Made IT
Tags (categorie): Economia
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Made IT è un podcast di imprenditoria dove intervistiamo italiani che hanno creato, fondato, inventato, gestito, qualcosa di straordinario per scoprire insieme le loro storie e le loro idee innovative.
In ogni intervista cerchiamo di raccontare il percorso dei nostri super ospiti in modo trasparente e personale per scoprire veramente cosa c'è dietro il loro successo. Le nostre interviste si soffermano sull'importanza della mentalità imprenditoriale e trattano di argomenti legati al mondo delle start-up per discutere concretamente di cosa vuol dire lanciare il proprio business.
Il nostro obiettivo è quello di celebrare il talento italiano, portare positività e ispirare la nuova generazione di imprenditori italiani.
Autore: Made IT Podcast
Ultimo episodio: 31/05/21 6:00
Aggiornamento: 04/11/23 6:43 (Aggiorna adesso)
#35 Un'italiana alla conquista di Hollywood, con Susie Mancini
Questa settimana parliamo con Susie Mancini, una scenografa basata a Los Angeles che è stata nominata per un Emmy Award per il suo lavoro sulla serie Netflix di Greg Daniels e Steve Carell: Space Force.
Questa è un’intervista piena di storie divertenti! Susie ci racconterà come si è appassionata al mondo del cinema, come ha fatto ad emergere, com’è sopravvissuta alle incertezze legate alla vita della freelancer e come ha convinto il suo idolo: Greg Daniels, il creatore della serie The Office, ad assumerla per creare la scenografia di Space Force.
Abbiamo anche parlato di cosa vuol dire essere una donna in un settore dominato dagli uomini e come #MeToo ha cambiato il mondo del cinema in America.
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Questo episodio è sponsorizzato da Young Platform, una piattaforma innovativa che permette anche a utenti inesperti di formarsi e poi semplicemente iniziare a comprare e vendere criptovalute. Il motto di Young è “crypto made easy”. E grazie alla loro piattaforma è veramente “easy” diventare degli esperti di cripto. Quindi se come noi vorreste cominciare ad investire in cripto ma vi mancano le basi… Young diventerà il vostro migliore amico.
Se volete saperne di più potete andare direttamente sul loro sito https:/ / youngplatform.page.link/ EdHUW3vUgahkx7uQA
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Seguiteci su Instagram: https:/ / www.instagram.com/ madeit.podcast/
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Questa settimana parliamo con Susie Mancini, una scenografa basata a Los Angeles che è stata nominata per un Emmy Award per il suo lavoro sulla serie Netflix di Greg Daniels e Steve Carell: Space Force.
Questa è un’intervista piena di storie divertenti! Susie ci racconterà come si è appassionata al mondo del cinema, come ha fatto ad emergere, com’è sopravvissuta alle incertezze legate alla vita della freelancer e come ha convinto il suo idolo: Greg Daniels, il creatore della serie The Office, ad assumerla per creare la scenografia di Space Force.
Abbiamo anche parlato di cosa vuol dire essere una donna in un settore dominato dagli uomini e come #MeToo ha cambiato il mondo del cinema in America.
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#34 Dalle Olimpiadi di Informatica alla Scaleup da $1 Miliardo con Alessio Signorini e Luca Foschini, Co-Founders Evidation Health
Alessio Signorini e Luca Foschini sono i co-founders di Evidation Health una scale-up basata a Santa Barbara, California, e valutata ad oltre $1 miliardo.
Evidation misura la salute dei suoi oltre 4.5 milioni di utilizzatori e consente a chiunque di partecipare a programmi di ricerca e salute innovativi.
Luca ed Alessio hanno una storia bellissima che comincia in contesti diversi ma dalla stessa passione: quella per i computer anche gli ha portati a conoscersi alle Olimpiadi di Informatica. Hanno poi seguito percorsi paralleli fino ad arrivare entrambi negli Stati Uniti per un PHD e poi a lavorare per compagnie nel settore tech tra cui Ask.com e YouTube.
Gli inizi di Evidation sono stati tosti, con tanti alti e bassi, dubbi sul loro futuro, e lavorando non-stop per arrivare a un modello di business che potesse avere senso. Oggi Evidation è un unicorno, ma convincere fondi di Venture Capital a credere in loro non è stato sempre facile.
Libri Consigliati:
•Outliers, Malcom Gladwell
•Leadership and Self-Deception: Getting out of the Box, The Arbinger Institute
•Do More Faster: Techstars Lessons to Accelerate Your Startup, Techstars
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Luca ed Alessio hanno una storia bellissima che comincia in contesti diversi ma dalla stessa passione: quella per i computer anche gli ha portati a conoscersi alle Olimpiadi di Informatica. Hanno poi seguito percorsi paralleli fino ad arrivare entrambi negli Stati Uniti per un PHD e poi a lavorare per compagnie nel settore tech tra cui Ask.com e YouTube.
Gli inizi di Evidation sono stati tosti, con tanti alti e bassi, dubbi sul loro futuro, e lavorando non-stop per arrivare a un modello di business che potesse avere senso. Oggi Evidation è un unicorno, ma convincere fondi di Venture Capital a credere in loro non è stato sempre facile.
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•Outliers, Malcom Gladwell
•Leadership and Self-Deception: Getting out of the Box, The Arbinger Institute
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#33 Applicare il metodo lean start-up con Ciro di Lanno e Martina Capriotti, Co-Founders MIRTA
Ciro di Lanno e Martina Capriotti sono i co-founders di MIRTA, una digital marketplace che promuove gli artigiani del Made in Italy.
Quando abbiamo scoperto Mirta, ce ne siamo innamorate per due motivi: primo perché la piattaforma mette in valore il patrimonio artigianale italiano in modo innovativo e secondo per quanto velocemente Ciro e Martina hanno messo a terra e cresciuto il business.Ciro e Martina hanno iniziato le loro carriere in consulenza da Boston Consulting Group e dopo due anni, Martina si è trasferita nell’ufficio di Seoul di BCG mentre Ciro è entrato a Stanford per fare un MBA. Ispirata da un progetto al quale stava lavorando in Corea del Sud a Martina viene l’idea di MIRTA. Creare una piattaforma che permetta ad artigiani italiani di vendere i loro prodotti direttamente a consumatori in giro per il mondo che sono assetati di lusso Made in Italy. Così coinvolge Ciro che utilizzerà le risorse di Stanford per iniziare a definire il loro business.
MIRTA nasce meno di due anni fa e Ciro e Martina sono riusciti a chiudere un seed round da €2.5M in soli sei mesi e stanno già chiudendo il loro secondo round di investimenti. Il business in sé sta anche crescendo velocemente, e nella nostra intervista Ciro e Martina ci racconteranno la loro strategia di crescita. Il segreto? Il metodo Lean Startup. Ovvero testare idee rapidamente e apportare continuamente modifiche per affinare la strategia di impresa. Se non ne avete ancora sentito parlare o volete capire meglio come si mette in pratica: questo è l’episodio per voi.
www.mirta.com
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Questo episodio è sponsorizzato da Young, una piattaforma innovativa che permette anche a utenti inesperti di formarsi e poi semplicemente iniziare a comprare e vendere criptovalute.
Scaricando la loro app “Stepdrop” accederete a tantissimo contenuto educativo che vi aiuterà a diventare degli esperti di cripto. Con Stepdrop potrete guadagnare dei Young Tokens camminando e tramite giochi educativi imparerete tutto cio che c’è da sapere sulle crypto… e una volta pronti, potete cominciare a comprare e vendere cripto sulla Young Platform.
Se volete saperne di più potete andare direttamente sul loro sito https:/ / youngexchange.page.link/ PsgF
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MIRTA nasce meno di due anni fa e Ciro e Martina sono riusciti a chiudere un seed round da €2.5M in soli sei mesi e stanno già chiudendo il loro secondo round di investimenti. Il business in sé sta anche crescendo velocemente, e nella nostra intervista Ciro e Martina ci racconteranno la loro strategia di crescita. Il segreto? Il metodo Lean Startup. Ovvero testare idee rapidamente e apportare continuamente modifiche per affinare la strategia di impresa. Se non ne avete ancora sentito parlare o volete capire meglio come si mette in pratica: questo è l’episodio per voi.
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#32 Costruire un'azienda ascoltando i consumatori con Martina Cusano, Co-Founder & CEO Mukako
Martina è la co-founder & CEO di Mukako, il Brand Nativo Digitale dedicato ai giochi per la prima infanzia.
Martina si è laureata in economia alla Bocconi, e dopo tre anni in investment banking a Londra è volata negli States per fare un MBA a Harvard Business School. Sognava già di fare l'imprenditrice ma c’era un ostacolo importante: l’aspetto economico. Quindi finito l’MBA nel 2009 ha cercato lavoro ed è atterrata da Privalia dove ha avuto una carriera super dinamica. Finché è arrivato il momento di fare il salto - nel 2014 Martina e una sua collega, Elisa Tattoni, hanno lanciato Mukako.
Il modo in cui Martina e Elisa hanno lanciato Mukako è affascinante non avevano un’idea precisa oltre alla sicurezza che il loro target market sarebbe stato quello dei neo-genitori. Vi lasciamo scoprire nell’episodio la loro storia incredibile.
https:/ / it.mukako.com/ it/
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Questo episodio è sponsorizzato da Ncode, la prima community per lo sviluppo di prodotti e servizi senza l'utilizzo di codice a supporto dell'imprenditoria italiana. Offrono la possibilità di sviluppare il vostro MVP in maniera molto veloce e soprattutto abbattendo radicalmente i costi.
Scoprite tutti i loro servizi sul sul loro sito www.ncode.it
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Il modo in cui Martina e Elisa hanno lanciato Mukako è affascinante non avevano un’idea precisa oltre alla sicurezza che il loro target market sarebbe stato quello dei neo-genitori. Vi lasciamo scoprire nell’episodio la loro storia incredibile.
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#31 Utilizzare la propria creatività e non arrendersi mai con Nicolò Santin, Co-Founder & CEO Gamindo
Nicolò Santin è il CEO e Co-Founder di Gamindo - una piattaforma che permette di donare in beneficenza giocando ai videogiochi.
