Mangia come parli


Tags (categorie): Politica
[ Aggiungi la tua categoria (tag) ]

Uno chef stellato e un giornalista sportivo con la passione per il bon vivre: una strana coppia che dà vita a un programma di cucina e cultura del cibo. Ricette semplici da realizzare, ma con un tocco in più, un segreto svelato dallo chef. La conoscenza delle materie prime e dei prodotti di stagione, le tradizioni culinarie, i consigli gastronomici. Si prende spunto dalla cucina per parlare di vita e di cibi che rendono la vita più gradevole. Tutto condito con grande ironia.


Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 24/06/23 12:08
Aggiornamento: 24/11/24 19:03 (Aggiorna adesso)
Salento
Dove si trova Lu sule, lu mare e lu viento? In Salento! Ed è proprio lì che siamo diretti! Ad aspettarci una bionda supersonica e supersportiva: la salentina Doc Maddalena Corvaglia . Restiamo in tema di sport anche con il ristorante stellato perché lo chef di oggi ha anche fondato un rugby club a Lecce. Stiamo parlando di Floriano Valentini e del suo ristorante Bros' a Lecce. Da Lecce poi ci spostiamo sulla costa, a Otranto per scoprire tutti i segreti dell'Olio Dop delle Terre d'Otranto e chiudiamo questo viaggio un po' più a sud, a Santa Cesarea Terme per scoprire la rivisitazione di un piatto della tradizione salentina ad opera degli alunni dell'Istituto Alberghiero Aldo Moro.
Penisola Sorrentina
Oggi vi portiamo nella terra delle Sirene che, con le sue acque smeraldine e il suo profumo di limone, ha conquistato turisti, scrittori, poeti, pittori e artisti. La costa dei sogni, dei borghi a picco sul mare, della Dolce Vita: il nostro viaggio parte da Vico Equense, primo paese della costiera Sorrentina, dove incontreremo lo chef stellato Gennarino Esposito ; da qui, percorriamo tutta la Strada Statale 145 Sorrentina, fino a Marina del Cantone dove faremo "Quattro Passi" nel ristorante stellato dei Mellino , infine risaliremo fino a Sorrento per perderci tra viette invase dal profumo dei celebri limoni IGP e scoprire la ricetta degli alunni dell'Istituto Alberghiero San Paolo.
Cucina Elbana
Oggi vi portiamo nel luogo scelto niente po' po' di meno che da Napoleone Bonaparte per vivere in esilio: la perla del Tirreno, l'Isola d'Elba, un paradiso terrestre dalla natura selvaggia e incontaminata. Ma prima, il fondatore di CookAround Luca Pappagallo, professione foodblogger, ci porterà nella sua cucina. Con Sante Vaiti, chef del ristorante Sapereta di Porto Azzurro, torniamo sull'isola per scoprire i prodotti tipici della cucina elbana che lui ripropone in chiave contemporanea e soprattutto i suoi vitigni autoctoni, in primis, l'Aleatico passito dell'Elba DOCG, del quale scopriamo tutti i segreti grazie a Italo Sapere. Infine concludiamo questo viaggio con una nota dolce, grazie alla ricetta degli alunni dell'Istituto Alberghiero Minuto di Marina di Massa, presentata dalla preside Silvia Bennati.
Napoli e Campi Flegrei
L'itinerario di oggi ci porta direttamente tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Pozzuoli su un supervulcano in stato di quiescenza che ha lasciato senza fiato persino Goethe che ha coniato il detto "Vedi Napoli e poi Muori". Partiamo da Napoli, dove incontriamo il campione di Judo e di Reality Marco Maddaloni, ci spostiamo a Quarto per conoscere Marianna Vitale, chef del ristorante stellato Sud e poi, dopo una breve tappa a Caiazzo per scoprire con il maestro pizzaiolo Franco Pepe tutti i segreti della pizza napoletana, torniamo a Napoli per conoscere gli alunni della scuola Cavalcanti.
Cucina Latina
Nella puntata di oggi vi portiamo nell'isola di Ponza, tanto amata da Pierluigi Pardo. Un'isola dove romani e napoletani si incontrano all'Oresteria di Oreste Romagnoli per assaggiare uno dei suoi rinomati piatti; un'isola dove il pesce è sempre fresco come ci racconta la Iena Nicolò De Devitiis, ormai esperto di mestieri desueti. Poi, torniamo sulla terra ferma per continuare a scoprire quanto è buona la cucina latina, con i carciofi di Sezze, protagonista questo weekend della omonima sagra che ci viene raccontata dal sindaco di Sezze Andrea Campoli e le Olive di Gaeta DOP. Il nostro viaggio si conclude a Formia dove ci aspettano gli studenti dell'Istituto Alberghiero Celletti che ci ripropongono una ricetta della tradizione: il Tiesto Formiano.
Cucina Campiadanese
