RADIO PETRUSKA | Markus Zohner Arts Company


Tags (categorie): Arte, Scienza, Società, Filosofia, Letteratura, Recitazione
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Markus Zohner Arts Company is based in Lugano / Switzerland. The company produces Theatre Performances, Arts Projects, Podcast- and Radio Shows, offers trainings in Theatre, Creativity and Comunication, realizes Exhibitions and tours around the world.

La Markus Zohner Arts Company ha sede a Lugano / Svizzera. La Compagnia produce spettacoli teatrali, progetti artistici, podcast, offre masterclasses per teatranti, realizza esposizioni, mostre fotografiche e multimediali e con le sue produzioni teatrali viaggia in tutto il mondo.

Die Markus Zohner Arts Company hat ihren Sitz in Lugano / Schweiz. Die Truppe produziert Theaterstücke, Kunstprojekte, Podcasts und Radiosendungen, sie bietet Fortbildung für Theaterschaffende und für anders Berufsgruppen an und realisiert Ausstellungen und Gastspielreisen.
Autore: Markus Zohner Arts Company – RADIO PETRUSKA
Ultimo episodio: 19/10/24 2:00
Aggiornamento: 26/11/24 6:52 (Aggiorna adesso)
Totentanz - la quarantena: presentazione del libro Biblioteca cantonale Locarno
524 PAGINE, 170 QR CODE PER VIDEO, AUDIO E TESTI SUPPLEMENTARI, CENTINAIA DI FOTOGRAFIE A COLORE

?Quattro anni dopo il primo lockdown per la pandemia COVID – 19, la Markus Zohner Arts Company pubblica in forma cartacea il suo progetto di scrittura teatrale, realizzato in primavera del 2020. È nato un libro di 524 pagine, in edizione limitata. Una testimonianza unica di un periodo straordinario.

?Totentanz – la quarantena. Una testimonianza del potere della narrazione di fronte all’avversità. Intervengono due degli autori ed editori dell’opera, gli artisti Patrizia Barbuiani e Markus Zohner, e il grafico Edy Ceppi.

?Modera la serata Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali.

In un mondo paralizzato da una pandemia globale, le vite di quattro personaggi si intrecciano in un esperimento artistico senza precedenti. Totentanz – la quarantena è un ritratto crudo e intimo dell’umanità in isolamento, creato in tempo reale durante quaranta giorni di reclusione per il lockdown imposto dai governi a causa della pandemia Covid-19.


Mentre le storie di Michele, Giorgia, Sofia e Traugott si dipanano, i lettori sono invitati a testimoniare la danza tra vita e morte, speranza e disperazione, connessione e solitudine. Questa fusione unica di scrittura teatrale improvvisata e diario quotidiano cattura l’essenza della nostra realtà mutata, offrendo uno sguardo nei mondi interiori di coloro che sono confinati dalle circostanze.

Un viaggio inquietante fra i fili invisibili che ci legano, mentre navighiamo attraverso il delicato equilibrio tra isolamento e unità, paura e resilienza. Totentanz – la quarantena non è solo un libro; è una testimonianza del potere della narrazione di fronte all’avversità.

UN’OPERA SENZA PRECEDENTI

Totentanz – la quarantena è un’esperienza immersiva che fonde scrittura teatrale, diario quotidiano e tecnologia multimediale. Con 170 codici QR che collegano a video, audio e testi supplementari, oltre a centinaia di fotografie a colori, l’opera offre un ritratto vivido e multidimensionale dell’umanità in isolamento. Totentanz – la quarantena cattura l’essenza di un periodo straordinario della storia recente.
The Spread Mind. La coscienza. Con Prof. Riccardo Manzotti e Markus Zohner
LA COSCIENZA. MENTE, MONDO, CERVELLO, IDENTITÀ.
Con Prof. Riccardo Manzotti e Markus Zohner

Questa mela è reale. Ne sono conscio. Questo traghetto è reale. Ne sono conscio.
Esistono anche fuori di me, esistono fuori dal mio cervello.
Dal momento che sono conscio di loro, diventano parte di me. E dato che, come conferma Werner Heisenberg, chi osserva è sempre parte del sistema, dal momento che entrano nella mia coscienza, io divento parte di loro: divento parte della mela, del traghetto, del sasso rosso… La mia coscienza è dunque soltanto una proprietà dei miei neuroni, o coincide con gli oggetti che mi circondano?

Prof. Riccardo Manzotti Riccardo Manzotti è professore di filosofia teoretica della IULM di Milano, classe 1969, ha seguito un percorso spinto dal tentativo di comprendere la natura dell’aspetto più intimo dell’esperienza umana: la mente cosciente. Manzotti si è laureato in Ingegneria elettronica, ha conseguito un dottorato in robotica (Università di Genova) occupandosi di intelligenza artificiale, visione artificiale, robotica antropomorfa a partire dal 1999 presso l’università di Genova. Nel 2004 si è laureato in filosofia per affrontare il problema della coscienza in un orizzonte più vasto. Da allora ha lavorato prima come ricercatore universitario e oggi come professore associato di filosofia teoretica in numerosi laboratori e atenei internazionali.

Oltre alla sua normale attività di studioso (circa un centinaio di articoli e numerosi libri), Riccardo Manzotti ha messo a punto una teoria che si propone di spiegare la coscienza all’interno del mondo fisico, ma non all’interno del sistema nervoso centrale. La teoria, definita The Spread Mind, propone una soluzione originale e convincente alla natura fisica della mente: la mente non è nel cervello, ma coincide con il mondo fisico esterno al corpo, debitamente definito in modo da essere compatibile con gli ultimi sviluppi della fisica.
La coscienza. Con Prof Lorenzo Magrassi e Markus Zohner
Io. So. Di. Esistere.
Ma dove nasce, dove viene generato quell’‘Io’, e dove viene prodotto quel ‘So’?
Penso. Che tipo di attività neuronale è? Da cosa dipende il risultato del mio pensiero? È solo una questione di informazioni processate, o la qualità organica del mio cervello, i neuroni, le sinapsi, giocano un loro ruolo? Oppure, detto diversamente: il mio risultato forse è diverso dal tuo risultato, o forse tu arrivi allo stesso risultato nella metà del tempo di cui ho bisogno io? Da cosa dipende? E dove avviene poi questa tessitura finissima di pensieri continui in tutte le direzioni, e su tutti i livelli?

Parlo. Scrivo. Formulo.

La parola. Concretizzazione, concetto, comunicazione. Dove accade nel cervello? Cosa accade esattamente, e come si riescono a studiare questi fenomeni?

Prof. Lorenzo Magrassi Lorenzo Magrassi si è laureato summa cum laude in Medicina e Chirurgia nel luglio 1988 presso L’Università degli Studi di Pavia, dove nel 1993 ha conseguito la specialità in Neurochirurgia. È stato visiting scientist al Dep. of Biological Sciences Florida State Univ. Thallahassee USA, Dep. of Neuroscience Washington University St. Louis, USA, MRC Laboratory of Molecular Biology Cambridge UK, Dep. of Neurosurgery Univ. of Washington, Seattle USA, Dep. of Neurosurgery UCSF San Francisco USA. Oggi è professore associato di Neurochirurgia presso il Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche dell’Università di Pavia è inoltre associato per le ricerche all’Istituto di Genetica Molecolare del CNR e membro del NETS Center for NEurocognition and Theoretical Syntax dello IUSS di Pavia. È stato responsabile dello studio prospettico CATS (ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01027572) sull’efficacia della stimolazione cerebrale profonda nei pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza. Le sue ricerche riguardano i meccanismi che controllano differenziazione ed invecchiamento dei neuroni, la biologia e la terapia dei gliomi maligni, le basi neurobiologiche del linguaggio ed il loro ruolo nei disturbi della coscienza.
Neuroni a specchio e empatia. Con Prof Luciano Fadiga e Markus Zohner
Empatia: le fondamenta su cui si basa l’esistenza dell’umanità. Neuroni a specchio: l’interfaccia fra te e me. In questa puntata Markus è andato alla radice della ricerca, incontrando il Prof. Luciano Fadiga, colui che i neuroni specchio li ha scoperti, per porgli domande sul futuro dello studio del cervello.

Ascoltandomi, dici quello che dico io. Guardandoti, faccio quello che stai facendo tu. Camminando, ti faccio camminare; sorridendomi, mi fai sorridere.
Empatia: le fondamenta su cui si basa l’esistenza dell’umanità.
Neuroni a specchio: l’interfaccia fra te e me.

Sarà possibile estendere il nostro cervello grazie alle nuove tecnologie? Quali sono e quali saranno le possibilità di espanderne le capacità o di intervenire per curarlo? È possibile pensare al cervello come sistema di interfaccia fra cognizione, intelligenza, conscio e computing?

La coscienza.

Fenomeno che ci rende orgogliosi, perché ci rende unici sulla Terra. Cos’è, da dove deriva? È una somma di calcoli del cervello, una proiezione di un supercomputer che sta galleggiando nel nostro cranio?

Arriva per forza dopo il raggiungimento di un certo livello d’intelligenza?

E una volta che un calcolatore artificiale supera la quantità di calcoli del nostro cervello: avrà automaticamente una coscienza?

Prof. Luciano Fadiga Medico, neurofisiologo, Luciano Fadiga studia da anni il sistema nervoso per capire come facciamo a capire cosa fanno gli altri attorno a noi. Negli anni 90 ha scoperto assieme ai suoi colleghi di Parma un meccanismo cerebrale molto interessante: cellule nervose della corteccia motoria che si accendono ovviamente durante i movimenti propri, ma che fanno lo stesso quando si osserva qualcun altro fare la stessa cosa. Il loro nome –neuroni specchio, mirror neurons in inglese- fu coniato per scherzo da Luciano, ma fu poi preso così tanto sul serio da essere citato oggi in circa 2.000.000 di pagine web.

Luciano Fadiga si interessa soprattutto di linguaggio e comunicazione e, da medico, è particolarmente sensibile allo sviluppo di nuove tecniche di riabilitazione per pazienti cerebrolesi e alla realizzazione di interfacce hardware con il sistema nervoso.
Professore di Fisiologia a Ferrara e Direttore di un Centro di Ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Luciano Fadiga si interessa anche di musica e cervello.

Incontro registrato venerdì 27 luglio 2018 a Lugano / Svizzera.
Io, intelletto, anima e spirito. Con Igor Sibald e Markus Zohner.
Io, intelletto, anima e spirito – riportare in vita ciò che credevamo perduto. Con Igor Sibaldi e Markus Zohner

Quarta puntata del podcast LA CREAZIONE DEL MONDO – IO: LA GENERAZIONE DELL'ANIMA UMANA

In questo incontro sembra di essere in un frullatore di pensieri, ricordi e idee. Si parte da più di 4500 anni fa, con il mito di Iside e Osiride, il quale presenta la più complessa, ma straordinaria elaborazione del pensiero etico-filosofico-religioso egizio. Essi non immaginarono solo la resurrezione, ma scoprirono l'esistenza di universi paralleli in cui ciò che è passato vive ancora, e spiegarono come giungere fin là, invertendo il corso del tempo.
Successivamente gli evangelisti approfondirono questa tematica e pensarono che il noûs (quello che per noi è l'intelletto) fosse quella parte della nostra vita interiore che non ha tempo e spazio.

In questa puntata il Dott. Igor Sibaldi, scrittore e saggista italiano, ci accompagna in un viaggio alla scoperta del pensiero europeo, iniziando dagli egizi, passando dai greci antichi e i romani, per poi confrontare tutto questo con le più recenti teorie della fisica quantistica.