Gamindo nasce come un'idea di tesi di laurea di Nicolò che ha studiato ingenieria alla Ca’ Foscari a Venezia e poi dopo la laurea, ha deciso di provare a metterla in pratica. Ha convinto un suo ex compagno di basket, Matteo Albrizio, a lasciare il suo lavoro per cominciare quest’avventura. Si sono fatti conoscere partecipando ad alcune competizioni per startup, e vincendo la Milano startup weekend, Startuppato Torino e soprattutto il Premio nazionale innovazione, per il quale sono stati premiati al Senato. Hanno poi anche avuto l'opportunità di volare a San Francisco per prendere parte a Plug & Play, l’acceleratore più grande al mondo.
Oggi Gamindo ha sviluppato giochi per Lavazza, Discovery Channel e Chiara Ferragni -- e sognano un futuro dove tutti i brands possano creare il proprio videogioco. Abbiamo scoperto Nicolò grazie a LinkedIn dove ha quasi 29 mila followers e posta contenuti divertenti ed interessanti allo stesso tempo. Quello che ci ha colpito di Nicolò e stato proprio il suo entusiasmo, Nicolò è quel tipo di persona che non si fa dire di no. Piuttosto pensa alla soluzione più creativa possibile per superare un ostacolo. Ce ne racconterà di belle in questa chiacchierata - tipo come hanno convinto il team di Chiara Ferragni a lavorare con loro, come sono riusciti a pagarsi il viaggio in Silicon Valley e come hanno convinto la responsabile gaming di Facebook ad incontrarli senza un appuntamento.
Articolo: Do Things That Don't Scale di Paul Grahams: https:/ / www.inc.com/ business-insider/ paul-grahams-counter-intuitive-startup-advice-do-things-that-dont-scale.html
Film: Ogni Maledetta Domenica
Libro: Open di Andrea Agassi
Gamindo: https:/ / gamindo.com/ en/ homepage/
Profilo LinkedIn di Nicolò: https:/ / www.linkedin.com/ in/ nicolosantin/
Nicolò Santin è il CEO e Co-Founder di Gamindo - una piattaforma che permette di donare in beneficenza giocando ai videogiochi.
Gamindo nasce come un'idea di tesi di laurea di Nicolò che ha studiato ingenieria alla Ca’ Foscari a Venezia e poi dopo la laurea, ha deciso di provare a metterla in pratica. Ha convinto un suo ex compagno di basket, Matteo Albrizio, a lasciare il suo lavoro per cominciare quest’avventura. Si sono fatti conoscere partecipando ad alcune competizioni per startup, e vincendo la Milano startup weekend, Startuppato Torino e soprattutto il Premio nazionale innovazione, per il quale sono stati premiati al Senato. Hanno poi anche avuto l'opportunità di volare a San Francisco per prendere parte a Plug & Play, l’acceleratore più grande al mondo.
Oggi Gamindo ha sviluppato giochi per Lavazza, Discovery Channel e Chiara Ferragni -- e sognano un futuro dove tutti i brands possano creare il proprio videogioco. Abbiamo scoperto Nicolò grazie a LinkedIn dove ha quasi 29 mila followers e posta contenuti divertenti ed interessanti allo stesso tempo. Quello che ci ha colpito di Nicolò e stato proprio il suo entusiasmo, Nicolò è quel tipo di persona che non si fa dire di no. Piuttosto pensa alla soluzione più creativa possibile per superare un ostacolo. Ce ne racconterà di belle in questa chiacchierata - tipo come hanno convinto il team di Chiara Ferragni a lavorare con loro, come sono riusciti a pagarsi il viaggio in Silicon Valley e come hanno convinto la responsabile gaming di Facebook ad incontrarli senza un appuntamento.
Articolo: Do Things That Don't Scale di Paul Grahams: https:/ / www.inc.com/ business-insider/ paul-grahams-counter-intuitive-startup-advice-do-things-that-dont-scale.html
Film: Ogni Maledetta Domenica
Libro: Open di Andrea Agassi
Gamindo: https:/ / gamindo.com/ en/ homepage/
Profilo LinkedIn di Nicolò: https:/ / www.linkedin.com/ in/ nicolosantin/
#30 Creare le proprie opportunità con Matteo Altieri, Founder & CEO House of Talent
Matteo Altieri, classe 1996, è un attore, influencer e imprenditore.
Nel 2017, all’età di 21 anni ha creato House of Talent, un acceleratore di sogni: con la sua crew di talent e creator (+6M di follower) si rivolge al target pre-adolescenziale 9-14 anni, creando contenuti di intrattenimento in grado di trasmettere alle nuove generazioni valori come l’inclusione, il gioco di squadra e l'esaltazione delle diversità. Con un suo studio di registrazione di oltre 1.000mq a Cologno Monzese (MI), è anche produttore televisivo lavorando con alcuni dei maggiori player del mercato come MondoTV Group, Viacom CB, Sky Media e Netflix.
A Novembre del 2020, il Gruppo OneDay di Paolo De Nadai ha annunciato l’acquisizione del 35% delle quote di House of Talent - allargando verso il basso l’età delle proprie community, riuscendo così ad arrivare con i suoi diversi business (ScuolaZoo, WeRoad, le agenzie di comunicazione ZooCom e Together, e OneDay stessa) a un'audience che va dagli 8 ai 35 anni.
Se volete guardare alcuni dei loro contenuti, ecco la loro pagina YouTube:
https:/ / www.youtube.com/ channel/ UCkUP0tr9O2DhC4qyVv9mCkA
Matteo Altieri, classe 1996, è un attore, influencer e imprenditore.
Nel 2017, all’età di 21 anni ha creato House of Talent, un acceleratore di sogni: con la sua crew di talent e creator (+6M di follower) si rivolge al target pre-adolescenziale 9-14 anni, creando contenuti di intrattenimento in grado di trasmettere alle nuove generazioni valori come l’inclusione, il gioco di squadra e l'esaltazione delle diversità. Con un suo studio di registrazione di oltre 1.000mq a Cologno Monzese (MI), è anche produttore televisivo lavorando con alcuni dei maggiori player del mercato come MondoTV Group, Viacom CB, Sky Media e Netflix.
A Novembre del 2020, il Gruppo OneDay di Paolo De Nadai ha annunciato l’acquisizione del 35% delle quote di House of Talent - allargando verso il basso l’età delle proprie community, riuscendo così ad arrivare con i suoi diversi business (ScuolaZoo, WeRoad, le agenzie di comunicazione ZooCom e Together, e OneDay stessa) a un'audience che va dagli 8 ai 35 anni.
Se volete guardare alcuni dei loro contenuti, ecco la loro pagina YouTube:
https:/ / www.youtube.com/ channel/ UCkUP0tr9O2DhC4qyVv9mCkA
Made IT Tips #1 - Risorse per Startup con Startup Geeks, CB Growth Capital e La Carica delle 101
Benvenuti al primo epsiodio di “Made IT Tips”: una rubrica di consigli per aspiranti imprenditori.
L’imprenditoria può sembrare una strada solitaria – ma non deve esserlo per forza! Ci sono tante risorse la fuori per supportare start-up che possono fare tutta la differenza se state pensando di intraprendere questo percorso.
Per questo episodio, Ines ed io ne abbiamo selezionate tre – ecco tutti i dettagli per accedere ai loro servizi:
•Start-up Geeks: community di startupper italiani che fornisce diversi corsi di formazione, opportunità di networking e altri strumenti per aiutare imprenditori a fare crescere il loro business.
Sito: https:/ / sgpremium.startupgeeks.it/
Startup Builder: https:/ / builder.startupgeeks.it/ startup-builder
•Cross Border Growth Capital: advisor specializzato nel mettere in contatto imprenditori con i giusti investitori.
Sito: https:/ / www.growthcapital.it/ contatti
LinkedIn: https:/ / www.linkedin.com/ company/ cb-growth-capital/
Live Made IT x Growth Capital: https:/ / www.linkedin.com/ feed/ update/ urn:li:activity:6788076366140116992
•La Carica delle 101: community di imprenditrici, manager e professioniste che offrono consulenze gratuite per accompagnare e sostenere le startup italiane nel loro percorso di crescita.
Sito: https:/ / lacaricadelle101.org/
Outsider’s Inn: https:/ / lacaricadelle101.org/ outsidersinn
Benvenuti al primo epsiodio di “Made IT Tips”: una rubrica di consigli per aspiranti imprenditori.
L’imprenditoria può sembrare una strada solitaria – ma non deve esserlo per forza! Ci sono tante risorse la fuori per supportare start-up che possono fare tutta la differenza se state pensando di intraprendere questo percorso.
Per questo episodio, Ines ed io ne abbiamo selezionate tre – ecco tutti i dettagli per accedere ai loro servizi:
•Start-up Geeks: community di startupper italiani che fornisce diversi corsi di formazione, opportunità di networking e altri strumenti per aiutare imprenditori a fare crescere il loro business.
Sito: https:/ / sgpremium.startupgeeks.it/
Startup Builder: https:/ / builder.startupgeeks.it/ startup-builder
•Cross Border Growth Capital: advisor specializzato nel mettere in contatto imprenditori con i giusti investitori.
Sito: https:/ / www.growthcapital.it/ contatti
LinkedIn: https:/ / www.linkedin.com/ company/ cb-growth-capital/
Live Made IT x Growth Capital: https:/ / www.linkedin.com/ feed/ update/ urn:li:activity:6788076366140116992
•La Carica delle 101: community di imprenditrici, manager e professioniste che offrono consulenze gratuite per accompagnare e sostenere le startup italiane nel loro percorso di crescita.
Sito: https:/ / lacaricadelle101.org/
Outsider’s Inn: https:/ / lacaricadelle101.org/ outsidersinn
#29 Sognare in grande con Francesco Simoneschi, Co-Founder & CEO TrueLayer
Francesco Simoneschi è un imprenditore seriale nato. Cresciuto a Roma, con una passione per l’informatica, il suo percorso imprenditoriale inizia da giovanissimo. Nel 2006, appena entrato all'università fonda con due amici, Luca Martinetti e Massimo Andreasi Basi, la sua prima start-up, DomainsBot - nel 2010 vendono una parte dell’azienda a una societa Tedesca che chiede ai tre founders di trasferirsi a San Francisco per aprire la loro filiale in Silicon Valley.