Oggi più che un itinerario enogastronomico, facciamo un viaggio nel tempo perché andremo a visitare un luogo molto fertile già ai tempi dei fenici e dei romani che qui coltivavano grano e vitigni. Siamo in Sardegna, nella vasta pianura compresa tra il Golfo di Cagliari e quello di Oristano, habitat naturale dei fenicotteri rosa e di bellissime donne, proprio come Giorgia Palmas. Da qui ci sposteremo più a Sud per conoscere Francesco Stara uno chef che ha appena ricevuto la sua prima stella Michelin per il suo lavoro al Fradis Minoris di Pula, in provincia di Cagliari. Riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta del Campidano addentrandoci nell'entroterra, per conoscere un prodotto DOP di queste terre il carciofo spinoso di Sardegna, descritto dal direttore del consorzio di tutela Carlo Cherchi. Infine ci spostiamo più a nord, al confine settentrionale del Campidano. Prendiamo la strada provinciale 35 fino all'Istituto Alberghiero "Don Meloni" di Oristano dove il preside Bruno Sanna ci presenta la ricetta dei suoi alunni.
Senigallia e Conero
L'itinerario di oggi parte proprio dal luogo che ha ispirato la celebre canzone di Fred Bongusto una Rotonda sul Mare: ci troviamo nel simbolo di Senigallia, la celebre Rotonda a Mare dove ci attende, speriamo senza il suo amato fioretto, Valentina Vezzali e dove incontreremo lo chef stellato Moreno Cedroni. Da qui, poi ci sposteremo più a sud, seguendo la strada statale Adriatica fino alla baia verde di Portonovo dove pescheremo il Mosciolo con Roberto Rubegni, responsabile del presidio slowfood del mosciolo selvatico di Portonovo e concluderemo questo viaggio a Loreto, tappa finale del nostro itinerario enogastronomico nel Conero dove incontreremo Francesco Lucantoni preside dell'Istituto Alberghiero Nebbia di Loreto che ci presenterà la ricetta dei suoi alunni.
Il Carso
Nella puntata di oggi ci spostiamo in una terra di confine. Ci troviamo sull'aspro promontorio carsico: da un lato il mare Adriatico, dall'altro la macchia mediterranea con i suoi profumi tipici. Le falesie a picco sul mare, sferzate dal vento di Bora, fanno da cornice a Trieste, città sospesa tra passato e presente. Qui ci attende Sara Gama, il volto della nazionale di calcio femminile e della Juventus, che ci insegna a prendere un caffè alla triestina. Restiamo a Trieste per conoscere gli chef di Harry's Piccolo, due stelle Michelin: Matteo Metullio, il più giovane chef stellato d'Italia e Davide De Pra. Dopo una breve parentesi a Cremona, dove ci attende Stefano Pellicciardi organizzatore dell'evento caseario "Formaggi & Sorrisi, cheese friend festival", riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta di un prodotto tipico del Carso che, tra l'altro, con i formaggi ci sta proprio bene! Lasciamo Trieste e ci dirigiamo a nord, seguendo la strada costiera: a Duino, ci aspetta per aprirci le porte della sua azienda agricola Aleš Pernar?i?, referente degli apicoltori del presidio Slow Food del Miele di Marasca del Carso. Lasciamo Duino e concludiamo questo viaggio nel Carso proseguendo sulla Strada Statale 14, direzione nord, per pochi chilometri. Per l'ultima tappa, arriviamo a Monfalcone dove ad attenderci ci sono gli allievi dell'Istituto Alberghiero "Pertini" e il loro docente di enogastronomia Massimiliano Spaziani.
Altopiano di Asiago e Bassano del Grappa
Nella puntata di oggi torniamo al nord, più precisamente in Veneto. Ci troviamo ai piedi delle Alpi, in mezzo alla natura incontaminata. Siamo nell'Altopiano dei Sette Comuni, conosciuto anche come l'Altopiano di Asiago.
Ed è proprio ai piedi delle Alpi Venete che parte il nostro viaggio: qui un Renzo Rosso, fondatore e presidente del gruppo OTP, ci accoglie nella sua Diesel Farm per mostrarci come "ha strappato questa terra a un destino che la voleva ricoperta di cemento", creando una vera e propria "Sartoria del Vino".
Da qui ci sposteremo più a nord, destinazione Asiago dove incontreremo Alessandro Del Degan, chef del ristorante stellato La Tana Gourmet e dell'Osteria della Tana. Nello spazio News facciamo tappa a Milano dive il compositore Sebastiano Cognolato ci parla di "Spaghetti" concerto da tavola per coro e orchestra d'archi che si terrà al Teatro Bruno Munari di Milano venerdì 24 Marzo.
Torniamo ad Asiago dove la preside Giovanna Deon ci presenta la Considera, una polenta di patate di Rotzo preparata dagli studenti dell'Istituto Alberghiero "Mario Rigoni Stern" di Asiago. Concludiamo questo viaggio, spostandoci a sud, destinazione Bassano del Grappa, dove incontriamo Paolo Brotto, presidente del consorzio per la tutela dell'Asparago Bianco di Bassano del Grappa.
La Valle d'Itria
Oggi lo chef Oldani e Pierluigi Pardo viaggiano tra ulivi e trulli nella Valle d'Itria, regione nel cuore della Puglia compresa tra le province di Brindisi, Bari e Taranto. Partiamo da Martina Franca dove ci aspetta il nostro primo cicerone, lo scrittore Donato Carrisi.