Tutto sta nel non rassegnarsi all'idea che il tempo sia irreversibile. Nelle fiabe persiane ci sono i tappeti volanti. L'ultima volta che hai viaggiato in aereo, dove hai appoggiato i piedi? Sulla moquette, che è un tappeto. Il favolista persiano ha visto una persona che viaggia seduta con i piedi su un tappeto. Non ha visto il motore, le ali e le hostess. Con la favola ha detto che si poteva realizzare un aereo. L'indovino Tiresia vuole cambiare sesso e oggi la chirurgia lo può fare.
Questo è per dire, dice Sibaldi, che cose che non erano possibili per secoli, poi diventano possibili. Erano solo da elaborare. Allo stesso modo, secondo Sibaldi, anche la morte appare come un fatto che non è definitivo, ma come una sfida, un ostacolo da superare. Ci si lascia guidare, all'inizio, dal coraggio di ricordare chi e ciò che si è perduto: così si apre la via. Poi, mentre torna indietro nel tempo, la mente cambia, si amplia, si libera da limiti che non sapeva di avere, fino al momento in cui due dimensioni - il presente e il passato - entrano e rimangono in contatto, in quello che i fisici contemporanei chiamano un varco spazio-temporale e che duemila anni fa si chiamava "eternità". Un incontro in cui sembrano ovvi pensieri che sono segreti e chiare come la luna idee dimenticate.

Metti le cuffie, schiaccia play e ascolta...
L'intelligenza del futuro. Con Dr. Alessandro Antonucci e Markus Zohner
L’INTELLIGENZA DEL FUTURO: BIG DATA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MACHINE LEARNING.

Con il Dott. Alessandro Antonucci, IDSIA dalle Molle Institute for artificial Intelligence, Manno / Luigano, e Markus Zohner

Macchine che si auto-insegnano le regole del gioco. Videocamere che sanno distinguere facce, robot che imparano a capire lo stato d’animo dell’uomo e a reagire di conseguenza. La disponibilità di enormi quantità di dati che permettono, a chi li ha in mano, la manipolazione di grandi movimenti politici come l’elezione del presidente degli Stati Uniti o la Brexit.

Creando un sistema di intelligenza artificiale che interagisce con essere umani: è necessario insegnare un comportamento etico all’ IA e se sì, è possibile?

L’intelligenza è una questione di calcoli. Un numero più alto di calcoli corrisponde ad un’intelligenza superiore? E, aumentando il numero di calcoli ulteriormente, si arriva ad una coscienza, al punto che il sistema percepisce, ‘vive’ ed esprime il suo “Io”?

Siamo ancora nell’era della pietra dell’informatica: dove mirano gli sviluppi dell’informatica, dei Big Data, dell’intelligenza artificiale? Quali potranno essere le possibili applicazioni?

Online la terza puntata della terza stagione LA CREAZIONE DEL MONDO | Io. La generazione dell’anima umana?

Nella seconda puntata abbiamo di parlato intelligenza, coscienza ed esperienza negli esseri umani, ma cosa succede con l’Intelligenza Artificiale? Oggi i sistemi capiscono, imparano. L’IA ti può parlare e quasi non la distingui da una persona.?
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Un podcast con tante domande e risposte da far venire i brividi.?
SIAMO NATI PER CREDERE Con Prof. Giorgio Vallortigara e Markus Zohner
SIAMO NATI PER CREDERE. L’INTELLIGENZA. IO. MORALE. RELIGIONE.

Seconda puntata della terza stagione del podcast LA CREAZIONE DEL MONDO della Markus Zohner Arts Company.
Con Prof. Giorgio Vallortigara e Markus Zohner

Io esisto. E quest’Io è l’unica cosa che percepisco, è l’unica cosa che sono, è l’unica cosa che ho. È dunque importante. È la cosa più importante. È così importante che dev’essere voluta. Quest’enormità che è il mio Io, che è la mia anima, che è la mia bellezza non può essere un caso. Deve essere voluta da un contesto molto più ampio, da una causa superiore, da un contesto che corrisponde alla grandiosità con la quale percepisco me stesso e, attraverso me stesso, il mondo intero. Non sono morale, etica, compassione le più nobili qualità dell’Uomo? Gli scimpanzé A e B lottano tra loro. C osserva. A sconfigge B. C abbraccia B.

Nel mondo esistono due categorie di persone: chi pensa che i misteri possano essere risolti e chi apprezza il mistero in quanto tale perché vuole che esista. Per rispondere alle sue domande sull'intelligenza, l'esperienza e Umwelt, in questo secondo podcast l'ospite è uno di quelli che appartiene alla prima categoria, il Prof. Giorgio Vallortigara.??

E tu, a quale categoria di persone appartieni? Dopo aver ascoltato questo podcast, potrai dire di saperlo con certezza.?
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COSA TI MUOVE? IL CERVELLO UMANO. CON IL PROF. DR. MED. DR. PHIL. ALAIN KAELIN, E MARKUS ZOHNER
Con il Prof. Dr. med. Dr. phil. Alain Kaelin, Neurologo, Direttore medico e scientifico del Neurocentro della Svizzera Italiana, Istituto di Neuroscienze Cliniche della Svizzera Italiana, Ospedale Civico di Lugano, e Markus Zohner.

Sei seduto a un tavolo. Una brocca di acqua e un bicchiere vuoto davanti a te. Ti versi l’acqua. Prendi il bicchiere, bevi, senti l’acqua fresca scendere. Appoggi il bicchiere. Ti alzi, cammini verso la porta. Apri la porta, esci, la chiudi dietro di te, la chiudi a chiave, e scendi le scale.

Chi sei? Chi è questa persona? Come fa quel corpo di ossa, muscoli, pelle e liquidi ad essere mosso, a muoversi? Come funziona il coordinamento tra visione, percezione, tatto con la contrazione di muscoli, per creare azione e movimento nello spazio, per afferrare e spostarsi?

Come fa il cervello, da migliaia di impulsi, coordinando e controllando migliaia di muscoli in un equilibrio labile, a creare un’azione concreta, che la fa sembrare conscia?
Il trailer: LA CREAZIONE DEL MONDO | Io. La generazione dell'anima umana. [11:30]
Testo di Markus Zohner
Con le voci di Patrizia Barbuiani e Luca Massaroli

La trilogia radiofonica „La Creazione del Mondo“ è iniziata nel 2015 con la prima stagione „Dal Big Bang al pensiero umano“, seguita dalla seconda „L’evoluzione dell’uomo – Dai primi passi sulla Terra alla conquista dello spazio“ e la terza: „Io. La generazione dell’anima umana“.

Tre stagioni, ognuna di sette incontri. Oltre 30 ore di trasmissioni radiofoniche. 1500 persone hanno assistito agli incontri e finora oltre 20’000 persone hanno ascoltato le prime due stagioni del nostro podcast.

Ringraziamo di cuore gli scienziati che hanno accettato i nostri inviti e che sono venuti, anche da lontano, a Lugano per parlare con me sui loro studi scientifici e sulle loro ricerche. Ringraziamo la città di Lugano, specialmente Dr. Claudio Chiapparino, per l‘ospitalità durante il Longlake festival, ringraziamo la Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura per il gentile sostegno, ringraziamo i collaboratori, il pubblico e, naturalmente, ringraziamo te, fedele ascoltatore.

La serie „La creazione del mondo“ è stata pubblicata gratuitamente con Radio Petruska nel podcast della Markus Zohner Arts Company.
La puoi ascoltare su iTunes, e su qualsiasi altro podcatcher come Spreaker, Overcast, Himalaya, Podcast Addict, Pocket Casts, Apple podcasts, o simili.

Se vuoi sostenere questo nostro lavoro, Vieni a PATREON! https:/ / patreon.com/ zohnerarts

Dettagli sul nostro sito https:/ / zohner.com.
IL CANTO DEGLI ANTENATI: Intervista a Patrizia Barbuiani da Markus Zohner, con Luca Domas
Patrizia Barbuiani pubblica il suo ultimo romanzo „Il canto degli antenati” con le Edizioni Ulivo.
In questo incontro la scrittrice Patrizia Barbuiani dialoga con Markus Zohner sulla nascita del romanzo, sulle tematiche affrontate, sulla scrittura, sui moventi che l’hanno spinta a realizzare quest’opera, una saga familiare che abbraccia un secolo di storia.

Voci narranti: Patrizia Barbuiani e Luca Domas.

Questo podcast è stato prodotto da RADIO PETRUSKA in Ticino / Svizzera. Per scoprire le nostre produzioni radiofoniche e per abbonnarti ai nostri podcast, vai a http://radiopetruska.com.
SPUREN DER LIEBE – Christine Zohner | Markus Zohner 2019
Christine Zohner spricht mit Markus über die Arbeit an ihrem Buch "Christine Zohner, Painter", über ihre Herkunft, die Traumen der Kriegsjahre, Kindheit und Jugend in Deutschland.
Aufnahmen am 25. und 26. Mai 2019, Lugano

"Im Jahr 2019 habe ich, in Zusammenarbeit mit meiner Mutter Christine Zohner, ihr künstlerisches Gesamtwerk registriert, fotografiert und archiviert. In mehrjähriger Arbeit wurden über fünfhundert Malereien vermessen, eingeordnet, katalogisiert und vor allem fotografiert. Die Photos wurden von einem Photolitographen farbkorrigiert, sodass nun farbgetreue Aufnahmen all' ihrer Bilder existieren.

Mit diesen Bildern haben wir ein Buch produziert, das die Gemälde in neue Zusammenhänge stellt - anders gesagt: Die wichtigsten Bilder wurden in grosse Serien zusammengestellt, die weder einer Chronologie in ihrer Kreation folgen, noch nach anderen äusseren Kriterien wie Grösse, Technik o.ä. zusammengestellt wurden. Es wurde nach inneren Geschichten, nach seelischen Entwicklungen, nach Dramaturgien gesucht.

Im Anhang erscheint das chronologisch geordnete Gesamtverzeichnis ihrer Bilder.

Lange haben wir versucht zu verstehen, welche Art von Texten die Bilder begleiten könnte. Im Arbeitsprozess haben wir schliesslich gemerkt, dass es, je weiter die Zusammenstellung der Bilder fortschritt, immer unmöglicher wurde, diese auf welche Art auch immer zu kommentieren, schliesslich, dass jedes Wort zu viel wäre, dass hier Worte weder den Inhalten, noch der Kraft der Bilder gerecht werden könnte.

In Zusammenarbeit mit dem Grafiker Edy Ceppi ist am Ende ein Buch ganz ohne Worte entstanden - dafür mit Sequenzen von Bildern, die eine Wucht entwickeln, die man sich grösser kaum wünschen kann, und von einer Intensität, die in ihrer Konzentration ein magisches Leuchten entwickelt.

In dieser Aufnahme spreche ich mit meiner Mutter über die Arbeit an ihrem Buch "Christine Zohner, Painter", über ihre Herkunft, die Traumen der Kriegsjahre, Kindheit und Jugend in Deutschland.
Die Gespräche wurden am 25. und 26. Mai 2019 im Studio RADIO PETRUSKA in Lugano aufgenommen."