Dopo 2 anni decidono di lasciare DomainsBot e lanciare un’altra start-up: Staq.iq, che aiuta gli sviluppatori di videogiochi a capire come fidelizzare e monetizzare i giocatori, e entrano nel prestigioso acceleratore Techstars a Seattle. Dopo pochissimo vendono lo societa a Playhaven.
Ma non si fermano sicuramente qui, nel 2014, Francesco decide di aprire un fondo di Venture Capital, Mission and Market che è ancora operativo e sotto la guida di Francesco, ha investito in più di 50 startup.
E poi il breakthrough: nel 2016 Francesco e Luca si trasferiscono a Londra e lanciano TrueLayer. In pochi anni TrueLayer diventa uno dei principali fornitori mondiali di API finanziarie. La loro missione è far crescere l'economia dell'Open Banking creando una piattaforma veramente globale per consentire alle aziende di sviluppare nuovi servizi e prodotti finanziari. TrueLayer ha negoziato partnerships di integrazione con la maggior parte delle principali banche europee, conquistando una serie di aziende leader come clienti, firmando una partnership globale con Visa e assicurando investimenti da aziende come Tencent e Temasek. Proprio qualche giorno fa TrueLayer ha chiuso il suo round D di fundraising di $70 milioni che porta la loro raccolta di capitali totale a $142 milioni.
Parlare con una persona come Francesco è stato sicuramente divertentissimo, umilissimo ma con mille idee in testa! Abbiamo cercato di ripercorrere il suo percorso ma pensando più a cosa ogni step ha voluto dire per lui e cosa lo ha spinto ad arrivare fino a qui.
Libro consigliato: Principles: Life and Work, Ray Dalio
https:/ / truelayer.com/
Mission and Market https:/ / m14t.com/
Francesco Simoneschi è un imprenditore seriale nato. Cresciuto a Roma, con una passione per l’informatica, il suo percorso imprenditoriale inizia da giovanissimo. Nel 2006, appena entrato all'università fonda con due amici, Luca Martinetti e Massimo Andreasi Basi, la sua prima start-up, DomainsBot - nel 2010 vendono una parte dell’azienda a una societa Tedesca che chiede ai tre founders di trasferirsi a San Francisco per aprire la loro filiale in Silicon Valley.
Dopo 2 anni decidono di lasciare DomainsBot e lanciare un’altra start-up: Staq.iq, che aiuta gli sviluppatori di videogiochi a capire come fidelizzare e monetizzare i giocatori, e entrano nel prestigioso acceleratore Techstars a Seattle. Dopo pochissimo vendono lo societa a Playhaven.
Ma non si fermano sicuramente qui, nel 2014, Francesco decide di aprire un fondo di Venture Capital, Mission and Market che è ancora operativo e sotto la guida di Francesco, ha investito in più di 50 startup.
E poi il breakthrough: nel 2016 Francesco e Luca si trasferiscono a Londra e lanciano TrueLayer. In pochi anni TrueLayer diventa uno dei principali fornitori mondiali di API finanziarie. La loro missione è far crescere l'economia dell'Open Banking creando una piattaforma veramente globale per consentire alle aziende di sviluppare nuovi servizi e prodotti finanziari. TrueLayer ha negoziato partnerships di integrazione con la maggior parte delle principali banche europee, conquistando una serie di aziende leader come clienti, firmando una partnership globale con Visa e assicurando investimenti da aziende come Tencent e Temasek. Proprio qualche giorno fa TrueLayer ha chiuso il suo round D di fundraising di $70 milioni che porta la loro raccolta di capitali totale a $142 milioni.
Parlare con una persona come Francesco è stato sicuramente divertentissimo, umilissimo ma con mille idee in testa! Abbiamo cercato di ripercorrere il suo percorso ma pensando più a cosa ogni step ha voluto dire per lui e cosa lo ha spinto ad arrivare fino a qui.
Libro consigliato: Principles: Life and Work, Ray Dalio
https:/ / truelayer.com/
Mission and Market https:/ / m14t.com/
#28 Vincere sul web da GialloZafferano a SoniaPeronaci.it, con Sonia Peronaci
Sonia Peronaci è considerata una delle imprenditrici digitali italiane di maggiore successo.
Pensate che ha cominciato a lavorare a GialloZafferano con il suo compagno nel 2006 quando in Italia era difficilissimo lavorate sul web e non c’erano tutte risorse che ci sono adesso! Lavoravano come commercialisti di giorno e la sera Sonia cucinava e faceva le foto delle ricette, mentre il suo compagno lavorava al sito. GialloZafferano è cresciuto molto velocemente a livello di utenti, ma era difficile monetizzare. Infatti nel 2008 decidono di vendere a Banzai Media. Sonia continua a lavorare da GialloZafferano fino al 2015 quando decide di lasciare la società per cominciare un’altra avventura creando il suo sito di ricette soniaperonaci.it e lancia la Sonia Factory uno spazio polifunzionale destinato a ospitare eventi su Tv, libri, eventi e cooking show.
Probabilmente avete tutti cucinato almeno una ricetta seguendo le istruzioni passo passo di GialloZafferano. E stata proprio lì l’intuizione di Sonia postare una ricetta al giorno, con costanza, e rendere le ricette semplicissime facendo vedere le foto di tutti i passi da seguire.
Nella nostra intervista Sonia ci parla proprio di come nasce quest’idea come hanno affrontato tutte le sfide degli inizi, e perché hanno deciso di vendere così presto.
Sonia ha anche sempre puntato sui social mettendosi in prima linea ed ha un approccio interessante al marketing che abbiamo voluto esplorare.
https:/ / www.soniaperonaci.it/
Sonia Peronaci è considerata una delle imprenditrici digitali italiane di maggiore successo.
Pensate che ha cominciato a lavorare a GialloZafferano con il suo compagno nel 2006 quando in Italia era difficilissimo lavorate sul web e non c’erano tutte risorse che ci sono adesso! Lavoravano come commercialisti di giorno e la sera Sonia cucinava e faceva le foto delle ricette, mentre il suo compagno lavorava al sito. GialloZafferano è cresciuto molto velocemente a livello di utenti, ma era difficile monetizzare. Infatti nel 2008 decidono di vendere a Banzai Media. Sonia continua a lavorare da GialloZafferano fino al 2015 quando decide di lasciare la società per cominciare un’altra avventura creando il suo sito di ricette soniaperonaci.it e lancia la Sonia Factory uno spazio polifunzionale destinato a ospitare eventi su Tv, libri, eventi e cooking show.
Probabilmente avete tutti cucinato almeno una ricetta seguendo le istruzioni passo passo di GialloZafferano. E stata proprio lì l’intuizione di Sonia postare una ricetta al giorno, con costanza, e rendere le ricette semplicissime facendo vedere le foto di tutti i passi da seguire.
Nella nostra intervista Sonia ci parla proprio di come nasce quest’idea come hanno affrontato tutte le sfide degli inizi, e perché hanno deciso di vendere così presto.
Sonia ha anche sempre puntato sui social mettendosi in prima linea ed ha un approccio interessante al marketing che abbiamo voluto esplorare.
https:/ / www.soniaperonaci.it/
#27 Come si crea un brand forte e scalabile con Jacopo Sebastio, Co-Founder & CEO Velasca
Velasca è un marchio italiano di scarpe fatte a mano nelle Marche, nato da un’esigenza personale: una calzatura di qualità Made in Italy al giusto prezzo.
Velasca è stato pensato come un business fresco, scalabile e centrato sul digitale. Nel mettere a terra il business model Jacopo e il suo socio Enrico Casati hanno pensato da subito a una strategia centrata sull’online (diventando poi omni-canale) e puntando molto sul marketing e la comunicazione per portare freschezza all’idea del Made in Italy.
Abbiamo adorato quest’intervista, Jacopo è stato molto trasparente nel raccontarci esattamente come hanno messo in piedi Velasca sia da un punto di vista operational che finanziario, che strategia hanno seguito per scalare il business e come hanno approcciato la raccolta fondi. Ci ha anche raccontato i momenti di breakthrough come l’idea di aprire il loro primo negozio a Via Tortona a Milano come operazione di marketing, ma anche gli errori che hanno fatto: produrre una linea di francesine con colori improponibile e affrettare troppo l’apertura del loro primo negozio all’estero. Vi lasciamo scoprire tutto nell’episodio di Jacopo.
https:/ / it.velasca.com/
Velasca è un marchio italiano di scarpe fatte a mano nelle Marche, nato da un’esigenza personale: una calzatura di qualità Made in Italy al giusto prezzo.
Velasca è stato pensato come un business fresco, scalabile e centrato sul digitale. Nel mettere a terra il business model Jacopo e il suo socio Enrico Casati hanno pensato da subito a una strategia centrata sull’online (diventando poi omni-canale) e puntando molto sul marketing e la comunicazione per portare freschezza all’idea del Made in Italy.
Abbiamo adorato quest’intervista, Jacopo è stato molto trasparente nel raccontarci esattamente come hanno messo in piedi Velasca sia da un punto di vista operational che finanziario, che strategia hanno seguito per scalare il business e come hanno approcciato la raccolta fondi. Ci ha anche raccontato i momenti di breakthrough come l’idea di aprire il loro primo negozio a Via Tortona a Milano come operazione di marketing, ma anche gli errori che hanno fatto: produrre una linea di francesine con colori improponibile e affrettare troppo l’apertura del loro primo negozio all’estero. Vi lasciamo scoprire tutto nell’episodio di Jacopo.
https:/ / it.velasca.com/
#26 Come si diventa uno degli YouTuber più seguiti d'Italia con Klaus
Tudor Laurini alias Klaus è uno degli YouTuber e content creators più seguiti d’Italia.
Tudor apre il suo canale YouTube quando aveva solo 12 anni, componeva musica e usava YouTube per far vedere il processo di creazione delle canzoni. In 10 anni Tudor ha cresciuto il suo canale in modo progressivo arrivando a 1.47 milioni di followers su YouTube e 993 mila followers su Instagram.