Imbocchiamo la Provinciale 14 e ci spostiamo verso Est, verso Ostuni dove si trova il Ristorante stellato Cielo, presso La Sommità Relais: in cucina lo chef pugliese Roberto Monopoli.

Nello Spazio News facciamo un salto alla Fiera Tirreno CT i Carrara dove si sono svolti i Campionati di pasticceria, panificazione e della Miglior Colomba. Andiamo a conoscere i vincitori con Matteo Cutolo, presidente della Federazione Italiana Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria.

Un passo indietro a Martina Franca perchè ci eravamo dimenticati di assaggiare uno dei prodotti simbolo della Valle d'Itria: il mitico Capocollo. Ce lo racconta il respondabile del Presidio Slow Food Francesco Carriero.

Concludiamo il nostro viaggio con l'Agnello al forno in pignata che ci preparano gli studenti dell'Istituto Alberghiero "Domenico Modugno" di Polignano a Mare con il loro prof Innocente Galluzzi.
Roma e Castelli Romani
Per il compleanno di Pierluigi Pardo lo chef Oldani ha deciso di passare un fantastico weekend enogastronomico a Roma…ma non mangeremo solo cacio e pepe! La cucina romana non ha bisogno di molte presentazioni, perché parliamo di piatti diventati dei grandi classici delle tavole nostre e di qualsiasi parte nel mondo in cui si parli e mangi italiano. Iniziamo il nostro weekend capitolino con Alessandro Cecchi Paone che, dopo tanti anni a Milano, è ancora alla ricerca di una pizza con la mortazza degna di quella di Roma...senza successo.

In questo nostro viaggio nella cucina romana è giusto considerarne le due anime: da un lato c'è la Roma dell'alta cucina con i suoi 17 ristoranti stellati, dall'altro una costellazione di osterie, taverne, ristoranti che trasudano di caciara. Oggi proveremo entrambe queste esperienze. Iniziamo da uno dei riferimenti più importanti dell'alta cucina della Capitale, uno dei maestri dell'accoglienza stellata italiana, Alessandro Pipero. Passiamo poi all'altra anima più tradizionale. Da Corso Vittorio Emanuele II dove si trova Pipero solo una quindicina di minuti di cammino ci dividono da Trastevere dove c'è un'istituzione della cucina romana, la Taverna Trilussa di Maurizio e Massimo Pirola.

A Napoli tutti pazzi per la "Torta Osimhen", una originale creazione del pasticciere Salvatore Mellone del Fresco Forno di Chiaiano che vuole rendere omaggio all'attaccante nigeriano che sta facendo sognare la città. Lo andiamo ad intervistare per sapere com'è fatta questo dolce diventato virale.

Restiamo un altro po' a Trastevere, dagli studenti dell'Istituto Alberghiero "Vincenzo Gioberti" che, insieme alla preside Carla Parolari ci regaleranno la ricetta del Picchiapò.