Markus Zohner, 3. Oktober 2019

Anfragen zum Buch oder Bestellungen bitte an supernova@zohner.com.
Presentazione del Libro IL CANTO DEGLI ANTENATI a Lugano, 13 aprile 2019
PRESENTAZIONE SABATO 13 APRILE, ORE 17.30
VILLA SAROLI, viale Stefano Franscini 9, 6900 Lugano
https:/ / markus-zohner-arts-company.sellfy.store
Sono intervenuti:
L’On. Roberto Badaracco, titolare dicastero Cultura, Sport, Eventi di Lugano
Alda Bernasconi Editrice, Edizioni Ulivo, Daniele Bernardi, attore, Patrizia Barbuiani, autrice e attrice

Il romanzo „Il canto degli antenati“ è formato da due piani di scrittura, suddivisi, che si intercalano in modo progressivo. Un primo piano evolve con un testo redatto sotto forma di diario, composto dal protagonista della storia, che ripercorre la sua vita a ritroso. Un secondo piano redatto sotto forma di romanzo descrittivo situa la storia cronologica della famiglia del protagonista, una famiglia del sud Italia, emigrata per sopperire alla fame e per cercare lavoro in Svizzera e sulle sue vicissitudini per ambientarsi nel nuovo paese.

Lo sviluppo si articola con due tempi contrapposti, la vita dell’uomo che va dalla morte alla nascita e quella della famiglia che si sviluppa dalla nascita alla morte. In questi due sistemi il lettore inquadra a poco a poco un tempo che sta sopra al sistema, come due ingranaggi che girano in due direzioni differenti e nello stesso tempo, incastrandosi, permettono all’orologio di funzionare e battere i secondi in maniera ottimale. Si scopre così pian piano il punto in comune delle due visioni, quello personale del protagonista narrato in prima persona e quello degli eventi vissuto dai suoi familiari e riletto nella loro ottica.

Sullo sfondo della storia personale la „storia“, che funge da cornice, che si dipana dall’inizio del secolo scorso per arrivare ai nostri giorni.

Il protagonista Settimo, un vecchio e famoso cantante d’opera malato e ridotto su una sedia a rotelle si è rifugiato in un prestigioso Kurhaus in Svizzera. La sua vita è ormai allo stremo e la malattia lo ha incattivito. Non vuole rassegnarsi ad accettare la morte. E‘ ritornato alla valle della sua fanciullezza, alla montagna che sovrasta il villaggio, alla gente da cui è fuggito. Durante le cure si accorge che le acque gli stanno ridando le forze, che il trattamento non solo favorisce la guarigione dalla malattia, ma lo porta a poco a poco a ringiovanire. L’aver bevuto a quella fonte primordiale gli permette di rivivere il passato ormai seppellito, di ridimensionare il suo futuro, di ritrovare la speranza, ma soprattutto gli permette di riacquistare quel suo strumento magico ormai perduto, la sua voce.

Dal Sud Italia, a cavallo fra due secoli, Camilla decide di sfidare la sua terra e le sue ancestrali paure e di tentare il viaggio della fortuna, il viaggio che darà la svolta a una vita di stenti e di dolori. Abbandona con i suoi figli il paese natio e si inoltra verso il nord, verso la terra promessa, per costruire un futuro diverso per sé stessa e per i suoi figli. Si dipanano le sue vicissitudini e quelle degli altri protagonisti, si risale alla nascita dell’ultimo figlio che diventerà un cantante d’opera famoso in tutto il mondo. Un grande affresco di figure che lottano per crearsi uno spazio vitale, una ragione di esistere, un barlume di felicità.
http://zohner.com/ canto
DEAD END VICOLO CIECO SPOON RIVER: Audio Trailer, interviste compagnia TeatroX
RADIO PETRUSKA presenta:
La compagnia TeatroX racconta del lavoro, della messinscena, deila nascita dello spettacolo.
DEAD END VICOLO CIECO | SPOON RIVER di Patrizia Barbuiani
Dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters
Informazioni: http://www.barbuiani.com/ 1673-2/



testi
Edgar Lee Masters, Patrizia Barbuiani
musica: Gabriele Marangoni

concetto e regia
Patrizia Barbuiani

interpreti
danzatrice: Donia Sbika
danzatore: Hannes Langanky
soprano : Laura Stella
basso : Alfonso d’Angelo
voce sonora: Patrizia Barbuiani

composizione vocale/ strumentale, fisarmonica digitale
Gabriele Marangoni

in coproduzione con Secret Theater Ensemble

LA PERFORMANCE
L‘Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) è una raccolta di poesie che il poeta statunitense Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St.Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un immaginario paesino del Midwest statunitense. Il tono degli epitaffi è sempre „narrativo“, mai „declamatorio“ e la voce dei protagonisti è sfumata, priva di un vero rimpianto per il passato che non c’è più.
La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River.
La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee Masters, infatti, è che essendo per la maggior parte morti non hanno più niente da perdere e quindi possono „raccontare“ la loro vita in assoluta sincerità.

Storie intrecciate, tragiche, ironiche, vite spezzate, vite felici fanno da sfondo a questa poetica illuminante.
La migrazione nello spazio. Con il Prof. Andrea Sommariva e Markus Zohner.
Superare l’ultima frontiera.
http://radiopetruska.com/ discography/ la-migrazione-nello-spazio-i-prossimi-passi-verso-lesplorazione-e-la-colonizzazione-delluniverso-con-il-prof-andrea-sommariva-consulente-internazionale-e-membro-dellacca/
L’uomo dovrà lasciare la Terra? Riuscirà a colonizzare lo spazio? Quali sono le possibilità, quali sono le sfide per poter popolare altri pianeti? Saremmo limitati al nostro sistema solare, o ci sarà la possibilità di intraprendere viaggi interstellari?
Domande ad uno scienziato che esegue calcoli e progettazioni per esplorazioni nello spazio.

Prof. Andrea Sommariva

Andrea Sommariva è un economista internazionale, specializzato in: finanza internazionale, politica monetaria internazionale, mercati del petrolio e delle materie prime, energia rinnovabile, e sviluppo dell’economia spazio. Si è laureato in economia presso l’Università Bocconi di Milano, ed ha studiato presso l’Università di Lovanio in Belgio e l’Università dell’Indiana negli Stati Uniti. In passato, ha ricoperto il ruolo di economista presso il Fondo Monetario Internazionale, di Consigliere Economico del Ministro del Bilancio a Roma, di Chief Economist presso la Montedison, e di Senior Financial Advisor presso la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo. Ha lavorato in ambiente accademico come professore associato presso l’Università LUIIS di Roma, l’Università Cattolica di Milano, il China-Europe Management Institute di Pechino, e la SDA-Bocconi di Milano. Attualmente è membro del gruppo di studio “Space Mineral Resources – Challanges and Opportunities” dell’Accademia Internazionale di Astronautica.

E‘ autore di numerose pubblicazioni su riviste economiche internazionali, e di alcuni libri: German Macroeconomic History, 1880–1979: A Study of the Effects of Economic Policy on Inflation, Currency, Depreciation and Growth (St. Martin’s Press, 1987), The ECU market (Lexington Books, 1987), A Scenario for Interstellar Exploration and Its Financing (Springer Briefs in Space Development, 2013 with Prof. Bignami),  Oro dagli Asteroidi ed Asparagi da Marte: Realtà e Miti dell’Esplorazione dello Spazio (Modadori Università, 2015 con il Prof. Bignami); and The future of Human Space Exploration (MacMillan Palgrave, June 2016 con il Prof. Bignami). Ha scritto numerosi articoli sulle politiche monetarie e bancarie. Recentemente ha scritto due articoli sull’esplorazione dello spazio e sull’economia dello spazio: Motivations behind Interstellar Exploration and Colonization, (Astropolitics, March 2014), and Rationale and strategies for astroids exploration and mining (Astropolitics, March 2015).

Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto.

Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
MESOPOTAMIA: LA NASCITA DELLA NOSTRA CIVILTÀ. Con Frances Pinnock e Markus Zohner
Mesopotamia. L’uomo scopre e inventa l’agricoltura. Diventa sedentario. Fonde le prime città. Deve tener conto dei suoi possedimenti, inventa i numeri, la contabilità, la matematica, la scrittura. Nasce la nostra civiltà.
http://radiopetruska.com/ discography/ mesopotamia-la-nascita-della-nostra-civilta-con-frances-pinnock-prof-associato-di-archeologia-e-storia-dellarte-del-vicino-oriente-antico-presso-luniversita-di-roma-la-sapienza-e/ ?v=1ee0bf89c5d1
Un incontro con Frances Pinnock, una delle scienziate più importanti nel campo delle scoperte nella zona di quello che cinquemila anni fa è stata la Mesopotamia. Gli scavi ad Ebla portarono alla luce gli Archivi di Stato del 2300 a.C., con migliaia di tavolette cuneiformi, intere e frammentarie, la cui scoperta ha stupito il mondo scientifico internazionale e ha fortemente colpito l’opinione pubblica mondiale.

Prof.ssa Frances Pinnock
Posizione attuale: Professore Associato di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente antico, Sapienza Università di Roma
Allieva di Paolo Matthiae collabora con lui nella Missione Archeologica Italiana a Ebla dal 1970 e diventa co-direttore della Missione nel 2010. Partecipa a tutte le campagne di scavo a Ebla dal 1971 e partecipa anche ad altri scavi, sempre in Siria, a Tell Tuqan, Tell Afis e Tell Fray, quest’ultimo nella valle dell’Eufrate.
Ha organizzato diverse mostre: nel 1985 “Da Ebla a Damasco” al Palazzo dei Conservatori in Campidoglio a Roma; nel 1995 “Ebla. Alle origini della civiltà urbana” a Palazzo Venezia a Roma e al Castello di Miramare a Trieste; nel 2014 “Siria. Splendore e dramma” Palazzo Venezia a Roma.
Dal 2016 è Segretario Generale nel Comitato Scientifico dell’International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East.
È direttrice della rivista scientifica “Contributi e Materiali di Archeologia Orientale”.
È autrice di 6 monografie scientifiche e di oltre 90 contributi in riviste scientifiche di settore italiane e internazionali.
Maggiori campi di interesse scientifico: Mesopotamia, soprattutto nel III millennio a.C.; Siria; immagine del potere nel Vicino Oriente antico; figure femminili in Mesopotamia e Siria.
Recentemente, a seguito della gravissima crisi che ha colpito la Siria, si sta occupando, nell’ambito delle attività UNESCO, del problema degli scavi clandestini, del traffico di antichità e, in generale, della salvaguardia e del recupero del patrimonio culturale.

Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto.

Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
tenue – radiodramma tattile. Associazione Fosca. Registrazione RADIO PETRUSKA
Siamo felici di presentare il radiodramma TèNUE, creato dall’Associazione Fosca e recitato da tre attrici non vedenti.
http://radiopetruska.com/ discography/ tenue-radiodramma-tattile/
Abbiamo visto la versione teatrale di questo radiodramma sul palcoscenico del Teatro Foce di Lugano, dove è stato presentato durante ORME, Festival di arti integrate della Svizzera italiana, e siamo rimasti impressionati da questa forma di radio - arte, da questa forma di teatro, dalle parole che nascono da una lettura invisibile sotto la punta delle dita delle tre attrici che vedono oltre il visivo.

Tre attrici non vedenti, tre attrici che tastano, immaginano, evocano la parola, e ri-danno la vista al pubblico, all’ascoltatore.

Una serata magica in teatro, ma anche uno spettacolo radiofonico unico.

RADIO PETRUSKA ha registrato la rappresentazione di Tènue del 4 giugno 2017 a Lugano ed è felice di presentarti questo pezzo radiofonico teatrale unico.

Dopo lo spettacolo, Emanuel Rosenberg, direttore artistico del festival Orme, Markus Zohner hanno incontrato l’autrice del testo Elisa Biagini e la curatrice dello spettacolo Cristina Abati - alla fine del radiodramma puoi ascoltare le interviste.