Oggi oltre a YouTube Tudor ha creato Wanderlust una casa di produzione con la quale organizza eventi legati alla musica per sensibilizzare i giovani su temi quali la cultura e la sostenibilità. Quest’anno una delle sue canzoni “Cortina” è stata anche scelta come canzone ufficiale dei Mondiali di Sci di Cortina 2021 portandolo a suonare all'evento e collaborare con Audi lo sponsor ufficiale dei mondiali in un progetto bellissimo che ci racconta.
Tudor inizia il suo percorso più di 10 anni fa quando YouTube era diverso non c’erano like e i ragazzi non ambivano alla “YouTube fame”. Ma Visto che essere un influencer o un YouTuber sembra essere il mestiere più ambito dai ragazzi di oggi, abbiamo voluto parlare con Tudor di quello che c’è dietro questo lavoro e come si creano contenuti di successo. Non sarete sorpresi nello scoprire che i segreti sono il duro lavoro, la creatività, resilienza, e un pizzico di fortuna. In quest’intervista Tudor ci racconta gli inizi di Klaus e come ha deciso di farne il suo lavoro a tempo pieno, e ci porta dietro al suo processo di creazione svelandoci anche i suoi piani per il futuro.
https:/ / www.instagram.com/ klaus/
https:/ / open.spotify.com/ artist/ 0TtgAlKNutf5UgUpo6z3wT
https:/ / www.wanderlust.vision/ label/
Tudor Laurini alias Klaus è uno degli YouTuber e content creators più seguiti d’Italia.
Tudor apre il suo canale YouTube quando aveva solo 12 anni, componeva musica e usava YouTube per far vedere il processo di creazione delle canzoni. In 10 anni Tudor ha cresciuto il suo canale in modo progressivo arrivando a 1.47 milioni di followers su YouTube e 993 mila followers su Instagram.
Oggi oltre a YouTube Tudor ha creato Wanderlust una casa di produzione con la quale organizza eventi legati alla musica per sensibilizzare i giovani su temi quali la cultura e la sostenibilità. Quest’anno una delle sue canzoni “Cortina” è stata anche scelta come canzone ufficiale dei Mondiali di Sci di Cortina 2021 portandolo a suonare all'evento e collaborare con Audi lo sponsor ufficiale dei mondiali in un progetto bellissimo che ci racconta.
Tudor inizia il suo percorso più di 10 anni fa quando YouTube era diverso non c’erano like e i ragazzi non ambivano alla “YouTube fame”. Ma Visto che essere un influencer o un YouTuber sembra essere il mestiere più ambito dai ragazzi di oggi, abbiamo voluto parlare con Tudor di quello che c’è dietro questo lavoro e come si creano contenuti di successo. Non sarete sorpresi nello scoprire che i segreti sono il duro lavoro, la creatività, resilienza, e un pizzico di fortuna. In quest’intervista Tudor ci racconta gli inizi di Klaus e come ha deciso di farne il suo lavoro a tempo pieno, e ci porta dietro al suo processo di creazione svelandoci anche i suoi piani per il futuro.
https:/ / www.instagram.com/ klaus/
https:/ / open.spotify.com/ artist/ 0TtgAlKNutf5UgUpo6z3wT
https:/ / www.wanderlust.vision/ label/
#25 Da bootstrap a scaleup con Erika De Santi, Co-founder WeRoad
WeRoad è il principale tour operator di viaggi di gruppo per la generazione dei Millennials e una community di viaggiatori uniti dalla voglia di scoprire paesi e culture lontane e dal desiderio di condividere questa esperienza con i loro coetanei.
WeRoad nasce da un'idea di Paolo De Nadai, founder di ScuolaZoo, ZooCom e OneDay Group - la holding di cui fa parte WeRoad.
Erika ha conosciuto Paolo in un momento in cui la sua strada aveva preso un detour e Paolo le ha proposto di entrare a far parte del team che avrebbe lanciato l’idea di WeRoad come project coordinator. Erika ha accolto la sfida ed ha fatto crescere WeRoad in quello che è adesso guadagnandosi il titolo di co-founder e diventando un equity partner di OneDay.
WeRoad che oggi conta un team di 50, ha portato in giro oltre 20,000 ragazzi e ha più di 440 mila followers su IG e che, durante l’anno della pandemia invece di crollare, ha continuato a crescere cogliendo l'opportunità di aprire WeRoad in Gran Bretagna.
Nella nostra intervista Erika ci racconta gli inizi di WeRoad, come hanno cresciuto il progetto a velocità record e ci ha spiegato in dettaglio come hanno affrontato le varie fasi di crescita da bootstrap, a start-up, a scale-up. Abbiamo anche parlato di come si sono reinventati durante la pandemia e di come si crea un brand di successo reinvestendo tutto per aumentare la brand equity.
WeRoad è il principale tour operator di viaggi di gruppo per la generazione dei Millennials e una community di viaggiatori uniti dalla voglia di scoprire paesi e culture lontane e dal desiderio di condividere questa esperienza con i loro coetanei.
WeRoad nasce da un'idea di Paolo De Nadai, founder di ScuolaZoo, ZooCom e OneDay Group - la holding di cui fa parte WeRoad.
Erika ha conosciuto Paolo in un momento in cui la sua strada aveva preso un detour e Paolo le ha proposto di entrare a far parte del team che avrebbe lanciato l’idea di WeRoad come project coordinator. Erika ha accolto la sfida ed ha fatto crescere WeRoad in quello che è adesso guadagnandosi il titolo di co-founder e diventando un equity partner di OneDay.
WeRoad che oggi conta un team di 50, ha portato in giro oltre 20,000 ragazzi e ha più di 440 mila followers su IG e che, durante l’anno della pandemia invece di crollare, ha continuato a crescere cogliendo l'opportunità di aprire WeRoad in Gran Bretagna.
Nella nostra intervista Erika ci racconta gli inizi di WeRoad, come hanno cresciuto il progetto a velocità record e ci ha spiegato in dettaglio come hanno affrontato le varie fasi di crescita da bootstrap, a start-up, a scale-up. Abbiamo anche parlato di come si sono reinventati durante la pandemia e di come si crea un brand di successo reinvestendo tutto per aumentare la brand equity.
#24 L’importanza dell’execution con Raffaele Terrone, CFO Scalapay
Scalapay è il primo servizio in Italia che offre la possibilità di dilazionare il costo di un bene in tre rate senza costi o interessi per il consumatore, permettendo così di aumentare, per i brand che aderiscono, i volumi di acquisto. Scalapay ha mantenuto un profilo basso, ma è una delle scale-up italiane più hot del momento, sta crescendo a una velocità esponenziale. Nata a giugno del 2019, nel corso del primo anno il fatturato di Scalapay è cresciuto mediamente del 37% mese su mese e hanno già accordi con più di mille marchi tra cui Calzedonia, VeraLab, Bata e Decathlon. Oggi hanno più di 50 impiegati, la loro valutazione è cresciuta più di 20 volte in un anno e mezzo e hanno appena chiuso un round $48 milioni.
Bocconiano, Raffaele ha costruito la sua carriera in banche d’affari a Londra - tra Barclays e Goldman Sachs, con un focus su financing e M&A nel settore del retail in Europa. È poi entrato da ICAMAP un fondo d'investimento dove è rimasto 2 anni prima di essere presentato a Simone Mancini, il co-founder italo-australiano di Scalapay.
Scalapay è il primo servizio in Italia che offre la possibilità di dilazionare il costo di un bene in tre rate senza costi o interessi per il consumatore, permettendo così di aumentare, per i brand che aderiscono, i volumi di acquisto. Scalapay ha mantenuto un profilo basso, ma è una delle scale-up italiane più hot del momento, sta crescendo a una velocità esponenziale. Nata a giugno del 2019, nel corso del primo anno il fatturato di Scalapay è cresciuto mediamente del 37% mese su mese e hanno già accordi con più di mille marchi tra cui Calzedonia, VeraLab, Bata e Decathlon. Oggi hanno più di 50 impiegati, la loro valutazione è cresciuta più di 20 volte in un anno e mezzo e hanno appena chiuso un round $48 milioni.
Bocconiano, Raffaele ha costruito la sua carriera in banche d’affari a Londra - tra Barclays e Goldman Sachs, con un focus su financing e M&A nel settore del retail in Europa. È poi entrato da ICAMAP un fondo d'investimento dove è rimasto 2 anni prima di essere presentato a Simone Mancini, il co-founder italo-australiano di Scalapay.
#23 Rivoluzione media con Alessandro Tommasi, Co-Founder & CEO Will Media
Will è la nuova media platform e community italiana basata principalmente su Instagram e Facebook che spiega i temi più caldi dell’economia, della politica e dei grandi cambiamenti del nostro tempo in modo semplice e avvincente. Alessandro ha lanciato la piattaforma su Instagram a gennaio 2020 con Imen Jane e hanno raggiunto 90 mila followers solo nella prima settimana di “go live”. Oggi hanno 710 mila followers e uno dei podcasts più seguiti in Italia, The Essential. Il modello di business di Will è quello del branded content, basato su storie e contenuti realizzati in collaborazione con aziende.
Dopo un percorso di studi in relazioni internazionali e diverse esperienze nel mondo della public policy, Alessandro e’ entrato da Airbnb come Public Policy Manager dove ha scoperto un nuovo modo di fare “grass root campaigns” che userà poi per crescere Will, ed è proprio da Airbnb che comincia a pensare all’idea di Will che poi prenderà forma grazie a incontri fortunati con amici e investitori. Nell’intervista Alessandro ci racconta i successi e i momenti difficili di Will, compreso l’uscita di Imen Jane dal team, come gestisce la pressione grazie a una routine super rigorosa e la sua visione dell'ecosistema delle startup italiane.
Will è la nuova media platform e community italiana basata principalmente su Instagram e Facebook che spiega i temi più caldi dell’economia, della politica e dei grandi cambiamenti del nostro tempo in modo semplice e avvincente. Alessandro ha lanciato la piattaforma su Instagram a gennaio 2020 con Imen Jane e hanno raggiunto 90 mila followers solo nella prima settimana di “go live”. Oggi hanno 710 mila followers e uno dei podcasts più seguiti in Italia, The Essential. Il modello di business di Will è quello del branded content, basato su storie e contenuti realizzati in collaborazione con aziende.