Dopo tutta questa Roma, terminiamo il nostro viaggio prendendo SS7 Via Appia Nuova che ci porta in uno dei borghi più conosciuti dei cosiddetti Castelli Romani: siamo ad Ariccia e qui si viene per assaggiare uno dei prodotti simbolo dei Castelli, la Porchetta. Ce la racconta Maurizio Luci, collaboratore di "Damy Porchetta Srl" azienda aderente al Consorzio della Porchetta di Ariccia IGP.
Pane, panelle, Palermo
In Sicilia non si va solo per il mare, ma anche per assaggiare le mille squisitezze che questa terra e la sua tradizione enogastronomica ci offrono. Prendiamo un volo e andiamo dritti a Palermo, luogo di contaminazioni culturali e quindi anche culinarie. Il nostro tour per le strade palermitane inizia insieme ad un vero e proprio testimonial di questa città e del suo cibo, l'attore Tony Sperandeo.

Dopo questa bella chiacchierata con uno dei volti più noti di Palermo, ci spostiamo un po' fuori, prendiamo la A19 Palermo-Catania e raggiungiamo Bagheria dove ci aspetta Tony Lo Coco, chef del ristorante stellato "I Pupi".

Nello spazio news di oggi, Claudio Bizzozero, ideatore del Festival della Cazoeula di Cantù, farà da arbitro nella guerra pluriennale tra Pier e lo chef Oldani sulla pronuncia del nome di questo piatto della tradizione lombarda.

Dopo questo excursus brianzolo, ripartiamo da Bagheria, prendiamo di nuovo la A19 Palermo-Catania, superiamo Cefalù e poi ci dirigiamo verso il Parco delle Madonie attraverso la Strada Statale 286 che ci porta nel borgo di Castelbuono, a conoscere la storia di uno degli ambasciatori del Made in Sicily nel mondo, il pasticcere Nicola Fiasconaro.

Concludiamo il nostro viaggio dove lo abbiamo iniziato, cioè a Palermo. Lo facciamo in compagnia degli studenti dell'Alberghiero più popoloso d'Italia (oltre 2mila studenti), l'Istituto "Pietro Piazza" diretto dal preside Vito Pecoraro.
La Marca Trevigiana
Non solo Prosecco e radicchio... nella Marca Trevigiana c'è una grande tradizione enogastronomica da scoprire. Il primo ambasciatore che ci porta a spasso per i dintorni di Treviso è Aldo Serena, ex bomber di Milan, Inter e Juve, nativo di Montebelluna.

Ci trasferiamo poi a Oderzo, dove ci attende lo chef Alessandro Breda alla guida della brigata del ristorante stellato "Gellius".

Il Monte Grappa include anche la Marca Trevigiana e, un'altra delle specialità della casa, sono i distillati. Vi facciamo conoscere la Distilleria del mitico Gianni Capovilla, nota non solo per la grappa, ma anche per i distillati di frutta.

Il tiramisù si può trovare praticamente in qualsiasi ristorante di tutto lo stivale… ma dove è nato? In molti rivendicano la sua paternità… Facciamo chiarezza con Tiziano Taffarello, Presidente dell'Accademia del Tiramisù di Treviso.

Terminiamo il nostro viaggio nella Marca Trevigiana con un assaggio del Risotto al Radicchio rosso di Treviso e Casatella trevigiana DOP degli studenti dell'Alberghiero "Beltrame" di Vittorio Veneto guidato dalla preside Letizia Cavallini.
L'Alto Sangro
Oggi lo chef Oldani e Pier Pardo vi portano in Alto Sangro, tra sciate e mangiate di polenta, arrosticini, cazzarielli e molto altre specialità di questa zona dell'Appennino abruzzese. Prima di iniziare, facciamo un salto a Sanremo perché sono i giorni del Festival e c'è un'inviata che ci preparerà alla finale di questa sera anche dal punto di vista culinario: Roberta Morise presenta lo speciale di Food Network "Sanremo a tavola", un viaggio gastronomico tra musica, costume e cucina.