C’è anche stata una discussione con il pubblico - la trovi sempre nell’App, o qui sul sito Radiopetruska.com - così come tutte le nostre trasmissioni.
CIVILTÀ, MIGRAZIONI, GUERRE. Con il Dr. Gastone Breccia, e Markus Zohner
Civiltà, migrazioni, guerre. Un viaggio nel lato oscuro della storia umana. Con il Dr. Gastone Breccia, ricercatore di civiltà bizantina e esperto di teoria militare presso l’Università degli Studi di Pavia, e Markus Zohner.
http://radiopetruska.com/ discography/ civilta-migrazioni-guerre-un-viaggio-nel-lato-oscuro-della-storia-umana-con-il-dr-gastone-breccia-ricercatore-di-civilta-bizantina-e-esperto-di-teoria-militare-presso-luniversita-degli/

Nelle vicende umane non esiste un punto d’equilibrio. Né in quelle individuali né in quelle delle comunità, grandi o piccole che siano, dalla singola famiglia al grande impero. Una società efficiente, ricca di energie vitali, è in espansione demografica ed economica: ha bisogno di maggiori risorse per soddisfare la propria crescente popolazione, e queste maggiori risorse creano a loro volta i presupposti per un ulteriore arricchimento. Quasi inevitabilmente la volontà di acquisirle finisce per creare una situazione di conflitto con altri gruppi umani. Anche qui la scala può variare, dalla famiglia, dalla tribù all’impero.

Non c’è alternativa, nelle vicende storiche, al movimento: o ci si espande o ci si contrae. L’espansione raggiunge un limite «fisiologico», dovuto all’esaurimento della spinta interna, si può creare per un periodo più o meno lungo una situazione di stasi apparente, nella quale le forze dell’organismo che fino a poco tempo prima si espandeva sembrano in grado di difendere i limiti raggiunti e imporre all’esterno un equilibrio vantaggioso: l’Impero Romano del II secolo, la Cina della «Grande Muraglia», l’Occidente attuale…

Ma è solo apparenza. La stasi è sintomo di debolezza; la storia procede, e travolge le difese….

Prof. Gastone Breccia

Nato a Livorno il 19/ 11/ 1962, laureato in lettere classiche a Pisa, dottore di ricerca in Scienze Storiche, dal 1997 è ricercatore di Civiltà Bizantina – prima presso l’Università degli Studi della Basilicata, dall’anno accademico 2001/ 02 presso l’Università degli Studi di Pavia. Come professore aggregato del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona tiene i corsi di Civiltà bizantina, Letteratura bizantina e (dall’a.a. 2016/ 17) Storia militare antica.
Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca in campo storico-militare anche al di fuori dell’ambito della bizantinistica. Esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e Kurdistan (Iraq e Siria, 2015). È membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare (SISM) e collaboratore fisso della rivista Focus Wars.
DALLA PREISTORIA FINO ALL’ATTRAVERSATA DEGLI ARGONAUTI. CON FRANCESCO RUBAT BOREL E MARKUS ZOHNER
“AGLI ESTREMI CONFINI DEL MONDO, DOVE SONO LE PORTE E LE SEDI DELLA NOTTE”. FOCUS SUL TICINO: DALLA PREISTORIA, FINO ALL’ATTRAVERSATA DEGLI ARGONAUTI ALLA RICERCA DEL VELLO D’ORO. CON IL DR. FRANCESCO RUBAT BOREL, ARCHEOLOGO PRE-PROTOSTORICO E DIRETTORE DEL MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO “LUIGI PIGORINI” DI ROMA E MARKUS ZOHNER

http://radiopetruska.com/ discography/ agli-estremi-confini-del-mondo-dove-sono-le-porte-e-le-sedi-della-notte-focus-sul-ticino-dalla-preistoria-fino-allattraversata-degli-argonauti-alla-ricerca-del-vello-d/ ?v=1ee0bf89c5d1

Quali sono le prime tracce dell’uomo nelle Alpi occidentali? Quando è arrivato nel territorio insubre? Quali erano le prime popolazioni che si sono insediate in Ticino? Da dove sono arrivate? Un’esplorazione con uno dei più grandi specialisti di archeologia delle Alpi occidentali, dalle prime tracce dell’Uomo nell’Insubria, fino all’attraversata del Ticino da parte degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro.

“Di là gli Argonauti entrarono nel profondo corso del Rodano che si getta nel- l’Eridano … Questo fiume nasce agli estremi confini del mondo, dove sono le porte e le sedi della Notte, e di là si riversa da un lato alle coste dell’Oceano [il Reno], da un altro nel mare Ionio [il Po], da un altro ancora nel mare Sardo [il Rodano] … avanzarono nei laghi tempestosi, che si stendono all’infinito per le terre dei Celti [i laghi lombardi e svizzeri] … uno dei bracci portava in un golfo d’Oceano, e senza saperlo stavano per entrarvi … Ma Era, scesa dal cielo, gridò dalla rupe Ercinia [le cascate di Sciaffusa?] … Per ordine della dea tornarono indietro … Dopo un lungo cammino giunsero alla rive del mare, passando incolumi per volere di Era in mezzo ai mille popoli dei Celti e dei Liguri…”

Le Argonautiche di Apollonio Rodio (inizio III sec. a.C.)

(Apollonio Rodio, IV.627-647 passim, trad. G. Paduano, Milano 1986).
LA COESISTENZA DI DIVERSE SPECIE UMANE SULLA TERRA. CON AIXA ANDREETTA E MARKUS ZOHNER
LA COESISTENZA DI DIVERSE SPECIE UMANE SULLA TERRA. INCONTRO E CONFRONTO TRA HOMO SAPIENS E HOMO DI NEANDERTAL IN EUROPA. CON AIXA ANDREETTA, DR.SSA IN ARCHEOLOGIA ALL’UNIVERSITÀ DI BERNA, E MARKUS ZOHNER.
Per centinaia di migliaia di anni, sulla Terra sono coesistite diverse specie umane. Dall‘Homo forensis all‘Homo Neandertalensis fino all‘Homo Sapiens Sapiens. Diverse forme di uomini e ominidi si sono condivisi il pianeta.
http://radiopetruska.com/ discography/ la-coesistenza-di-diverse-specie-umane-sulla-terra-incontro-e-confronto-tra-homo-sapiens-e-homo-di-neandertal-in-europa-con-aixa-andreetta-dr-ssa-in-archeologia-alluniversita-di-berna-e-m/ ?v=1ee0bf89c5d1

In cosa si diversificavano e assomigliavano le diverse specie umane? Come si sono incontrate le diverse specie? Si sono mischiati i genomi? Noi abbiamo elementi genetici di altre specie oltre a quelli dell‘Homo Sapiens?
Perché l‘Homo Sapiens è sopravvissuto?

Un incontro che focalizzerà anche sullo sviluppo dell’uomo in Europa, con uno sguardo sull’incontro e confronto tra Homo Sapiens e Homo di Neandertal.

Dr.ssa Aixa Andreetta
Archeologa mesolcinese, con la passione della cultura in senso ampio. Dopo essersi laureata in archeologia preistorica e etnografia presso l’Università di Neuchâtel, continua la sua formazione con una specializzazione in antropologia fisica a Ginevra. Durante la sua formazione ha avuto modo di partecipare a vari scavi sia in Svizzera che all’estero (Francia, Italia, Bulgaria, Sudan, Mongolia) ed è poi rientrata nella sua valle d’origine, dove ha lavorato come responsabile di settore sul cantiere archeologico di Roveredo, correlato ai lavori della circonvallazione dell’A13, tra il 2007 e il 2008.

Dal 2010 al 2014 è stata responsabile del progetto internazionale di valorizzazione e conservazione dei siti preistorici palafitticoli dell’Arco alpino, iscritti sulla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e collabora con vari musei, tramite mandati puntali per promuovere progetti di mediazione culturale.
È stata presidente per quattro anni della Pro Grigioni Italiano, sezione Moesano, organizzando eventi per adulti e bambini, appassionati e specialisti, favorendo lo scambio tra le organizzazioni attive nella regione e promuovendo l’identità grigionialiana.

Parallelamente, dal 2011 intraprende un progetto di dottorato, presso l’Università di Berna sul materiale osteologico medievale a sud delle Alpi Svizzere (Ticino e Mesolcina), che sta portando a termine. Dal 2013 ha ricevuto il sostegno da parte del Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica.

Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto.
Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.

La speranza di illuminare, con queste nostre minuscole torce di pensiero e fantasia, l’infinità di quello che c’è stato, dei fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro. A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere.

Non ci sono spiegazioni facili. Non c’è soluzione. C’è una marea di pensieri da essere pensati, c’è una storia grandiosa da essere scoperta: LA CREAZIONE DEL MONDO.

Attraverso questi incontri, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.
NON RADICI MA GAMBE: LA STORIA EVOLUTIVA UMANA. CON IL DR. FABIO DI VINCENZO E MARKUS ZOHNER
Con i suoi primi passi su due gambe, con gli occhi alzati e con lo sguardo verso l’orizzonte, l’uomo ha iniziato a migrare e a conquistare la Terra.
http://radiopetruska.com/ discography/ non-radici-ma-gambe-le-prime-migrazioni-la-storia-evolutiva-umana-dalle-origini-africane-alla-diffusione-planetaria-con-il-dr-fabio-di-vincenzo-ricercatore-e-paleoantropologo-al-museo-di-antropol/ ?v=1ee0bf89c5d1
Come nasce la necessità di partire e lasciare la „culla dell’umanità“, l’Africa? Perché e come sono avvenute le prime migrazioni? Come ha fatto l’uomo a diffondersi su tutta la Terra, come ha fatto superare laghi e monti? Come ha fatto ad adattarsi alle diverse zone climatiche?

In questo secondo podcast si viaggia! Si comincia dall’Africa per poi spostarci verso Asia e Europa. Il Dr. fabio Di vincenzo, ricercatore e paleoantropologo all’università di Roma La Sapienza, ci racconta come sono avvenuti gli spostamenti dei primi ominidi sulla Terra, dell’Homo di Neandertal e dell’Homo Sapiens.

Tutto ha inizio 6 milioni di anni fa, quando i nostri antenati diventano bipedi e assumono la postura eretta. In questo periodo l’ambiente cambia, le foreste sono più diradate, gli alberi si allontanano e gli ominidi cominciano a camminare e a viaggiare seguendo i cambiamenti della natura circostante e gli spostamenti degli animali. Gli ominidi e le specie successive partono in gruppi e lasciano l’Africa, vivono la vita coordinandosi e collaborando con gli altri, trovando modi per sfruttare la natura e per poter sopravvivere. L’uscita dall’Africa è qualcosa che si ripete nel tempo e che succede per diverse specie.

Il Dr. Di Vincenzo, insieme a Markus Zohner, ci conducono in un mondo in cui dover lasciare il proprio luogo di appartenenza diventa necessario. Cosa porta l’uomo a diventare un essere migratorio? Per scoprire l’inizio di questo viaggio lungo 6 milioni di anni, schiaccia play!

Dr. Fabio Di Vincenzo

Paleoantropologo (assegnista di ricerca presso il Dipartmento di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma e collaboratore del Museo di Antropologia „G. Sergi“ della Sapienza).