Dopo un percorso di studi in relazioni internazionali e diverse esperienze nel mondo della public policy, Alessandro e’ entrato da Airbnb come Public Policy Manager dove ha scoperto un nuovo modo di fare “grass root campaigns” che userà poi per crescere Will, ed è proprio da Airbnb che comincia a pensare all’idea di Will che poi prenderà forma grazie a incontri fortunati con amici e investitori. Nell’intervista Alessandro ci racconta i successi e i momenti difficili di Will, compreso l’uscita di Imen Jane dal team, come gestisce la pressione grazie a una routine super rigorosa e la sua visione dell'ecosistema delle startup italiane.
#22 Tecnologia e impatto sociale con Meg Pagani, Founder Impacton
Meg Pagani è la Founder & CEO di Impacton, una startup tecnologica ad alto impatto sociale.
Meg si è laurata all'Accademia di Brera a Milano ed è stata pallavolista professionale per 12 anni. Poi, dopo un breve periodo di lavoro a Milano, ha iniziato un percorso in giro per il mondo che l’ha portata a fondare Impacton, un'organizzazione che utilizza la tecnologia per permettere a progetti di grande valore sociale e di comprovata efficacia di diffondersi ed essere adottati in altre parti del mondo. Impacton rende possibile a un progetto di sviluppo sostenibile in Argentina (per esempio) di essere replicato in un’altro paese del mondo, senza dover reinventare tutto da capo ogni volta. E, soprattutto, aumentando il proprio impatto reale sulle comunità.
Meg è un membro del mondo Comunità di Economic Forum Global Shapers e nel 2018 è stata inserita nella lista Forbes 30 under 30 nella categoria Social Entrepreneurs.
https:/ / impacton.org/
Meg Pagani è la Founder & CEO di Impacton, una startup tecnologica ad alto impatto sociale.
Meg si è laurata all'Accademia di Brera a Milano ed è stata pallavolista professionale per 12 anni. Poi, dopo un breve periodo di lavoro a Milano, ha iniziato un percorso in giro per il mondo che l’ha portata a fondare Impacton, un'organizzazione che utilizza la tecnologia per permettere a progetti di grande valore sociale e di comprovata efficacia di diffondersi ed essere adottati in altre parti del mondo. Impacton rende possibile a un progetto di sviluppo sostenibile in Argentina (per esempio) di essere replicato in un’altro paese del mondo, senza dover reinventare tutto da capo ogni volta. E, soprattutto, aumentando il proprio impatto reale sulle comunità.
Meg è un membro del mondo Comunità di Economic Forum Global Shapers e nel 2018 è stata inserita nella lista Forbes 30 under 30 nella categoria Social Entrepreneurs.
https:/ / impacton.org/
#21 La mentalità di un imprenditore seriale con Enrico Pandian
Enrico Pandian è uno dei pochi imprenditori seriali di successo in Italia.
Enrico ha cominciato la sua avventura imprenditoriale subito dopo il liceo a soli 19 anni, all’inizio degli anni 2000, e da li non si è piu fermato… negli ultimi 21 anni ha fondato ben 17 start-up, tra cui Matura.it e la piu famosa: Supermercato24. E a Maggio 2020 ha chiuso la sua terza exit con la vendita di Checkout Technologies (un copycat di AmazonGo) a Standard Cognition, una società americana.
Nel 2018 ha lanciato la startup alla quale sta lavorando adesso: FrescoFrigo, un frigorifero intelligente per portare cibo fresco e sano ad aziende e in palazzi residenziali, che ha raccolto 2.7 milioni di euro tra equity e debito.
È facile immaginare quello che ci interessava scoprire nella nostra intervista con Enrico: la sua mentalità e il suo modo di pensare. Insomma, cosa significa realmente essere un imprenditore seriale, che testa ci vuole? E devo dire che Enrico ci ha dipinto molto chiaramente il suo mondo e essendo un po’ il padrino del imprenditoria digitale in Italia ci ha lasciato anche con degli ottimi consigli per aspiranti imprenditori.
La Newsletter di Enrico: https:/ / www.linkedin.com/ newsletters/ we-make-money-not-startups!-6734212771178651648/
Enrico Pandian è uno dei pochi imprenditori seriali di successo in Italia.
Enrico ha cominciato la sua avventura imprenditoriale subito dopo il liceo a soli 19 anni, all’inizio degli anni 2000, e da li non si è piu fermato… negli ultimi 21 anni ha fondato ben 17 start-up, tra cui Matura.it e la piu famosa: Supermercato24. E a Maggio 2020 ha chiuso la sua terza exit con la vendita di Checkout Technologies (un copycat di AmazonGo) a Standard Cognition, una società americana.
Nel 2018 ha lanciato la startup alla quale sta lavorando adesso: FrescoFrigo, un frigorifero intelligente per portare cibo fresco e sano ad aziende e in palazzi residenziali, che ha raccolto 2.7 milioni di euro tra equity e debito.
È facile immaginare quello che ci interessava scoprire nella nostra intervista con Enrico: la sua mentalità e il suo modo di pensare. Insomma, cosa significa realmente essere un imprenditore seriale, che testa ci vuole? E devo dire che Enrico ci ha dipinto molto chiaramente il suo mondo e essendo un po’ il padrino del imprenditoria digitale in Italia ci ha lasciato anche con degli ottimi consigli per aspiranti imprenditori.
La Newsletter di Enrico: https:/ / www.linkedin.com/ newsletters/ we-make-money-not-startups!-6734212771178651648/
#20 Dietro le quinte di Made IT con Inès Makula e Camilla Scassellati Sforzolini
Benvenuti a uno specialissimo episodio di Made IT - dove le ospiti siamo NOI, Inès Makula e Camilla Scassellati Sforzolini! Tanti di voi ci hanno chiesto di presentarci e raccontare qualcosa in più sul nostro conto, e quindi abbiamo avuto l’idea di farlo sul podcast come se fosse un’intervista di Made IT…. ma una dove ci intervisteremo a vicenda - e le domande le avete fatte voi sulla nostra pagina LinkedIn.
https:/ / www.linkedin.com/ company/ madeitpodcast/
Benvenuti a uno specialissimo episodio di Made IT - dove le ospiti siamo NOI, Inès Makula e Camilla Scassellati Sforzolini! Tanti di voi ci hanno chiesto di presentarci e raccontare qualcosa in più sul nostro conto, e quindi abbiamo avuto l’idea di farlo sul podcast come se fosse un’intervista di Made IT…. ma una dove ci intervisteremo a vicenda - e le domande le avete fatte voi sulla nostra pagina LinkedIn.
https:/ / www.linkedin.com/ company/ madeitpodcast/
#19 Digitalizzare un business tradizionale con Michele Callegari, Co-Founder & CEO Barberino's
Barberino's’ - Classic Italian Barber - per trasformare un'esigenza di base (come un taglio di capelli o una rasatura) in un'esperienza di lusso accessibile. Hanno cominciato col aprire dei barber shops a Milano, hanno poi creato la loro scuola di barbiere, hanno sviluppato la loro piattaforma IT per gestire dati e operazioni, e hanno anche creato la loro linea di prodotti che vogliono sviluppare sempre di più. La missione di Barberino's comme ci racconterà Michele e quella di usare i loro barber shop per creare una connessione emotiva con i loro clienti e sviluppare sempre più la loro linea di prodotti per diventare il marchio di riferimento per la toelettatura maschile premium Made in Italy.
La cosa interessante di Barberino’s è che Michele e Nicolò sono riusciti a prendere un business come ‘il barbiere’ che se volete e uno dei business più tradizionali che ci siano -- in quanto piccolo, locale e artigianale - e portarlo nel futuro trasformandolo in un business digitale, scalabile e innovativo. Nella nostra intervista Michele ci ha raccontato come hanno dovuto strutturare il pitch per attrarre investitori VC che spesso sono più focalizzati sul digitale e la start-up a senso stretto. Ci racconta anche come hanno affrontato le grandissime difficoltà del periodo della pandemia, che da un giorno all’altro gli ha lasciati con zero revenues e nessun modo di prevedere come si sarebbero evolute le cose.
https:/ / www.barberinosworld.com/
Barberino's’ - Classic Italian Barber - per trasformare un'esigenza di base (come un taglio di capelli o una rasatura) in un'esperienza di lusso accessibile. Hanno cominciato col aprire dei barber shops a Milano, hanno poi creato la loro scuola di barbiere, hanno sviluppato la loro piattaforma IT per gestire dati e operazioni, e hanno anche creato la loro linea di prodotti che vogliono sviluppare sempre di più. La missione di Barberino's comme ci racconterà Michele e quella di usare i loro barber shop per creare una connessione emotiva con i loro clienti e sviluppare sempre più la loro linea di prodotti per diventare il marchio di riferimento per la toelettatura maschile premium Made in Italy.
La cosa interessante di Barberino’s è che Michele e Nicolò sono riusciti a prendere un business come ‘il barbiere’ che se volete e uno dei business più tradizionali che ci siano -- in quanto piccolo, locale e artigianale - e portarlo nel futuro trasformandolo in un business digitale, scalabile e innovativo. Nella nostra intervista Michele ci ha raccontato come hanno dovuto strutturare il pitch per attrarre investitori VC che spesso sono più focalizzati sul digitale e la start-up a senso stretto. Ci racconta anche come hanno affrontato le grandissime difficoltà del periodo della pandemia, che da un giorno all’altro gli ha lasciati con zero revenues e nessun modo di prevedere come si sarebbero evolute le cose.
https:/ / www.barberinosworld.com/
#18 Starting a company at 22 with Claudia Recchi, Co-Founder & Co-CEO EdSights
EdSights is a tech company that uses conversational artificial intelligence (AI) to lower college drop-out rates
Claudia launched the business with her sister in 2018, when she was just 22 years old!!
The mobile application they built utilizes a chatbot system to help address students’ stresses at school: everything from financial aid, finding counselling services and balancing their class load
EdSight has saved over $1.8M in tuition revenues and has increased college retention rate by 12% for their clients
In 2020, Forbes included Claudia and her sister\ in their 30 Under 30 list both in the US and in Italy!