La nostra gita in Alto Sangro non poteva che cominciare dall'ambasciatore di questa terra per quanto riguarda l'alta cucina: siamo al "Reale" di Castel di Sangro del tristellato Niko Romito. Poi una piccola carrambata per gli chef: si unisce alla nostra chiacchierata anche Antonio Santini, patron del ristorante "Dal Pescatore" di Canneto sull'Oglio e vice presidente dell'Associazione "Le Soste". Approfittiamo proprio per parlare di cosa fate voi grandi chef riuniti in questa associazione.
Un'idea afrodisiaca per San Valentino? Ce la da il Maître pâtissier Gianluca Fusto che, in collaborazione con Acetaia Giusti di Modena, ha ideato "Alchimia", un cioccolatino realizzato con fave di cacao affinate all'interno delle botti esauste di Balsamico.
Torniamo al nostro viaggio. Da Castel di Sangro, prendiamo la SS19 e arriviamo alla famosa località sciistica di Roccaraso. Dopo una bella sciata, ci vuole anche una bella mangiata. Lo facciamo con gli studenti dell'Istituto Alberghiero "De Panfilis - Di Rocco" e con la preside Cinzia d'Altorio che ci presentano una pietanza della tradizione imperdibile, la Scoppa.
Ci avviciniamo all'ultima tappa del nostro viaggio nell'Alto Sangro. Da Roccaraso, la SS17 ci porta a Pettorano sul Gizio dove Augusto De Panfilis, membro della Pro Loco e consigliere comunale esperto in turismo ed enogastronomia del territorio ci parlerà di una delizia verde molto particolare, i mugnoli.
L'Irpinia
Oggi vi porteremo nella selvaggia Irpinia racchiusa tra il Sannio Beneventano e il Salernitano, con i monti Dauni e il Vulture a delimitarne il perimetro. Siamo quindi in una zona montuosa e non si può dire che il primo ospite di oggi non ami la montagna: Massimiliano Ossini, conduttore di "Uno Mattina" e "Linea Bianca" su Rai Uno ci racconta il suo rapporto con la cucina e la sua attenzione per una cucina anti spreco.

Il nostro viaggio nel cuore dell'Irpinia inizia da Ariano Irpino, da una new entry della Guida Michelin, il "Maeba Restaurant" di chef Marco Caputi e del patron Nico Mattia.

Tra i tesori dell'Irpinia c'è sicuramente il vino, tra Fiano, Greco di Tufo e compagnia...ne parliamo con la nuova presidente dell'Associazione Nazionale "Le Donne del Vino" Daniela Mastroberardino, anche amministratore ed export manager dell'azienda Terredora a Montefusco (Avellino).

Restiamo ancora un po' in Alta Irpinia, quasi al confine con la Puglia. Da Ariano Irpino prendiamo le strade SS90, SP11 ed SP63 ed arriviamo a Zungoli per scoprire l'antica e caratteristica arte casearia irpina insieme ad Enzo De Feo della Cooperativa Agricola Molara.

Dal cuore selvaggio dell'Irpinia, prendiamo la SS90 e poi l'Autostrada dei due mari fino ad Avellino, da qui vireremo verso Montoro dove ci attendono gli studenti dell'Istituto alberghiero "Gregorio Ronca" che, con il professor Pasquale Simonetti, ci cucineranno il Pastiere Montorese.
Il Delta Ferrarese
Ferrara e il suo delta: in questa puntata vi portiamo nella terra dove gli Estensi governarono per tre secoli, lasciando una città a misura d'uomo in cui Medioevo e Rinascimento si fondono e che è diventata Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Situata nella pianura emiliana, la città sorge a pochi chilometri a sud del fiume Po, a circa 50 km dal mare. La cucina spazia dunque dalla terra al mare. Chi può testimoniare la bellezza di questa zona, essendoci nato e cresciuto, e anche la bontà della sua cucina è sicuramente l'attore ferrarese Gianni Fantoni.

Dal capoluogo estense ci spostiamo a Codigoro, nella parte più orientale della provincia ferrarese nel Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna e andiamo a trovare Maria Grazia Soncini , chef del ristorante stellato "La Capanna di Eraclio".

Per chi non è ancora sazio di panettone, può fare come i milanesi che il 3 febbraio festeggiano San Biagio. Che cos'è questa tradizione? Ce la racconta Stefano Vergani , ad della storica azienda meneghina "Vergani".

Torniamo di nuovo al centro di Ferrara dove sentiamo già profumo di pane fresco, sfornato tutti i giorni da Sergio Perdonati, Presidente Sindacato Panificatori Artigiani e Affini della Provincia Di Ferrara.