Sono ricercatore e paleoantropologo presso il Museo di Antropologia „Giuseppe Sergi“ e il Laboratorio di Paleoantropologia dell’università di Roma La Sapienza. Mi occupo di evoluzione umana con particolare riferimento alla lunga storia naturale dei Neanderthal e dei loro antenati europei. Congiuntamente alla pubblicazione di articoli a carattere scientifico svolgo attività didattica e divulgativa per la diffusione delle conoscenze sulla nostra storia più antica collaborando con riviste di prestigio e ampia diffusione come Le Scienze e quotidiani come il Corriere della Sera e il Corriere del Ticino.
Attraverso l’uso di tecnologie digitali di diagnostica per immagini tridimensionali e con il supporto di specifici software mi è possibile studiare, quantificare e comparare nel dettaglio la morfologia scheletrica delle diverse forme umane fossili che si sono succedute nel tempo profondo della nostra più antica evoluzione per trarne informazioni utili alla ricostruzione della storia, degli adattamenti e anche dei comportamenti di chi ci ha preceduto e da cui noi tutti deriviamo. Preliminare a questo lavoro di laboratorio si inserisce l’attività di ricerca sul campo volta al rinvenimento di quei frammenti di memoria biologica di cui anche l’Europa è ricca. Da anni ho concentrato quindi la mia attività di ricerca nella valorizzazione di reperti di grande interesse scientifico come l’uomo di Ceprano e l’uomo di Altamura.
L'EVOLUZIONE DELL'UOMO. Lo svilluppo del cervello. Con il Dr. Stefano Peduzzi e Markus Zohner.
LA CREAZIONE DEL MONDO – L’EVOLUZIONE DELL’UOMO DAI PRIMI PASSI SULLA TERRA ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO

ERIGERSI. ALZARE LO SGUARDO. I PRIMI PASSI DELL’UOMO SULLA TERRA. CON IL DR. STEFANO PEDUZZI, SPECIALIZZATO IN BIOCHIMICA E NEUROBIOLOGIA PRESSO IL POLITECNICO FEDERALE DI ZURIGO E MARKUS ZOHNER.

Quando e perché l’uomo si è eretto e che effetto ha fatto lo sguardo rialzato sullo sviluppo del cervello? Cosa differenzia l’umano dal resto delle specie?
Il pensiero cos’è? Dove, nel cervello è nata la coscienza?
Il pensiero produce il linguaggio o è il linguaggio a dare forma al pensiero?

Dr. Stefano Peduzzi

Stefano Peduzzi è mesolcinese e prima di trasferirsi a Coira, dove vive attualmente, ha trascorso un periodo di dieci anni a Zurigo. Nella città sulla Limmat ha conseguito i suoi diplomi al Politecnico Federale (ETHZ). A conclusione del Bachelor in biochimica ha collaborato allo sviluppo di un modello animale per la schizofrenia presso l’istituto di ricerca comportamentale di Schwarzenbach. Ha continuato in seguito il percorso formativo nell’ambito delle neuroscienze conseguendo un Master in neurobiologia. La formazione al Politecnico gli permette di avvicinarsi ad un campo di ricerca complesso quale il cervello umano e spinto dal fatto che su di esso si sa ancora così poco, decide di lavorare come ricercatore presso l’istituto di ricerca sul cervello del Politecnico e Università di Zurigo nel dipartimento di neuromorfologia. Durante questi anni ha collaborato con il direttore dell’istituto di ricerca del cervello, il Prof. Martin Schwab, noto per aver scoperto i fattori d’inibizione responsabili per la mancata rigenerazione del nostro sistema nervoso centrale.

Stefano Peduzzi si specializza nel campo della rigenerazione neuronale e al centro delle sue ricerche ci sono concetti che oggigiorno hanno notevole rilevanza scientifica come la plasticità del sistema nervoso. Lavorando prevalentemente su modelli animali, pubblica ricerche che mostrano la capacità di riorganizzazione funzionale del cervello dopo un infortunio del midollo spinale. Assieme ai suoi colleghi provenienti da varie parti del mondo consolida scientificamente il fatto che il cervello e il midollo spinale hanno una straordinaria capacità di riadattamento cellulare e sinaptico anche dopo eventi fisiologicamente drammatici come traumi o infortuni.
Mille domande a grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto.

Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire. Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.

La speranza di illuminare, con queste nostre minuscole torce di pensiero e fantasia, l’infinità di quello che c’è stato, dei fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro. A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere.

Attraverso questi incontri, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Quali sono le ragioni e gli scopi della nostra esistenza su questo pianeta? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.

I sette incontri di Markus Zohner sono stati registrati radiofonicamente e sono disponibili sull’App RADIO PETRUSKA da maggio 2017.
SE LA MONTAGNA NON VA A MAOMETTO… MARKUS ZOHNER INCONTRA ROMOLO NOTTARIS, ALPINISTA.
La necessità di partire. Di vedere, di capire, di respirare. La ricerca dei limiti del mondo. Che sono i nostri limiti.

http://radiopetruska.com/ discography/ se-la-montagna-non-va-a-maometto-markus-zohner-incontra-romolo-nottaris-alpinista/ ?v=1ee0bf89c5d1

La conquista. La perdita.

Paiono ferme eppur si muovono.
Delimitano per essere superate.
Oltre un limite un altro limite.
Cosa c’è oltre la vetta?
È vero che il segreto degli Dei viene sussurrato in cima alle montagna?
Esiste l’uomo delle nevi?
Dal Ticino all’Himalaya e al resto del mondo creando un nuovo approccio di viaggio, di sfida sportiva, di stile di vita.
Un nomade in continuo cammino nelle zone più disparate del continente, laddove vi sono montagne da esplorare e vivificare.

La partenza. L’ignoto. La scoperta del mondo. La libertà. Cercare per trovare per cercare per trovare per cercare per cercare.

Da bambino, a scuola, si perdeva a guardare i Denti della Vecchia oltre la finestra della sua classe. E una volta realizzato il sogno di quella scalata non ha più smesso di sognare, vetta dopo vetta, dal Ticino all’Himalaya e al resto del mondo.

Romolo ha sempre scalato per la pura gioia dell’esperienza, senza il fine di raggiungere un certo risultato. A cosa servirebbe dire di aver scalato tutti i quattordici 8.000 metri? La bellezza sta nell’essere liberi in mezzo alla natura, nel godere una vita in piena libertà. Fino all’eccesso, fino alla possibile distruzione. Già, perché scalare significa anche percepire la morte come non improbabile compagna di viaggio. Ma Romolo, che è stato anche giocatore di poker professionista, sa bene cosa vuol dire rischiare. E il mondo gli ha insegnato che la fine potrebbe arrivare, oltre che in un crepaccio, anche in un letto d’ospedale, con la bufera che ti infuria dentro.

E allora via… La partenza, l’ignoto, la scoperta, la libertà. La necessità di andare, di vedere, di capire, di respirare. La ricerca dei limiti del mondo, che sono i nostri limiti. Per un alpinista come Romolo la Creazione è il sogno di dipingere con la mente la via, ancora prima di salire: „se poi riesci a farla, è come fare un ‚opera d’arte“.

Un podcast che dà voce a un uomo e alla sua passione. E che racconta il viaggio di una vita fatta di mille viaggi.

Romolo Nottaris

Romolo Nottaris è forse il più celebre alpinista ticinese e di sicuro uno dei più importanti del mondo.
Alpinista – cineasta di lunga esperienza con al suo attivo svariato documentari che raccontano delle sue spedizioni in tutto il mondo.
Nel suo curriculum: 70 spedizioni extra europee con due ottomila, la salita al Fith Roy in Patagonia con la traversata integrale dello Jelo Continental Nord, la cima del Vinson in Antartide e Il Monte McKinley in Alaska.

E’ il 3 agosto 1981 quando Romolo Nottaris e Tiziano Zünd raggiungono, primi svizzeri in stile alpino, la sommità del Gasherbrum II, 8035 m nella regione pakistana del Karakorum.
E’ un impresa che lascerà il segno proprio per le caratteristiche dello stile alpino: i due ticinesi diventano così i migliori testimoni di uno stile considerato elegante e puro, reso poi celebre nel mondo da un’altro grande alpinista: Reinhold Messner.
Lo stile alpino prevede una scalata senza alcun ausilio, senza corde fisse, senza portantini e senza ossigeno.
E’ alpinismo allo stato puro. Affascinante e, naturalmente, carico di difficoltà ed imprevisti.
Storie ErotiComiche da "Le mille e una notte" Markus Zohner Arts Company
Patrizia Barbuiani e Markus Zohner parlano sulla loro creazione teatrale Storie erotiComiche da "Le mille e una notte", con la quale hanno girato tutto il mondo.

Per i suoi 30 anni di attività artistica e teatrale e dopo innumerevoli tournée in tutto il mondo, la Markus Zohner Arts Company è felice di presentare il suo classico Storie ErotiComiche da „Le mille e una notte“, con Patrizia Barbuiani e Markus Zohner, nuovamente a Lugano.
http://zohner.com/ show/ storie-eroticomiche-da-le-mille-e-una-notte/
„Le mille e una notte“, in arabo Alf laila waleila, sono una raccolta di più di trecento fra fiabe, novelle, saghe tramandate al principio attraverso l’antica tradizione orale.

Raccontare una storia è una forma pura di teatro che non si avvale di effetti, costumi, scenografie ma esplora il fantastico stimolando l’immaginazione e la fantasia. Attraverso la parola, il gesto, la voce, il movimento e altre tecniche teatrali si crea un mondo immaginario che diventa reale. Sultani, personaggi curiosi, geni, figure eroiche, eunuchi neri, cortigiane appariranno per magia, animeranno e popoleranno le storie attraverso la narrazione ed introdurranno nel mondo fantastico delle mille e una notte.
LA PAROLA – IMMAGINAZIONE TEATRALE. MARKUS ZOHNER INCONTRA JEAN-MARTIN ROY
La parola – immaginazione teatrale.

Markus Zohner incontra Jean-Martin Roy, maestro di creazione teatrale.

„Incontrare Jean-Martin Roy è incontrare uno dei miei maestri più importanti. Il suo insegnameno, in un momento cruciale della mia vita, mi ha aperto le porte al mondo infinitamente ricco della creazione teatrale. Ad un mondo di ricerca, di creazione legata al corpo, al suono, al movimento. E alla parola.
La nascita della parola dal corpo e dalla voce, gli stretti legami fra immaginazione e espressione, le connessioni fra immaginazione, immagine, sentimento, suono e parola.
E la verità, la sua verità, la verità della persona, del personaggio. E la verità dell’attimo.
Che felicità, dopo tanti anni di lavori teatrali in tutto il mondo, re-incontrare Jean-Martin Roy, e immergermi, insieme a lui, in un mondo di pensieri sul teatro, sulla creazione, sulla fantasia, sulla parola, sull’uomo.“

La parola. L’inizio dell’uomo. L’espressione di un pensiero. Di un sentimento. L’astrazione. La bugia. E: il teatro.

RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata.

Se provaste ad immaginarvi un albero, cosa vedreste? L’albero che immagini tu, può essere diverso da quello che immagino io o che immagina tua madre, tuo padre, i tuoi fratelli o qualche tuo amico. Ognuno ha la propria immagine di albero, ha dei ricordi diversi, dei sentimenti diversi legati a quella parola. La cosa che ci accomuna, a questo punto, è la parola.