In May, thanks to the momentum it was experiencing during the pandemic, EdSights raised a series A round of $1.6 million in venture capital funding from a slew of high-profile investors, including Lakehouse VC, Kairos VC and The Fund and contributions from the founders of Warby Parker, Harry’s, Allbirds, Bonobos and Rent the Runway
EdSights is a tech company that uses conversational artificial intelligence (AI) to lower college drop-out rates
Claudia launched the business with her sister in 2018, when she was just 22 years old!!
The mobile application they built utilizes a chatbot system to help address students’ stresses at school: everything from financial aid, finding counselling services and balancing their class load
EdSight has saved over $1.8M in tuition revenues and has increased college retention rate by 12% for their clients
In 2020, Forbes included Claudia and her sister\ in their 30 Under 30 list both in the US and in Italy!
In May, thanks to the momentum it was experiencing during the pandemic, EdSights raised a series A round of $1.6 million in venture capital funding from a slew of high-profile investors, including Lakehouse VC, Kairos VC and The Fund and contributions from the founders of Warby Parker, Harry’s, Allbirds, Bonobos and Rent the Runway
#17 Studenti a vita con Mauro Porcini, Chief Design Officer PepsiCo
Mauro è il Chief Design Officer di PepsiCo, un'azienda che nel 2019 ha fatturato $67 miliardi di dollari, le sue innovazioni all’interno del colosso mondiale del food & beverage hanno fatto di Mauro uno degli italiani più quotati del mondo nel settore del design.
Ha ricevuto tantissimi riconoscimenti - è stato riconosciuto da Fast Company come una delle persone più creative nel business, da Forbes come "40 under 40", da Ad Age come “Creativity 50”, e da GQ come uno dei 30 “Best Dressed Men”.
Il suo lavoro è stato citato in diversi libri su design e innovazione, tra cui Creative Confidence, Jugaad Innovation, Il Minimo Sostenibile e Vincere con le idee.
Nel 2018 è stato anche riconosciuto come Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica.
In qualità di primo chief design officer di PepsiCo, Mauro lavora molto vicino al CEO ed è responsabile dell'innovazione per design in tutto il portafoglio di prodotti alimentari e bevande dell'azienda, estendendosi dalle espressioni fisiche a quelle virtuali dei marchi, inclusi prodotti, imballaggi, eventi, attivazione del retail, architettura e digital media.
Mauro è il Chief Design Officer di PepsiCo, un'azienda che nel 2019 ha fatturato $67 miliardi di dollari, le sue innovazioni all’interno del colosso mondiale del food & beverage hanno fatto di Mauro uno degli italiani più quotati del mondo nel settore del design.
Ha ricevuto tantissimi riconoscimenti - è stato riconosciuto da Fast Company come una delle persone più creative nel business, da Forbes come "40 under 40", da Ad Age come “Creativity 50”, e da GQ come uno dei 30 “Best Dressed Men”.
Il suo lavoro è stato citato in diversi libri su design e innovazione, tra cui Creative Confidence, Jugaad Innovation, Il Minimo Sostenibile e Vincere con le idee.
Nel 2018 è stato anche riconosciuto come Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica.
In qualità di primo chief design officer di PepsiCo, Mauro lavora molto vicino al CEO ed è responsabile dell'innovazione per design in tutto il portafoglio di prodotti alimentari e bevande dell'azienda, estendendosi dalle espressioni fisiche a quelle virtuali dei marchi, inclusi prodotti, imballaggi, eventi, attivazione del retail, architettura e digital media.
#16 Da poker player a imprenditore con Gianluca Manitto, Co-Founder & CEO EpiCura
Cosa hanno in comune il poker e l’imprenditoria? Ce lo racconta Gianluca Manitto, co-Founder e co-CEO di EpiCura.
EpiCura è il primo poliambulatorio digitale in Italia - utilizza la tecnologia per permettere di prenotare visite mediche e socio-assistenziali a domicilio. In meno di due anni hanno costruito una rete nazionale composta da medici, fisioterapisti, osteopati e assistenti domiciliari attivi in 10 città italiane. Hanno tirato su 116 mila euro appena partiti e ad oggi hanno ricevuto 3.1 milioni di euro di finanziamenti
Sentirete che in quest’intervista ci siamo concentrate nel raccontare le parti più insolite ed interessanti del percorso di Gianluca, che non si può sicuramente definire come un percorso classico. Gianluca non è andato all’università e per 5 anni, prima di lanciarsi nell’imprenditoria, è stato un giocatore professionista di Poker. Ci racconterà infatti come il Poker è stato una delle migliori scuole di imprenditoria che potesse immaginare e il resto lo ha imparato studiando da solo. E ascoltando podcast – pensate che proprio un podcast, quello di Marco Montemagno, gli ha dato l’idea di approcciarsi al digitale.
Cosa hanno in comune il poker e l’imprenditoria? Ce lo racconta Gianluca Manitto, co-Founder e co-CEO di EpiCura.
EpiCura è il primo poliambulatorio digitale in Italia - utilizza la tecnologia per permettere di prenotare visite mediche e socio-assistenziali a domicilio. In meno di due anni hanno costruito una rete nazionale composta da medici, fisioterapisti, osteopati e assistenti domiciliari attivi in 10 città italiane. Hanno tirato su 116 mila euro appena partiti e ad oggi hanno ricevuto 3.1 milioni di euro di finanziamenti
Sentirete che in quest’intervista ci siamo concentrate nel raccontare le parti più insolite ed interessanti del percorso di Gianluca, che non si può sicuramente definire come un percorso classico. Gianluca non è andato all’università e per 5 anni, prima di lanciarsi nell’imprenditoria, è stato un giocatore professionista di Poker. Ci racconterà infatti come il Poker è stato una delle migliori scuole di imprenditoria che potesse immaginare e il resto lo ha imparato studiando da solo. E ascoltando podcast – pensate che proprio un podcast, quello di Marco Montemagno, gli ha dato l’idea di approcciarsi al digitale.
#15 Le regole del Venture Capital con Lorenzo Castelli, Co-Founder Alchimia Investments
Lorenzo ha fondato Alchimia Investments nel 2016 insieme a Paolo Barletta, CEO del Gruppo Barletta e Arsenale Group, società attive nel settore real estate / hospitality di lusso, nonchè ideatore del Myllennium Award - il premio rivolto ai “Millennials” per valorizzarne le eccellenze in termini di creatività e innovazione.
Alchimia concentra i propri investimenti in società in fase di seed e series A attraverso un range di investimento che varia tra i 500 mila euro e 1 milione e mezzo. E ad oggi ha un portafoglio di 18 partecipate che include diversi casi di successo tra cui Leone Film Group, Chiara Ferragni Collection, We Road e Virgin Hyperloop.
Questa Intervista sarà estremamente interessante per tutti quelli che vogliono capire meglio le regole del mercato del venture. Lorenzo ha condiviso con noi consigli preziosissimi per chi vuole approcciarsi a un fondo di VC, dandoci anche delle dritte su come strutturare un pitch e raccontandoci quali sono secondo lui gli elementi di una startup di successo. Abbiamo anche fatto riflessioni importanti sul mondo del venture italiano e sul perché siamo ancora così indietro. Da ascoltare fino alla fine.
http://www.alchimiainvestments.com/
Lorenzo ha fondato Alchimia Investments nel 2016 insieme a Paolo Barletta, CEO del Gruppo Barletta e Arsenale Group, società attive nel settore real estate / hospitality di lusso, nonchè ideatore del Myllennium Award - il premio rivolto ai “Millennials” per valorizzarne le eccellenze in termini di creatività e innovazione.
Alchimia concentra i propri investimenti in società in fase di seed e series A attraverso un range di investimento che varia tra i 500 mila euro e 1 milione e mezzo. E ad oggi ha un portafoglio di 18 partecipate che include diversi casi di successo tra cui Leone Film Group, Chiara Ferragni Collection, We Road e Virgin Hyperloop.
Questa Intervista sarà estremamente interessante per tutti quelli che vogliono capire meglio le regole del mercato del venture. Lorenzo ha condiviso con noi consigli preziosissimi per chi vuole approcciarsi a un fondo di VC, dandoci anche delle dritte su come strutturare un pitch e raccontandoci quali sono secondo lui gli elementi di una startup di successo. Abbiamo anche fatto riflessioni importanti sul mondo del venture italiano e sul perché siamo ancora così indietro. Da ascoltare fino alla fine.
http://www.alchimiainvestments.com/
#14 Alfabetizzare 250 milioni di bambini con Lucrezia Bisignani, Founder & CEO Kukua
Kukua è una società di educazione e entertainment che grazie a 40 giochi animati da un personaggio di nome Sema, insegna ai bambini africani a leggere, scrivere e fare calcoli matematici sullo smartphone. Il suo modello di business si è poi evoluto, Lucrezia ci spiegherà perché, ma vi anticipiamo già che e’ frutto di un fallimento che la squadra di Kukua ha trasformato in una grande opportunità. E nel 2018 Kukua ha raccolto £3 milioni per lanciare una parte di animazione e franchise intorno al suo personaggio Super Sema per creare storie animate che ispireranno i bambini di tutto il mondo a credere nel loro potenziale. Vogliono diventare la Disney Africana, e non solo.
Nel 2019 Lucrezia è stata inserita nella lista Forbes 30 under 30 e tra i 100 giovani che guideranno il futuro, ed è stata selezionata da MIT come SOLVE fellow nel 2017.
Dopo la scuola Lucrezia voleva fare l’attrice, infatti non è andata all'università ma ha deciso di fare le selezioni per entrare in una scuola di recitazione e finirà a studiare alla Oxford School of Drama. Ci racconterà poi di come ha da li ad entrare alla Singularity University, un programma di 10 settimane nella ex-base della NASA nella Silicon Valley che ha come scopo quello di “educare, ispirare e dare la forza ai leader di utilizzare le tecnologie esponenziali per far fronte alle grandi sfide dell’umanità“.