Non possiamo andarcene senza assaggiare i leggendari Cappellacci di Zucca ferraresi: provvedono a prepararceli gli studenti dell'Istituto Alberghiero "Vergani-Navarra" di Ferrara del preside Massimiliano Urbinati.
Pordenone mangia
Pordenone è una città moderna e vivace, promotrice di importanti eventi culturali, uno tra tutti il festival letterario "Pordenonelegge"…ecco perché abbiamo scelto oggi come titolo di questa puntata "Pordenone Mangia", perché sì oltre a leggere qui si mangia anche bene e il cibo è parte della cultura di questa zona del Friuli tra il Tagliamento e il confine veneto. Il primo ospite di oggi qualcosa di friulano ce l'ha perché è nato ad Udine, anche se la sua vita e la sua carriera lo hanno poi portato altrove...tipo a Sanremo! Parliamo di cucina con Francesco Renga.

Iniziamo il nostro viaggio nel territorio e nella cucina pordenonese da San Quirino, dal Ristorante stellato "La Primula" che nel 2023 compie ben 150 anni di storia. Facciamo gli auguri allo chef Andrea Canton.

Dal 21 al 25 gennaio a Rimini torna SIGEP, la fiera che riunisce filiere artigianali del gelato, pasticceria e cioccolateria, bakery e caffè. La 44ª edizione dell'appuntamento leader per il foodservice dolce ce la presenta Corrado Peraboni, ad di IEG (Italian Exhibition Group).

Da San Quirino, vicino Pordenone, prendiamo le strade SP24, SP19, attraversiamo il Nuovo Ponte Giulio di Montereale Valcellina per ritrovarci sulla SP2 che ci porta a Cavasso, dove scopriamo uno dei prodotti più famosi di questa zona insieme ad Adriana Mastellone, referente dell'Associazione dei produttori ufficiali della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo.

In qualche modo abbiamo aperto questa puntata con l'udinese di nascita Francesco Renga e la chiudiamo con una scuola udinese: siamo con i ragazzi dell'Istituto Alberghiero "Bonaldo Stringher" di Udine e la preside Monica Napoli che ci fanno assaggiare un piatto tipico del pordenonese, La Balote.
Il Parco della Sila
Tre province, un unico parco e tante eccellenze enogastronomiche. Viaggio tra boschi e montagne della Sila, il più vecchio della Calabria, tra i primi nati in Italia. Partiamo da qui con un attore che ha fatto delle sue origini calabresi l'essenza del suo cabaret: è con noi Franco Neri, dallo Zelig a Mangia come parli.

Sull'altopiano calabrese, in mezzo a boschi secolari, a San Giovanni in Fiore, da non perdere il ristorante "Hyle" del giovane chef Antonio Biafora che conosce tutti i segreti degli ingredienti di tradizione locale e li rielabora in una veste contemporanea.

Un dolce Spazio News: Giuseppe Cefalo, presidente UNAAPI (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) ci parla di "Lezioni di miele", un progetto per divulgare la cultura dei mieli locali.

Dal cuore del Parco della Sila con la cucina ispirata dello chef Biafora, scendiamo verso il mare attraverso la Strada 107 Silana Crotonese, superiamo Cosenza e arriviamo a Rende dove i ragazzi dell'Istituto Alberghiero "Todaro", insieme alla preside Alisia Arturi ci faranno assaggiare una dolce chicca silana, la pitta mpigliata.

Protagonista della ricetta di oggi dello chef Oldani è la Patata Silana IGP: andiamo allora a conoscere questo prodotto con il direttore del Consorzio Produttori di Patate associati della Sila, Albino Carli e con l'abbinamento di vino del nostro sommelier Manuele Pirovano.
Da Torino a Ivrea
In questa prima puntata del nuovo anno, partiamo da Torino, città della Mole, del Vermouth e del Bicerin, per poi spostarci verso Ivrea. Il nostro primo ospite a Torino c'è nato nel '74, lì si è diplomato alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile e oggi conduce "Bell'Italia in viaggio" su La7: è con noi Fabio Troiano.

Il nostro viaggio a Torino inizia da una delle piazze storiche più importanti della città. Siamo a Piazza Carignano, dove spicca l'imponente Palazzo Carignano, uno dei maggiori simboli del Risorgimento italiano, in cui nel 1848 venne annunciata la firma dello Statuto Albertino. In Piazza Carignano la storia si fonde con il presente e anche il futuro della cucina italiana. Oggi pranziamo al celebre "Ristorante Del Cambio", cucina per noi lo chef Matteo Baronetto.