Nella vita quotidiana usiamo la parola per trasmettere i nostri desideri, necessità e paure. Attraverso essa creiamo un rapporto con più persone. Il problema è che alcune volte non possiamo sapere come una persona recepirà le parole che noi gli diciamo. La parola crea da un lato delle connessioni tra le persone, ma dall’altro l’immagine che una persona si crea interiormente, è diverso dall’immagine che si crea un’altra persona. Ed è proprio la parola, legata alla creazione teatrale, il tema della penultima puntata della serie “La creazione del mondo Arte | Scienza | Vita”. Cos’è la parola? Come nasce nell’uomo? Ce lo spiega Jean-Martin Roy, attore e insegnante all’Accademia Teatro Dimitri di Verscio.

Jean-Martin spiega che la parola apre per ogni persona un mondo diverso, permettendo, quindi, alle persone di fare ognuno cose diverse. Citando Peter Brook nel libro “Das offene Geheimnis” si spiega che le immagini sono dentro ai cervelli; se tutti i mondi fossero presenti nello spazio, ci sarebbe un’esplosione di persone, di idee. Il teatro ha la forza di unire le persone, perché si lasciano immagini che ci permettono di essere in qualche modo unificati. Il teatro, infatti, è il luogo in cui si guarda, in cui si producono delle immagini. La parola diventa immagine, sensazione fisica e quindi anche sentimento.

L’uomo ha la necessità di creare una propria vita e un proprio mondo diversi da quelli degli altri, e lo fa attraverso le proprie esperienze e le immagini che si crea. Il teatro nasce da questa necessità, cioè spiegare e raccontare il mondo affinché sia un punto di riferimento comune a tutti.

Jean-Martin Roy

Formatosi all’École romande d’art dramatique di Losanna, Jean-Martin Roy, dopo aver lavorato in un primo tempo con diverse compagnie della Svizzera romanda, si è dedicato sempre più alla ricerca di un nuovo metodo di training per l’attore che utilizzasse le tecniche dell’improvvisazione legate all’esplorazione dei cammini della creazione teatrale. Da diversi anni applica i risultati di tale ricerca in una particolare forma di insegnamento, proposta soprattutto nel quadro della formazione alla Scuola Teatro Dimitri, da lui diretta per 10 anni. Uno dei suoi centri d’interesse principali è la regia di creazioni teatrali.
MICROSCOPIO SULLA POVERTÀ IN TICINO. MARKUS ZOHNER INCONTRA FRA MARTINO DOTTA, FRATE CAPPUCCINO.
Povertà. In Svizzera. In Ticino. A Lugano.
Povertà.
Come nasce la povertà in un paese dei più ricchi del mondo? Esiste un mondo parallelo in Ticino, una società invisibile, uno strato di poveri? Ci sono persone che fanno la fame? Cosa sono le ragioni per la povertà, e quali possono essere i rimedi?
http://radiopetruska.com/ discography/ microscopio-sulla-poverta-in-ticino-markus-zohner-incontra-fra-martino-dotta-frate-cappuccino/ ?v=796834e7a283
Tavolino apparecchiati! E d’incanto la tavola si imbandì di ogni prelibatezza. Ai tempi dei fratelli Grimm si faceva così, oggi ci pensa un frate cappuccino a sfamare i poveri del Ticino con il suo Tavolino Magico. Fra Martino Dotta ha creato un mondo alimentare e di solidarietà che si è diramato in tutto il Cantone.

Markus Zohner incontra un uomo di fede e di terrena autenticità.

RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata.

Può esistere la povertà in uno dei paesi più ricchi del mondo? In Svizzera la povertà è volutamente nascosta? È possibile possedere solo l’essenziale per vivere? Il nostro non sapersi accontentare è un forma di insicurezza? Che cosa ci spinge a desiderare il materiale più di ogni altra cosa? Fra Martino lo mette subito in chiaro: „Parlare di povertà in Svizzera è quasi irrispettoso… Meglio usare parole come precarietà o fragilità sociale“. Sì, perchè la povertà in Svizzera non può essere certamente paragonata alla povertà in Africa. Fra Martino, però, ci spiega come in un paese super benestante la povertà assuma altre forme introducendo concetti quali: „lavoratori poveri“, „ereditarietà di situazioni difficili“, senso di vergogna, „una vita sul filo“ e una realtà volutamane nascosta.

In Svizzera chi guadagna 2.240 CHF al mese è da considerarsi appena al limite della soglia della povertà… Follia? No, e Fra Martino ci spiega come sempre più persone (circa 50.000) in Svizzera si trovino ad affrontare questo problema, ricorrendo ad aiuti sociali, cantonali e contributi.

Fra Martino ci introduce poi al fulcro del suo agire, il fatidico Tavolino Magico: un aiuto alimentare a persone in difficoltà basato su accordi con la grande distribuzione (eccessi di produzione o date di scadenza prossime). Un confronto aperto ma semplice, che mette in chiaro in maniera limpida quali sono i problemi economici in Svizzera e nel canton Ticino, evidenziando come il possesso, il patrimonio, i beni materiali altro non siano che un miraggio per il raggiungimento della felicità.
L’ORIGINE DEL MONDO IN UN QUADRO. Markus Zohner incontra Nando Snozzi per RADIO PETRUSKA
L’ORIGINE DEL MONDO IN UN QUADRO. MARKUS ZOHNER INCONTRA NANDO SNOZZI, ARTISTA.

Sei sicuro, Nando, che non sei un angelo? Una di queste anime rare che esistono per illuminare, per far piangere, per dare fiducia, per scacciare le paure? Una di queste poche persone, che non sono neanche persone, ma esseri che amano, che amano oltre il personale, oltre il quotidiano, oltre il piccolo mondo intorno, oltre il proprio io e le sue mille riflessioni? Io sì, ne sono sicuro. Sei uno di quei pochi pochissimi esseri fuori da questo mondo… E questa è la forza, o la bellezza, o chiamala come vuoi: non ti fai catturare. Ma dipingi e pensi e parli e scrivi e ridi e non hai paura di niente e di nessuno.

Ti dico LA CREAZIONE DEL MONDO e la prima cosa che mi rispondi è: parliamo allora de „L’origine du monde“ di Gustave Courbet. Olio su tela, 46 cm x 55 cm. CAZZO che bellezza. Vieni a Lugano e discorriamo un po‘. De „L’origine du monde“ e di tutto il resto. Ci saranno quattro o cinque amici.

Come nasce un quadro? Da dove viene l’impulso? Qual è quindi l’origine e, l’origine del mondo? Un incontro per scoprire le necessità della creazione artistica. L’origine del mondo. Ragioni, ricerche, mete.

RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata.

Svegliarsi di colpo da un incubo e tuffarsi dritto in un sogno per non uscirne più. È più o meno così che Nando Snozzi ha vissuto il suo cambiamento di vita: da impiegato d’ufficio a pittore a tempo pieno. Un personaggio che ha trovato tutta la sua passione e la sua creatività nella pittura, forma di espressione e di pensiero a lui più cara. „Dipingere per me è un’urgenza, facendolo capisco di esistere“, basta questa sua affermazione per capire come la pittura abbia influito sulla sua vita e sul suo modo di vederla; Nando utilizza quasi tutto il suo tempo a disposizione per fare ciò che più gli piace e ciò che gli riesce meglio: dipingere, creare.

La creazione del mondo, appunto. Di questo si parla durante l’intervista cosi come di altri temi quali: lo stile di pittura da lui espresso, conscio, inconscio e subconscio, o ancora, i suoi personaggi che come una lunga catena producono un lungo flusso istintivo, ma coordinato e intelligente. Un uomo con qualcosa in più degli altri, un uomo con „un braccio e mezzo“ che ha trovato la forza ed il coraggio di esprimere ciò che sente senza paura di niente e di nessuno, un essere fuori dal mondo, crepuscolare come definito da Markus Zohner o più semplicemente come piace a lui definirsi: un „dinosauro blindato“.

LA CREAZIONE DEL MONDO | ARTE | SCIENZA | VITA
Continuiamo ad incontrare artisti, scienziati e persone della vita culturale, per indagare insieme a loro sulle idee, sulle scoperte e sui fenomeni scientifici e sociali, sulla creazione artistica, sulla vita umana come creazione, in tutte le sue forme ed espressioni, sulla spiritualità, pensieri e utopie. Sulla creazione del mondo: Arte | Scienza | Vita.
Backstage: SAINT-EXUPÉRY – PICCOLO GRANDE PRINCIPE di Patrizia Barbuiani
Ascolta con cuffie! Patrizia Barbuiani, Yun Huang e Markus Zohner parlano della nuova produzione "SAINT-EXUPÉRY – PICCOLO GRANDE PRINCIPE" di Patrizia Barbuiani.
http://www.barbuiani.com/ saint-exupery-piccolo-grande-principe-181920-novembre-teatro-foce/
INTERPRETI: YUN HUANG, PATRIZIA BARBUIANI, MARKUS ZOHNER
TESTO, CREAZIONE E REGIA: PATRIZIA BARBUIANI
PRODUZIONE: TEATROX PATRIZIA BARBUIANI

IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint-Exupéry è l’opera letteraria più tradotta dopo la Bibbia e il Capitale. È stata tradotta in 288 lingue e stampata anche in caratteri arabi e cirillici.
Un testo letterario che ha accompagnato e accompagna intere generazioni di lettori, un testo senza tempo, che parla di amicizia, del senso della vita, dei primi palpiti d’amore, riscritto con sensibilità da Patrizia Barbuiani per essere presentato sul palcoscenico.

Il testo creerà il supporto per far interagire lo scrittore e il suo personaggio, dando vita a un racconto accattivante di questo aviatore, sognatore e perenne bambino, che è riuscito, con la sua sensibilità, a creare un racconto universale, che ha avuto una notorietà internazionale.

Oltre alle vicende del Piccolo Principe verranno incluse tracce biografiche di Saint-Exupéry ed estratti da altre sue opere. Aneddoti della sua vita avventurosa, degli incidenti di volo, della sua vita sentimentale si frammischieranno con la storia del Piccolo Principe, in una sorta di vita parallela fra autore e personaggio, in cui la vita scorre fra realtà e fantasia, sogno e vicissitudini, passato e futuro.

Danza, suono, voce, parola, comicità, poesia, immagini video, per ridare vita e lustro a un’opera conosciuta che verrà ripresentata con nuovi colori, nuova luce, nuova immaginazione.

Interprete d’eccezione l’attrice e ballerina Yun Huang che interpreterà il piccolo principe, dandogli una connotazione orientale, parlando cinese e italiano, muovendosi e danzando con grazia e poesia. Il personaggio del grande aviatore e scrittore Antoine de Saint-Exupéry verrà interpretato dal grande e poliedrico attore Markus Zohner, a sua volta pilota di aerei privati. Ad affiancarli Patrizia Barbuiani con la sua verve comica interpreterà la volpe, il serpente, la rosa e sarà la voce narrante lungo lo spettacolo.

Ulteriori informazioni sul sito di TeatroX Patrizia Barbuiani
UN NUOVO CONTINENTE – UN NUOVO MONDO? Markus Zohner incontra Cristina Castrillo per RADIO PETRUSKA
Un nuovo continente – un nuovo mondo?
Markus Zohner incontra Cristina Castrillo, teatrante.
http://radiopetruska.com/ discography/ un-nuovo-continente-un-nuovo-mondo-markus-zohner-incontra-cristina-castrillo-teatrante/ ?v=796834e7a283

Partire e lasciare tutto, affetti, casa e continente. Cambiare luogo, vita, lavoro. Creare un nuovo mondo da zero, affidarsi alla creatività e all’arte per continuare un discorso interrotto in patria. Dall’Argentina alla Svizzera, il salto è mortale? Oppure vitale? Come ci si mimetizza in un paese così diverso per regole, abitudini, mentalità? Quali le similitudini fra due continenti così distanti? Cosa è stata la prima cosa che ha fatto sorridere? E la prima che ha fatto piangere? L’arte avvicina o allontana? Si diventa un’argentina svizzera o una svizzera argentina? Come penetrare la diffidenza e trasformarla in stupore?