Kukua è una società di educazione e entertainment che grazie a 40 giochi animati da un personaggio di nome Sema, insegna ai bambini africani a leggere, scrivere e fare calcoli matematici sullo smartphone. Il suo modello di business si è poi evoluto, Lucrezia ci spiegherà perché, ma vi anticipiamo già che e’ frutto di un fallimento che la squadra di Kukua ha trasformato in una grande opportunità. E nel 2018 Kukua ha raccolto £3 milioni per lanciare una parte di animazione e franchise intorno al suo personaggio Super Sema per creare storie animate che ispireranno i bambini di tutto il mondo a credere nel loro potenziale. Vogliono diventare la Disney Africana, e non solo.
Nel 2019 Lucrezia è stata inserita nella lista Forbes 30 under 30 e tra i 100 giovani che guideranno il futuro, ed è stata selezionata da MIT come SOLVE fellow nel 2017.
Dopo la scuola Lucrezia voleva fare l’attrice, infatti non è andata all'università ma ha deciso di fare le selezioni per entrare in una scuola di recitazione e finirà a studiare alla Oxford School of Drama. Ci racconterà poi di come ha da li ad entrare alla Singularity University, un programma di 10 settimane nella ex-base della NASA nella Silicon Valley che ha come scopo quello di “educare, ispirare e dare la forza ai leader di utilizzare le tecnologie esponenziali per far fronte alle grandi sfide dell’umanità“.
#13 Rivoluzionare il mercato immobiliare con Giorgio Tinacci, Founder & CEO Casavo
Casavo è una startup di grande successo che sta rivoluzionando il mercato immobiliare italiano. L’obiettivo della società è quello di semplificare il più possibile l’operazione di vendita attraverso il modello dell’Instant Buying, che Giorgio ci spiegherà’ tra un minuto. Casavo è una startup che ha bisogno di molti fondi e infatti complessivamente, in circa due anni di vita, ha raccolto 100 milioni di euro, di cui circa 30 milioni in equity e 70 milioni in debito. Il loro ultimo round di finanziamento da 20 milioni di equity e stato guidato dal venture capital americano Greenoaks Capital.Giorgio si è laureato dalla Bocconi e ha deciso di buttarsi e fondare Casavo giovanissimo, dopo aver lavorato solo poco più di un anno da BCG, una grande società di consulenza. Nella nostra intervista abbiamo cercato di capire da dove viene questo suo spirito imprenditoriale, come ha approcciato gli incontri con investitori per convincerli a dargli i soldi per iniziare a comprare i primi immobili, e come gestisce la pressione di essere a capo di una società a meno di 30 anni. Abbiamo anche voluto esplorare con lui un suo pensiero, quello dell “ambizione ingenua” - ossia che i giovani dovrebbero cercare di spingere il pensiero oltre quello che sembra possibile e non farsi condizionare di chi pensa in modi “tradizionali”. https:/ / casavo.com/
Casavo è una startup di grande successo che sta rivoluzionando il mercato immobiliare italiano. L’obiettivo della società è quello di semplificare il più possibile l’operazione di vendita attraverso il modello dell’Instant Buying, che Giorgio ci spiegherà’ tra un minuto. Casavo è una startup che ha bisogno di molti fondi e infatti complessivamente, in circa due anni di vita, ha raccolto 100 milioni di euro, di cui circa 30 milioni in equity e 70 milioni in debito. Il loro ultimo round di finanziamento da 20 milioni di equity e stato guidato dal venture capital americano Greenoaks Capital.Giorgio si è laureato dalla Bocconi e ha deciso di buttarsi e fondare Casavo giovanissimo, dopo aver lavorato solo poco più di un anno da BCG, una grande società di consulenza. Nella nostra intervista abbiamo cercato di capire da dove viene questo suo spirito imprenditoriale, come ha approcciato gli incontri con investitori per convincerli a dargli i soldi per iniziare a comprare i primi immobili, e come gestisce la pressione di essere a capo di una società a meno di 30 anni. Abbiamo anche voluto esplorare con lui un suo pensiero, quello dell “ambizione ingenua” - ossia che i giovani dovrebbero cercare di spingere il pensiero oltre quello che sembra possibile e non farsi condizionare di chi pensa in modi “tradizionali”. https:/ / casavo.com/
#12 Investire online con Giovanni Daprà, Co-Founder & CEO Moneyfarm
Moneyfarm è una piattaforma di investimento online che permette di investire i propri soldi in modo facile, trasparente e a basso costo. Effettivamente è un consulente finanziario digitale.Proprio con l’obiettivo di utilizzare la tecnologia per offrire il miglior servizio di gestione del risparmio, Giovanni e Paolo Galvani hanno fondato Moneyfarm nel 2011, dopo un’esperienza comune nel settore bancario segnata dalla crisi del 2008.Moneyfarm, con gli oltre €115M di finanziamenti raccolti, rappresenta una delle principali storie di successo nel panorama italiano dell’innovazione. In fase di start-up ha riscritto la storia del venture capital italiano, diventando una delle iniziative italiane più finanziate di sempre. Ha attirato l’attenzione di investitori internazionali come il fondo di Cabot Square Capital e il colosso delle assicurazioni Allianz oltre a un grande gruppo come PosteItaliane.Moneyfarm gestisce il patrimonio di oltre 50.000 risparmiatori a un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno per un totale che oggi supera €1,3 Miliardi di masse gestite.https:/ / www.moneyfarm.com/
Moneyfarm è una piattaforma di investimento online che permette di investire i propri soldi in modo facile, trasparente e a basso costo. Effettivamente è un consulente finanziario digitale.Proprio con l’obiettivo di utilizzare la tecnologia per offrire il miglior servizio di gestione del risparmio, Giovanni e Paolo Galvani hanno fondato Moneyfarm nel 2011, dopo un’esperienza comune nel settore bancario segnata dalla crisi del 2008.Moneyfarm, con gli oltre €115M di finanziamenti raccolti, rappresenta una delle principali storie di successo nel panorama italiano dell’innovazione. In fase di start-up ha riscritto la storia del venture capital italiano, diventando una delle iniziative italiane più finanziate di sempre. Ha attirato l’attenzione di investitori internazionali come il fondo di Cabot Square Capital e il colosso delle assicurazioni Allianz oltre a un grande gruppo come PosteItaliane.Moneyfarm gestisce il patrimonio di oltre 50.000 risparmiatori a un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno per un totale che oggi supera €1,3 Miliardi di masse gestite.https:/ / www.moneyfarm.com/
#11 Gestire un’azienda familiare con Elio Barbera, Managing Director Caffè Barbera
Elio è il Managing Director di Caffè Barbera, una delle torrefazioni di caffè più antiche del mondo ed è gestita dalla sesta generazione della famiglia Barbera. Oltre a produrre del buonissimo caffè, dal 2004 Caffè Barbera opera anche una catena di caffetterie con una forte presenza in Medio Oriente, Nord Africa e Asia.Elio è chiaramente un imprenditore a tutti gli effetti con una grande responsabilità sulle spalle: portare avanti un'azienda che è stata nella sua famiglia per 150 anni, continuando ad innovare per rimanere al passo con i tempi. Nella nostra intervista Elio ci ha raccontato come ha deciso di entrare nell'azienda di famiglia, cosa vuol dire lavorare con la famiglia, quali progetti sta portando avanti per continuare modernizzare l’azienda con un focus su digitalizzazione e internazionalizzazione. Ci svela anche il segreto di come Caffè Barbera ha superato sei passaggi generazionali - una degli aspetti più difficili di portare avanti un’azienda di famiglia.
Elio è il Managing Director di Caffè Barbera, una delle torrefazioni di caffè più antiche del mondo ed è gestita dalla sesta generazione della famiglia Barbera. Oltre a produrre del buonissimo caffè, dal 2004 Caffè Barbera opera anche una catena di caffetterie con una forte presenza in Medio Oriente, Nord Africa e Asia.Elio è chiaramente un imprenditore a tutti gli effetti con una grande responsabilità sulle spalle: portare avanti un'azienda che è stata nella sua famiglia per 150 anni, continuando ad innovare per rimanere al passo con i tempi. Nella nostra intervista Elio ci ha raccontato come ha deciso di entrare nell'azienda di famiglia, cosa vuol dire lavorare con la famiglia, quali progetti sta portando avanti per continuare modernizzare l’azienda con un focus su digitalizzazione e internazionalizzazione. Ci svela anche il segreto di come Caffè Barbera ha superato sei passaggi generazionali - una degli aspetti più difficili di portare avanti un’azienda di famiglia.
#10 Una carriera in start-ups con Elena Lavezzi, Head of Southern Europe Revolut
L’unica italiana ad aver lavorato in tre unicorni, Uber, Circle e Revolut, un traguardo che le è valso un articolo su Forbes.La storia di Elena è un esempio per tutti quelli che vogliono fare carriera nel tech. Dopo una laurea in Bocconi e un master all'ESCP, Elena decide di lanciarsi subito nel mondo delle startup. La sua carriera comincia come Marketing Manager di Uber Italia, poi diventa Director, Go-To-Market Retail da Circle a Londra, l’unicorno delle criptovalute secondo solo a Coinbase, e poi oggi a Revolut, altro unicorno di Nikolay Storonsky che ha oggi 7 milioni di utenti nel mondo ed è valutata a $5.5 miliardi.
L’unica italiana ad aver lavorato in tre unicorni, Uber, Circle e Revolut, un traguardo che le è valso un articolo su Forbes.La storia di Elena è un esempio per tutti quelli che vogliono fare carriera nel tech. Dopo una laurea in Bocconi e un master all'ESCP, Elena decide di lanciarsi subito nel mondo delle startup. La sua carriera comincia come Marketing Manager di Uber Italia, poi diventa Director, Go-To-Market Retail da Circle a Londra, l’unicorno delle criptovalute secondo solo a Coinbase, e poi oggi a Revolut, altro unicorno di Nikolay Storonsky che ha oggi 7 milioni di utenti nel mondo ed è valutata a $5.5 miliardi.
#9 Trovare la propria strada con Gabriele Giugliano, Co-Founder & CEO Tutored
Tutored è una piattaforma digitale che aiuta 550.000 studenti e neolaureati italiani a trovare lavoro. Inoltre permette alle aziende di farsi conoscere tra gli universitari, quello che chiama “employer branding”, e reclutare il giusto talento. Gabriele ha lanciato Tutored a soli 22 anni ancore studente insieme a tre co-founders. Ma l’azienda che hanno nel 2014 era completamente diversa da quella che è diventata Tutored oggi. La storia di Gabriele mette in valore delle qualità importanti di un imprenditore: intuizione, determinazione e leadership.