Chef e sommelier conquistati dall'app salva cantina "The Winesider": ci spiega di cosa si tratta Giacomo Miscioscia, ceo di Winesider.

Sono numerosi gli Istituti Alberghieri presenti a Torino, dove restiamo e incontriamo il dirigente scolastico dell'Alberghiero "Beccari" di Torino, Pietro Rapisarda.

E per concludere la puntata, lasciamo la prima capitale d'Italia e lungo la A5 risaliamo verso Ivrea, dove ci attende Alessandro Gaido, gestore del "Bar Gelateria Ivrea", esperto di lievitati.
Capodanno Valdostano
Per l'ultimo dell'anno ci concediamo una piccola fuga in montagna in Val d'Aosta. Partiremo proprio dal capoluogo Aosta per poi muoverci in direzione Valle del Gran San Bernardo e Valpelline. Per un pre veglione di Capodanno abbiamo scomodato una vera e propria icona pop degli anni '80 e '90... come sarà il Capodanno veg della mitica Jo Squillo?

Iniziamo poi a tuffarci nei veri sapori valdostani. Lo facciamo partendo dal cuore pulsante di questa regione che le dà il nome: siamo ad Aosta per pranzare nel ristorante stellato "Vecchio Ristoro" dallo chef Filippo Oggioni.

Un po' di bollicine con Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli, vincitore nazionale del premio Ey L'Imprenditore dell'Anno 2022.

Da Aosta, proseguendo verso Nord tramite il Viale del Gran San Bernardo, percorriamo in macchina circa 20 minuti di strada, fino ad arrivare a Valpelline, il paese natio di uno dei piatti simbolo della Val d'Aosta, la Seupa à la Vapelenentze. Ma facciamoci pronunciare e raccontare questo piatto da chi se ne intende, ossia Susy Robbin, vicesindaco e assessore al turismo del Comune di Valpelline.

L'ultima ricetta del nostro Capodanno in Val d'Aosta ce la regalano gli studenti della prestigiosa École Hôtelière de la Vallée d'Aoste di Chatillon. È con noi la preside Jeannette Bondaz.
Natale a Matera
Abbiamo deciso di trascorrere questo weekend di Natale in quello che è un vero e proprio presepe a cielo aperto. Siamo a Matera, la 3^città più antica del mondo, dopo Aleppo e Gerico, con oltre 10.000 anni di storia. Intanto, per il cenone della Vigilia, abbiamo pensato di sederci a tavola dallo chef più stellato d'Italia: Enrico Bartolini ci racconta le sue dodici Stelle Michelin.

I Re Magi seguivano la stella cometa, noi seguiamo la Stella Michelin che invece, in quel presepe dei Sassi di Matera, si è posata sul ristorante di chef Vitantonio Lombardo.

Natale col delivery? Un trend in crescita in città. Ce ne parla Stefano Manili, CEO & Founder di Cosaporto.it, gift-tech che ha fatto della selezione di brand e prodotti di altissima qualità, affiancati dalla comodità del delivery, la sua mission.

E' festa e le scuole sono chiuse, ma la preside Carmelina Gallipoli dell'Istituto alberghiero "Turi" di Matera farà una piccola eccezione per noi, per farci conoscere una chicca natalizia di questa città, i "porcelli di Natale".

Nessun piatto può essere apprezzato come merita senza il gustoso Pane di Matera Igp proposto nelle forme a cornetto o a pane alto, che rimanda alla conformazione del paesaggio della Murgia materana. Ne parliamo con Massimo Cifarelli, giovane titolare del Panificio Cifarelli, dal 1947 storici artigiani del pane da 3 generazioni.
Novara-Vercelli, tra riso e stelle
Oggi un itinerario ideale da percorrere anche in bici: da Novara a Vercelli lo spettacolo del "mare a scacchi" delle risaie si può ammirare pedalando tra abbazie e castelli e, ovviamente, con qualche pausa per degustare le delizie di questo pezzo di Piemonte. Il nostro viaggio non può che cominciare da un cuore campano che però è diventato un ambasciatore di questo territorio con le sue fresche tre stelle Michelin: parliamo di chef Antonino Cannavacciuolo che da questa settimana è anche su Sky Uno con Masterchef Italia e che poi ci accompagnerà attraverso la Strada Provinciale 229 fino a Novara, al suo Cannavacciuolo Café & Bistrot guidato in cucina dal giovane executive chef Vincenzo Manicone.