Un incontro sulla fragilità umana e sulla necessità della creazione teatrale.

RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata.

Che cosa rappresenta veramente il teatro? Un confronto di idee tra due teatranti, uno scambio di opinioni e curiosità sul teatro e sulla sua storia in una fredda serata di Gennaio, in un ambiente piccolo e ristretto quale il Teatro Pan di Lugano. Un luogo che presenta molte similitudini con il territorio di Lugano… Quali sono le radici di Cristina Castrillo? Qule l’importanza e l’influenza dell’esilio sia fisico che intellettuale? Registrazione radiofonica dell’incontro tra la fondatrice del Teatro delle Radici di Lugano, e Markus Zohner.

Dal deserto della pampa Argentina fino alle rive del lago di Lugano. Un viaggio lungo, stancante, estremamente devastante ma anche costruttivo e formativo. E‘ questo il lungo viaggio di Cristina Castrillo, fondatrice del Libre Teatro Libre di Cordoba, nonché donna precursore del teatro in Sud America. Un viaggio attraverso le difficoltà incontrate per diffondere la voce del teatro e l’importanza che esso ricopre per la diffusione della cultura in tutto il mondo.

Istinto, morte e sofferenza sembrano essere le parole chiave di questa intervista. Non tutto però è sofferenza; emergono infatti aspetti piacevoli e divertente dalla storia che ci viene raccontata dalla „Guerriera fragile“ Cristina Castrillo; irriverente, tenace e talvolta incomprensibile come da lei stessa ammesso. Una lunga riflessione sull’importanza del teatro come detto, ma anche una discussione sul territorio, su come questo possa influire sulla diffusione della cultura ma, anche su come possa limitarne lo sviluppo; sia esso il regime in Argentina o la diffidenza di un territorio circoscritto come Lugano.

Cristina Castrillo

Oltre quattro decenni dedicati professionalmente al teatro; dalla nascita (negli anni ’70 in Argentina) del Libre Teatro Libre, una delle più note compagnie latino-americane fino alla fondazione (nel 1980 in Svizzera) del Teatro delle Radici.
La multiforme esperienza di questo percorso come attrice, pedagoga, scrittrice e regista, le ha permesso di collaudare, prima su se stessa e poi con numerosi attori, gli aspetti fondamentali del suo approccio al teatro.
Ha creato una trentina di spettacoli e tenuto rappresentazioni e laboratori per attori in 38 paesi che vanno dall’Europa all’America latina, dall’Asia all’Africa, dal Medio oriente all’Australia. Fonda e dirige il Laboratorio Internazionale per la formazione e la ricerca teatrale (1990), appuntamento che annualmente convoca attori di diverse provenienze e culture.
Ha pubblicato “Attore-Autore”, “I Sentieri dell’Acqua”, “Trilogia dell’assenza” e “Voci peregrine” contenenti quasi tutti i testi degli spettacoli creati.
Nel 2014 ha ricevuto il Premio per il Teatro, assegnato dall’Ufficio Federale della Cultura.
Creare un mondo di teatro in Ticino: Markus Zohner Incontra Vania Luraschi 01:02:10
Creare un mondo di teatro in Ticino.
Markus Zohner incontra Vania Luraschi, organizzatrice di teatro.
Nella seconda puntata della serie “La Creazione del Mondo Arte | Scienza | Vita” si parla di teatro. Chi poteva intervistare Markus, se non Vania Luraschi che fa teatro da quando era alle scuole elementari? Vania ci racconta la storia del teatro in Ticino, una storia che appare un po’ buia e triste, finché lei stessa, dopo i suoi viaggi e i suoi studi all’estero, nel 1977 porta a Lugano il primo festival del teatro: “La Giostra del Teatro”.

Creare un festival di teatro in Ticino, quarant’anni fa. Farlo vivere, crescere, sviluppare, creare un mondo, una piattaforma, arare un terreno per far crescere la cultura. Iniziare a portare ospiti da tutto il mondo in un Ticino fermo da millenni, cominciare a far brillare l’arte teatrale internazionale in una città ancora nel buio più profondo.

Quand’è che uno si sveglia alla mattina e decide di creare dal nulla un festival di teatro internazionale? Cosa gli passa per la testa? E come realizza un sogno del genere? Creare un mondo di cultura per avvicinare il pubblico ad altre realtà teatrali, ad altre visioni, ad atri parametri. Educare generazioni ad un’elasticità mentale e ad una apertura verso climi e mondi diversi. Dove si reperiscono gli spettacoli? Come si effettua una scelta? Quali i rischi? Tanta abnegazione, entusiasmo, curiosità hanno permesso a Vania Luraschi di diventare un punto di riferimento della scena teatrale ticinese.

Un incontro per parlare della creazione di un mondo teatrale in Ticino, degli inizi del festival, delle mete, delle speranze, delle visioni. E del futuro.

RADIO PETRUSKA: la rivoluzione è iniziata.

Negli anni ’70, il teatro a Lugano era una novità, era una cosa nuova. Il pubblico partecipava ed era molto curioso. Nell’arco di 40 anni sono successe molte cose, le difficoltà non sono certo mancate, tant’è che nel 1989 il festival del teatro si è dovuto fermare per ben sei anni. Non sono stati certo questi momenti difficili a fermare Vania. Infatti, lei ha continuato a viaggiare per il mondo, per portare a Lugano quello che è ora il Festival Internazionale del Teatro.

Vania, oltre che spiegarci la storia del teatro da Peter Brook fino ad oggi, ci racconta le sue storie, le sue esperienze con il teatro in giro per il mondo. Definisce il teatro come “una porta aperta sulla fantasia e sull’immaginario”. Dato che oggi si parla sempre del futuro della televisione e della radio, Vania riflette anche sul futuro del teatro. La sua visione è che il teatro non può finire e non si può fermare, perché il pubblico con la sua energia esiste. E nemmeno lei si ferma, infatti ci anticipa il progetto per un nuovo festival… Scoprilo ascoltando il podcast!
RADIO E TELEVISIONE DEL FUTURO. MARKUS ZOHNER INCONTRA MAURIZIO CANETTA
RADIO E TELEVISIONE DEL FUTURO.
MARKUS ZOHNER INCONTRA MAURIZIO CANETTA,
DIRETTORE RADIO TELEVISIONE DELLA SVIZZERA ITALIANA
RSI.

RADIO PETRUSKA, in collaborazione con la Città di Lugano, è felice di aprire le porte alle registrazioni radiofoniche di otto incontri di Markus Zohner con personaggi del mondo della scienza, dell’arte e della vita culturale.
?L’ospite di questa puntata non è certo nuovo al mondo della radio.
Ma podcasting e radioApp sono una novità anche per lui. Ed è per questo che lo abbiamo chiamato in un piccolo teatro – improvvisatosi studio radiofonico – a interrogarsi sul futuro, non troppo lontano, di radio e televisione.
Questa è solo “l’età della pietra” dell’informatica, ma Internet sta già travolgendo completamente il nostro approccio ad informazioni, immagini, video, film e musica. Il mondo dei media sta esplodendo e nessuno sa se e in che maniera si ristrutturerà. Che ruolo giocheranno radio e televisione in un mondo nel quale qualsiasi contenuto mediatico potrà non solo essere ricevuto e consumato, ma anche prodotto e diffuso da chiunque, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento?

Ascolta adesso comodamente sull'APP gratuita di RADIO PETRUSKA. Tutte le info QUI
Crowdfunding 2016 Aiutaci a registrare e a pubblicare i podcast della serie L’EVOLUZIONE DELL’UOMO.
Aiutaci a registrare e a pubblicare i podcast della serie LA CREAZIONE DEL MONDO – L’EVOLUZIONE DELL’UOMO. Dai primi passi sulla Terra alla conquista dello spazio.
https:/ / www.progettiamo.ch/ ?progetti/ 219/ la-creazione-del-mondo-levoluzione-delluomo-dai-primi-passi-sulla-terra-alla-conquista-dello-spazio
Abbiamo bisogno di 3’500 franchi per poter rendere fruibili le sette puntate assicurando un ascolto gratuito, in tutto il mondo, per sempre.

La cultura deve essere libera e accessibile a tutti! Il nostro scopo è trasformare questi sette incontri aperti al pubblico in sette podcast gratuiti, scaricabili e ascoltabili dal proprio cellulare.
Crediamo nella cultura disponibile e aperta a tutti.
L’esperienza degli ultimi due anni mostra che le nostre registrazioni trovano un grande eco non solo in Svizzera, ma anche in Italia e nel resto del mondo.


Poter realizzare la registrazione, la post-produzione e la pubblicazione di questi incontri è un processo oneroso. Dobbiamo investire tanto tempo, dato che ci teniamo a pubblicare contenuti che rispettino gli standard di qualità radiofonica professionali, abbiamo bisogno materiali tecnici di alto livello: ottimi microfoni, interfacce, registratori, ordinatori e software. La realizzazione di queste registrazioni costa parecchi soldi, e dato che non solo desideriamo mantenere la ricezione dei contenuti gratuita per l’ascoltatore, ma ci rendiamo conto anche che non siamo in grado di realizzare questi podcast da soli, chiediamo gentilmente a chi vuole e a chi può di contribuire e di aiutarci a realizzare questo notevole progetto. Versa 10, 20, 50, 100, 200, 500, 1000 Franchi, e li utilizzeremmo per la registrazione, la postproduzione e la pubblicazione di questi sette eventi LA CREAZIONE DEL MONDO – L’EVOLUZIONE DELL’UOMO.

Abbiamo bisogno di 3’500 franchi per poter sostenere i lavori per questa serie. Sostienici tu!



MILLE DOMANDE A GRANDI SCIENZIATI CHE SONO ALLA RICERCA DELLE ORIGINI DEL TUTTO.

Attraverso questi sette podcast, si vuole raccontare la storia di un percorso lungo 3 milioni di anni che ci ha portati a quello che siamo oggi. Scoprire periodi in cui diversi ominidi coesistevano sulla Terra, periodi di migrazioni, di guerre, di sviluppo culturale. Da dove veniamo veramente? Qual è la ragione, e quale è lo scopo della nostra esistenza su questo pianeta? Perché l’uomo ha ancora la necessità di migrare? Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.

Sognare di raccontare la storia più grandiosa. Immergersi in mari di domande, le cui risposte generano altri mari. Cercare di capire, di vedere, di afferrare, di intuire.
Il desiderio di captare delle idee, di intravedere delle risposte, di scoprire delle tracce.
Pensiero e fantasia, minuscole torce che ci permettono di illuminare l’infinità di quello che c’è stato, i fenomeni che hanno fatto nascere il mondo, i continui sviluppi che ci hanno portato ad oggi, al qui e ora, a questo punto d’incrocio fra passato e futuro.
A questo meraviglioso momento che ci permette di pensare, di discutere, di riflettere.
Non ci sono spiegazioni facili. Non c’è soluzione.
C’è una marea di pensieri da essere pensati, c’è una storia grandiosa da essere scoperta: LA CREAZIONE DEL MONDO.