Tutored è una piattaforma digitale che aiuta 550.000 studenti e neolaureati italiani a trovare lavoro. Inoltre permette alle aziende di farsi conoscere tra gli universitari, quello che chiama “employer branding”, e reclutare il giusto talento. Gabriele ha lanciato Tutored a soli 22 anni ancore studente insieme a tre co-founders. Ma l’azienda che hanno nel 2014 era completamente diversa da quella che è diventata Tutored oggi. La storia di Gabriele mette in valore delle qualità importanti di un imprenditore: intuizione, determinazione e leadership.
#8 Start-up digitale con Gianluca Petrelli, Founder BeMyEye
BeMyEye è un app che che mette a disposizione ad aziende come Ferrero e Nestlè la sua squadra di “occhi”, persone che hanno il compito di visitare negozi e fare foto e report delle offerte e di come sono disposti i prodotti sugli scaffali. Gli utenti percepiscono il lavoro come un gioco, ma guadagnano soldi veri completando delle “missioni”. Oggi BeMyEye è presente in 22 paesi Europei con 3 milioni di utenti, hanno tirato su 18 milioni con un round C da 9 milioni, e hanno acquisito 3 società negli ultimi 3 anni, l’ultima è Streetbee un'azienda russa che sviluppa tecnologie per il riconoscimento immagini.
BeMyEye è un app che che mette a disposizione ad aziende come Ferrero e Nestlè la sua squadra di “occhi”, persone che hanno il compito di visitare negozi e fare foto e report delle offerte e di come sono disposti i prodotti sugli scaffali. Gli utenti percepiscono il lavoro come un gioco, ma guadagnano soldi veri completando delle “missioni”. Oggi BeMyEye è presente in 22 paesi Europei con 3 milioni di utenti, hanno tirato su 18 milioni con un round C da 9 milioni, e hanno acquisito 3 società negli ultimi 3 anni, l’ultima è Streetbee un'azienda russa che sviluppa tecnologie per il riconoscimento immagini.
#7 Grinta, perseveranza e ambizione con Federica Tiranti, Co-Founder Chitè Milano
Chitè Milano è un brand di lingerie 100% Made in Italy, che offre una customer experience basata sul concetto di personalizzazione.Nella nostra intervista con Federica siamo riuscite a parlare di un aspetto importantissimo della psicologia degli imprenditori: la grinta, la perseveranza, la convinzione nel proprio progetto… e sentirete, Federica ne ha da vendere!
Chitè Milano è un brand di lingerie 100% Made in Italy, che offre una customer experience basata sul concetto di personalizzazione.Nella nostra intervista con Federica siamo riuscite a parlare di un aspetto importantissimo della psicologia degli imprenditori: la grinta, la perseveranza, la convinzione nel proprio progetto… e sentirete, Federica ne ha da vendere!
Trailer
Interviste con italiani che hanno creato, fondato, inventato, gestito, qualcosa di straordinario, affermando l’eccellenza italiana nel loro settore.
Interviste con italiani che hanno creato, fondato, inventato, gestito, qualcosa di straordinario, affermando l’eccellenza italiana nel loro settore.
#6 Lanciare un brand Made in Italy con Violante Nessi, Founder & Designer VIOLANTE NESSI
Violante Nessi è una giovane stilista Italiana. Dopo anni all’estero lavorando per grandi case di moda tra cui Marc Jacobs e Proenza Schouler, Violante decide di tornare in Italia per lanciare il suo marchio VIOLANTE NESSI.Abbiamo parlato dei primi inizi della sua azienda, delle difficoltà di cominciare e farsi prendere sul serio in quanto giovane ragazza e di come Violante è riuscita ad andare avanti. E come al solito ci siamo soffermate sull’importanza del made in Italy che è al cuore del suo brand.
Violante Nessi è una giovane stilista Italiana. Dopo anni all’estero lavorando per grandi case di moda tra cui Marc Jacobs e Proenza Schouler, Violante decide di tornare in Italia per lanciare il suo marchio VIOLANTE NESSI.Abbiamo parlato dei primi inizi della sua azienda, delle difficoltà di cominciare e farsi prendere sul serio in quanto giovane ragazza e di come Violante è riuscita ad andare avanti. E come al solito ci siamo soffermate sull’importanza del made in Italy che è al cuore del suo brand.
#5 Giornalismo innovativo con Beniamino Pagliaro, Founder Good Morning Italia
Good Morning Italia è una newsletter generalistica a pagamento con oltre 20,000 abbonati. La si può quasi comparare al bignami del giornale, include tutte le notizie più importanti del giorno ma in maniera succinta e semplice.Camilla ed io siamo ormai abbonate da anni e leggere Good Morning Italia la mattina con il caffè fa ormai parte della nostra quotidianità.
Good Morning Italia è una newsletter generalistica a pagamento con oltre 20,000 abbonati. La si può quasi comparare al bignami del giornale, include tutte le notizie più importanti del giorno ma in maniera succinta e semplice.Camilla ed io siamo ormai abbonate da anni e leggere Good Morning Italia la mattina con il caffè fa ormai parte della nostra quotidianità.
#4 Lanciare un beauty brand e inclusività con Chiara Cascella, Founder espressoh
Espressoh è un nuovo marchio di cosmetica italiano che sta avendo un forte successo.Dopo 5 anni passati in L’Oreal tra Milano e Parigi, Chiara decide di seguire il suo istinto e di diventare imprenditrice, spinta dalla volontà di creare un’identità beauty 100% made in Italy, fresca e dal carattere forte.Secondo lei nel mercato del makeup mancava un ritorno alla semplicità, ai gesti essenziali, al 'poco ma buono' e così decide di lanciare espressoh.
Espressoh è un nuovo marchio di cosmetica italiano che sta avendo un forte successo.Dopo 5 anni passati in L’Oreal tra Milano e Parigi, Chiara decide di seguire il suo istinto e di diventare imprenditrice, spinta dalla volontà di creare un’identità beauty 100% made in Italy, fresca e dal carattere forte.Secondo lei nel mercato del makeup mancava un ritorno alla semplicità, ai gesti essenziali, al 'poco ma buono' e così decide di lanciare espressoh.
#3 Start-ups e tecnologia dirompente con Benedetta Arese Lucini, Co-Founder & CEO Oval Money
Oval Money è un'app di fintech che nasce per democratizzare la possibilità di fare investimento. Oval Money ti aiuta a risparmiare con dei metodi creativi e ti permette poi di investirli in vari portafoglio di investimenti.Benedetta ha un percorso interessantissimo, comincia la sua carriera in investment banking da Morgan Stanley, lavora un anno per Rocket Internet in Malesia, a 30 anni diventa General Manager di Uber in Italia e nel 2016 lancia Oval Money insieme ad altri 3 co-founders.Abbiamo adorato la nostra conversazione – non perdetevi l’episodio e i tantissimi consigli di Benedetta!
Oval Money è un'app di fintech che nasce per democratizzare la possibilità di fare investimento. Oval Money ti aiuta a risparmiare con dei metodi creativi e ti permette poi di investirli in vari portafoglio di investimenti.Benedetta ha un percorso interessantissimo, comincia la sua carriera in investment banking da Morgan Stanley, lavora un anno per Rocket Internet in Malesia, a 30 anni diventa General Manager di Uber in Italia e nel 2016 lancia Oval Money insieme ad altri 3 co-founders.Abbiamo adorato la nostra conversazione – non perdetevi l’episodio e i tantissimi consigli di Benedetta!
#2 Il potere del Made in Italy nel lusso con Luca Gnecchi Ruscone, Founder L.G.R.
LGR è un marchio di occhiali artigianali 100% Made in Italy.La storia di L.G.R inizia in Eritrea tra gli anni ‘30 e gli anni ’50 - e grazie al lavoro di Luca L.G.R diventa un fortissimo brand indipendente di occhiali di lusso che ha conquistato un sacco di celebrities tra cui Tom Cruise, Kate Hudson e Giorgio Armani.
LGR è un marchio di occhiali artigianali 100% Made in Italy.La storia di L.G.R inizia in Eritrea tra gli anni ‘30 e gli anni ’50 - e grazie al lavoro di Luca L.G.R diventa un fortissimo brand indipendente di occhiali di lusso che ha conquistato un sacco di celebrities tra cui Tom Cruise, Kate Hudson e Giorgio Armani.
#1 Gaming online con Niccolo Maisto, Co-Founder & CEO FACEIT
FACEIT è una piattaforma di gaming online con oltre 15 milioni di utenti che permette a giocatori professionisti (e non) di competere in tornei online. Come ci racconta Niccolo, gli esports (o videogiochi) sono entrati nelle Olimpiadi e i pro-gamers riescono a riempire stadi di gente che li viene a guardare giocare - un mondo affascinante! Niccolo ha lanciato FACEIT con due soci (anche loro italiani) nel 2012, subito dopo il suo MBA a NYU ma ha deciso di fondare la sua società in Inghilterra. In questa intervista Niccolo ci racconterà il perché di questa scelta, gli ostacoli di fare business in Italia ma anche come il duro lavoro degli italiani e la nostra capacità di tirare fuori “il gol di rovesciata al novantesimo minuto” ci aiuta a superare le difficoltà, anche nel business.
FACEIT è una piattaforma di gaming online con oltre 15 milioni di utenti che permette a giocatori professionisti (e non) di competere in tornei online. Come ci racconta Niccolo, gli esports (o videogiochi) sono entrati nelle Olimpiadi e i pro-gamers riescono a riempire stadi di gente che li viene a guardare giocare - un mondo affascinante! Niccolo ha lanciato FACEIT con due soci (anche loro italiani) nel 2012, subito dopo il suo MBA a NYU ma ha deciso di fondare la sua società in Inghilterra. In questa intervista Niccolo ci racconterà il perché di questa scelta, gli ostacoli di fare business in Italia ma anche come il duro lavoro degli italiani e la nostra capacità di tirare fuori “il gol di rovesciata al novantesimo minuto” ci aiuta a superare le difficoltà, anche nel business.