Avete un amico o un'amica appassionato di moda e cibo? Allora abbiamo il perfetto regalo di Natale per lui o lei: è l'Italian Fashion Cookbook, il libro di Maria Vittoria Melchioni che raccoglie le ricette del cuore di stilisti iconici, modelle e vertici dell'industria della moda italiana.

Da Novara continuiamo a seguire la via del riso che ci porta a Vercelli: in macchina è la SP11, in bici seguiamo o percorsi tra le risaie. É proprio l'area compresa tra Vercelli, Novara e Biella a fornire oltre la metà della produzione italiana. Tra le Prealpi del Monte Rosa e la piana del Vercellese nasce il pregiato Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, unica DOP italiana del riso. Ce ne parla Carlo Zaccaria, Presidente Consorzio Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.

Da Vercelli proseguiamo sulla SP455 per arrivare alla nostra ultima tappa: siamo a Trino, dagli studenti dell'Istituto Alberghiero "Sergio Ronco" (distaccamento del Ferraris di Vercelli). Cosa ci hanno preparato? Ce lo racconta la preside Cinzia Ferrara.
La Valle dei Templi
Un luogo che trasuda storia, mito, ma anche tanta buona cucina. Oggi Chef Oldani e Pier Pardo attraversano la Valle dei Templi siciliana. Il nostro viaggio inizia però da Milano. Si imbarca con noi un amico che ha radici in Sicilia: siamo in periodo di Mondiali ed è con noi una voce storica che li ha raccontati, Fabio Caressa , quello del "Grazie Signore che ci hai dato il calcio!".
Atterrati a Catania, raggiungiamo Licata – prima tappa del nostro viaggio nella Valle dei Templi - percorrendo la Statale 417. Ci attende un grande chef, Pino Cuttaia , due Stelle Michelin col suo ristorante "La Madia".
Tutti invitati a Modena questo weekend per la Festa dello Zampone e Cotechino di Modena IGP. Gli onori di casa li fa Paolo Ferrari, presidente del Consorzio di Tutela.
Sostiamo ancora un po' a Licata, spostandoci solo di pochi chilometri verso l'Istituto Alberghiero "Filippo Re Capriata" diretto dalla preside Cinzia Montana che ci offre degli ottimi pasticcini di pasta di mandorle preparati dai suoi studenti.
Concludiamo il nostro viaggio nella Valle dei Templi, da Licata saliamo lungo la Statale 115 per raggiungere Ribera, una "citta slow" da cui prende il nome l'Arancia di Ribera DOP. Con noi il Presidente del Consorzio di Tutela, Giuseppe Pasciuta.
La Sabina
Oggi Pier Pardo e lo chef Oldani vi porteranno sù e giù per la Sabina, territorio dell'Italia centrale prevalentemente collinare disseminato di ulivi secolari, vigneti, dove nascono quei sapori forti che contraddistinguono la cucina laziale. Prima di addentrarci nei meandri (e nelle dispense) di questa zona, facciamo un salto a Roma per conoscere un simbolo della romanità in cucina. Lo facciamo grazie al bel lavoro contenuto nel libro "Annamo bene" di Francesca Romana Barberini.

La provincia di Rieti è costellata di laghi, bacini e corsi d'acqua preziosi per la ricchezza di specie ittiche tra cui la Trota Reatina Igp. Proprio da questo prodotto spettacolare prende il nome il ristorante stellato dei fratelli Maurizio e Sandro Serva, "La Trota" di Rivodutri.

Come può un Prosecco essere solidale? Ce lo spiega Anna Balbinot, responsabile comunicazione dell'azienda "Le Manzane", ospite dello Spazio News di oggi.

Ci eravamo lasciati a Rivodutri dai Fratelli Serva. Dopo, prendiamo la Strada Regionale 471 per poi sfociare nella SS4 che ci porta nel cuore più autentico dell'Alta Sabina, per andare ad assaggiare una delle produzioni più iconiche di questo territorio straordinario. Lo facciamo con Chiara Castelli, Titolare del Salumificio Sano di Accumoli.

Per concludere il nostro itinerario attraverso la SS4 Via Salaria scivoliamo verso la Bassa Sabina, fermandoci un po' prima di Roma, precisamente all'Istituto alberghiero di Palombara Sabina della preside Patrizia Marini.

I commenti sono chiusi.