’Italia del dopoguerra che fatica a prendere sul serio le donne della velocità. Ma de Filippis ha un talento così grande da scrivere un capitolo nuovo dell’automobilismo, diventando la prima donna a qualificarsi per un Gran Premio di Formula 1.
Con la canzone originale “Tra due vie” di Elvira Caobelli, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
Brava, bravissima al volante, tanto che i colleghi arrivano a soprannominarla “pilotino”, al maschile. Maria Teresa de Filippis merita di essere una di loro, e per l’epoca non è poco: arriva a correre sulle monoposto in un’Italia del dopoguerra che fatica a prendere sul serio le donne della velocità. Ma de Filippis ha un talento così grande da scrivere un capitolo nuovo dell’automobilismo, diventando la prima donna a qualificarsi per un Gran Premio di Formula 1.
Con la canzone originale “Tra due vie” di Elvira Caobelli, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
2. Eliška Junková
Inizia da passeggera, ma il suo posto è al volante: quella di Eliška Junková è una storia che la vede passare da personaggio secondario a protagonista, quando prende il posto del marito infortunato alla guida della loro Bugatti. Così si compie il suo destino: le imprese di Eliška, soprannominata “la regina del volante”, in pochi anni le fanno conquistare una fama che supera i confini dell’Europa.
Con la canzone originale “La regina del volante” di Manuela Padoan, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
Inizia da passeggera, ma il suo posto è al volante: quella di Eliška Junková è una storia che la vede passare da personaggio secondario a protagonista, quando prende il posto del marito infortunato alla guida della loro Bugatti. Così si compie il suo destino: le imprese di Eliška, soprannominata “la regina del volante”, in pochi anni le fanno conquistare una fama che supera i confini dell’Europa.
Con la canzone originale “La regina del volante” di Manuela Padoan, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
1. Maria Antonietta Avanzo
La "signora 4 pistoni", così la chiamavano. Amica di D’Annunzio, nei ruggenti anni ‘20 Maria Antonietta Avanzo incarnava in pieno la modernità. La sua è stata una vita piena di avventure e di primati: la prima donna a correre in un Gran Premio, la prima alla Mille Miglia e alla Targa Florio.
Con la canzone originale “Maria Antonietta” di Montrésor, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.
La "signora 4 pistoni", così la chiamavano. Amica di D’Annunzio, nei ruggenti anni ‘20 Maria Antonietta Avanzo incarnava in pieno la modernità. La sua è stata una vita piena di avventure e di primati: la prima donna a correre in un Gran Premio, la prima alla Mille Miglia e alla Targa Florio.
Con la canzone originale “Maria Antonietta” di Montrésor, composta da Veronica Marchi e Valentina Zanoni.