Quando è arrivato nell’Uomo questo momento dell’auto-coscienza: “io esisto”? L’uomo di natura è un essere migratorio? Che ruolo giocavano nei suoi sviluppi fenomeni come l’aggressività, la paura, l’intelligenza, i comportamenti sociali, la spiritualità e, alla fine, l’amore? Che sviluppi si sono susseguiti nel cervello per portare l’uomo da una vita sugli alberi alla costruzione di razzi per la conquista dello spazio? Chi siamo, dunque?
L’EVOLUZIONE DELLA VITA SULLA TERRA | EDOARDO BONCINELLI La Creazione del Mondo
Che cosa fa di noi quello che siamo? È partendo da questa domanda che inizia l’ultimo podcast della serie La Creazione del Mondo - Dal Big Bang al pensiero umano, dove Markus Zohner intervista il genetista Edoardo Boncinelli, membro dell’Accademia Europea e dell’EMBO, l’Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare. È stato, inoltre, Presidente della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare. Nel 2005 ha ricevuto l’EMBO Award for Communication in the Life Sciences.

http://radiopetruska.com/ discography/ la-nascita-della-vita-dall-inorganico-allorganico-con-prof-dr-ernesto-di-mauro-professore-ordinario-di-biologia-molecolare-dipartimento-di-biologia-e-biotecnologie-cha/

Questa serie rappresenta un percorso cominciato ancora prima del Big Bang, che si conclude con la nascita del pensiero umano. Il numero di elementi che ci condiziona è infinito e infinito è il numero di individualità che si possono generare. Noi incidiamo sul mondo meno di quanto il mondo incida su di noi. Ad aiutarci c’è la cultura.

Spesso si dice che in natura vince il più forte. È davvero così? Il Prof. Boncinelli dice che la risposta è semplice. Sta tutto nell’evoluzione: è la natura che seleziona chi lascerà più discendenti. Quindi, quale può essere il nostro posto in questo pianeta?
Ci potremmo considerare la specie più intelligente e forte del pianeta, eppure, noi non saremo di certo gli ultimi a scomparire.

Con i suoi studi, Edoardo Boncinelli ha dato dei contributi fondamentali alla comprensione dei meccanismi biologici dello sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo. È stato fra i primi, nel 1985, a comprendere il significato delle nuove scoperte sul controllo genetico dello sviluppo della drosofila e ad estenderle allo studio degli esseri umani.
Con il suo gruppo di lavoro ha individuato e caratterizzato una famiglia di geni, detti omeogeni, che controllano il corretto sviluppo del corpo, dalla testa al coccige.
Queste scoperte sono riconosciute come una pietra miliare della biologia di questo secolo, se non della biologia di tutti i tempi. A partire dal 1991 si è poi dedicato alla studio del cervello e della corteccia cerebrale individuando altre due famiglie geniche che giocano un ruolo cruciale in questi processi. Ha mostrato inoltre come tutto questo possa avere delle applicazioni mediche, immediate e a più lunga scadenza.

Edoardo sostiene che la cultura, il nostro pensiero e la nostra coscienza sono le cose che ci consentono di vivere sulla Terra, poiché ci differenziano da tutti gli altri esseri viventi. Grazie a questi, non dobbiamo riscoprire il mondo sempre da capo. Eppure, c’è stato un momento preciso nella storia, in cui l’uomo ha portato avanti la sua evoluzione e ha iniziato ad essere creativo, differenziandosi, così, dagli altri esseri viventi presenti sulla Terra.
Per scoprire come è nato il pensiero umano e la creatività, non ti resta che mettere le cuffie e schiacciare play!



Prof. Dr. Edoardo Boncinelli

Edoardo Boncinelli e’ professore di Biologia e Genetica presso l’Università Vita-Salute di Milano. E’ stato Direttore della SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dopo essere stato Capo del Laboratorio di Biologia Molecolare dello Sviluppo presso il Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. Fisico di formazione, si e’ dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell’uomo prima a Napoli, presso l’Istituto Internazionale di Genetica e Biofisica (IGB) del CNR, dove ha percorso le tappe fondamentali della sua carriera scientifica, e poi a Milano. E’ membro dell’Academia Europaea e dell’EMBO, l’Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare, ed e’ stato Presidente della Societa’ Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare. Nel 2005 ha ricevuto l’EMBO Award for Communication in the Life Sciences.
LA NASCITA DELLA VITA | ERNESTO DI MAURO La creazione del mondo
LA NASCITA DELLA VITA, DALL’ INORGANICO ALL’ORGANICO.
CON PROF. DR. ERNESTO DI MAURO, PROFESSORE ORDINARIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE, DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE “CHARLES DARWIN”, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, ROMA, E MARKUS ZOHNER

Che cos'è la vita? Dove nasce la vita? come? E' nato prima l'uovo o la gallina? Registrazione radiofonica dell’incontro tra il Biologo molecolare Ernesto Di Mauro, e Markus Zohner.

I due indagheranno sulla nascita della vita, focalizzando sul passaggio dall’ inorganico all’organico.
Come è nato il codice DNA? È legato al nostro pianeta?
Se ci dovesse esistere della vita su altri pianeti, seguirebbe gli stessi codici?
Origini, condizioni, impulsi, trasformazioni.
Cosa distingue un pezzo di carbone da un sasso, e che ingredienti erano necessari per far nascere la vita?

"La vita non è definibile ma descrivibile". E' questo il fulcro dell'intervista con Ernesto Di Mauro; ogni oggetto, ogni essere è unico ed irripetibile, non ce n'è un altro uguale. Da qui la difficoltà nel descrivere come ogni cosa nasce, come si riproduce e grazie a quali impulsi. Una discussione molto dettagliata che tocca temi quali: fenomenologia, genetica, iperciclo o bioinformatica ma, con molti riferimenti filosofici relativi alla vita, alla nostra nascita e alla nostra riproduzione.

Registrazione di un evento aperto al pubblico, tenutosi l'11 luglio 2015 durante il festival LONGLAKE alla Darsena, nel Parco Ciani a Lugano.

Domande come: è nato prima l'uovo o la gallina? che per la maggior parte di noi sono giochetti che ci ricordiamo fin da bambini, per Ernesto Di Mauro sono quesiti alla quale si cerca di dare una risposta concreta dall'alto delle sue conoscienze biochimiche e molecolari. "La vita è riproduzione con variazioni" dice Ernesto per spiegare come la capacità di cambiamento e di adattamento da sempre contraddistingua ogni essere. Quindi, se è vero che tra Markus e Ernesto c'è il 98.7% di somiglianza di DNA, come affermato da Ernesto, allora vale la pena ascoltare questa registrazione unica, per capire fino in fondo quanto ognuno di noi sia assolutamente irriproducibile!

LA CREAZIONE DEL MONDO
DAL BIG BANG AL PENSIERO UMANO

MILLE DOMANDE A GRANDI SCIENZIATI CHE SONO ALLA RICERCA DELLE ORIGINI DEL TUTTO

Cosa era in principio, se non la parola?
Cosa significa la creazione del tempo, dello spazio, della materia? Perchè nell’ Universo sembra esistere più materia che antimateria? Cosa sono i superammassi, come nascono le galassie e cosa fa esplodere una supernova? Perchè e come si forma una stella, e i pianeti sono le briciole? Ma di che cosa? Nel nostro Sole si trovano gli stessi elementi che si trovano sulla Terra? È possibile riprodurre le reazioni fisiche del Sole in laboratorio? Potrebbe questo risolvere le nostre richieste energetiche? Cosa è stato esattamente a far nascere la vita? Da dove, originariamente, arriva il materiale del quale siamo fatti? Come si è creata l’atmosfera della Terra e quanto è stabile il suo equilibrio ecologico? Quante persone il pianeta potrà ancora sopportare? Le piante hanno un’ intelligenza? Perché e in che momento è nato il pensiero umano?
Chi siamo, dunque?
Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.
Sette incontri di Markus Zohner con grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto.
LA STORIA DELLA TERRA, LE ORIGINI DELL’ATMOSFERA. L’ANTROPOCENE.
LA STORIA DELLA TERRA, LE ORIGINI DELL’ATMOSFERA. L’ANTROPOCENE.
CON DR. FRANK RAES, FISICO, UNITÀ DI RICERCA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO PER L’AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ, CENTRO DI RICERCA DELL’UNIONE EUROPEA, E MARKUS ZOHNER

http://radiopetruska.com/ discography/ antropocene/ ?v=1ee0bf89c5d1

Nel quinto podcast della serie LA CREAZIONE DEL MONDO – Dal Big Bang al Pensiero umano parliamo di scelte, quelle dell’homo sapiens.
Oggi viviamo nell’epoca geologica denominata Antropocene (dal greco anthropos che significa uomo).
Questa è l’era nella quale all’uomo e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche della Terra.

Di tutti questi cambiamenti ce ne parla il Dr. Frank Raes, capo all’unità “Rischi dei Cambiamenti Climatici” presso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. Markus Zohner, nel quinto incontro della serie “La Creazione del Mondo – Dal Big Bang al pensiero umano”, indaga sulla storia della Terra, sulle origini e sugli sviluppi della nostra atmosfera. 600 milioni di anni fa l’anidride carbonica gestiva tutto: era di quantità 20/ 30 volte superiore rispetto a quella che c’è oggi nell’atmosfera. Nell’acqua nasce e cresce la vita, protetta dal caldo generato all’esterno dall’anidride carbonica, dall’idrogeno e dall’azoto. Si sviluppano le piante che si cibano di CO2, quindi diminuisce l’anidride carbonica e aumenta l’ossigeno. Si crea l’effetto serra che diventa importantissimo perché senza, la Terra sarebbe fredda. Il caldo, dunque, c’è sempre stato, ma ora sta aumentando troppo velocemente; l’inquinamento atmosferico dovuto ai combustibili fossili determina l’aumento dei gas serra nell’atmosfera. Le ondate di calore che adesso ci sono ogni 20 anni, alla fine del secolo saranno ogni due anni.

Il nostro modo di vivere causa l’aumento della temperatura globale, gli ecosistemi si spaccheranno, non riusciremo più a vivere bene e noi saremo parte della sesta grande estinzione. Pesci, piante, animali e noi. Ci sarà un futuro in cui scopriranno i nostri fossili sepolti sotto strati di plastica e cemento. Quali cambiamenti sono parte dei normali processi della natura e quali causiamo noi? Perché produciamo CO2? Che cosa deve fare l’umanità? Come può intervenire l’uomo? Abbiamo una chance? Tutto dipenderà dalla nostra intelligenza.

LA CREAZIONE DEL MONDO
DAL BIG BANG AL PENSIERO UMANO

MILLE DOMANDE A GRANDI SCIENZIATI CHE SONO ALLA RICERCA DELLE ORIGINI DEL TUTTO

Cosa era in principio, se non la parola?
Cosa significa la creazione del tempo, dello spazio, della materia? Perchè nell’ Universo sembra esistere più materia che antimateria? Cosa sono i superammassi, come nascono le galassie e cosa fa esplodere una supernova? Perchè e come si forma una stella, e i pianeti sono le briciole? Ma di che cosa? Nel nostro Sole si trovano gli stessi elementi che si trovano sulla Terra? È possibile riprodurre le reazioni fisiche del Sole in laboratorio? Potrebbe questo risolvere le nostre richieste energetiche? Cosa è stato esattamente a far nascere la vita? Da dove, originariamente, arriva il materiale del quale siamo fatti? Come si è creata l’atmosfera della Terra e quanto è stabile il suo equilibrio ecologico? Quante persone il pianeta potrà ancora sopportare? Le piante hanno un’ intelligenza? Perché e in che momento è nato il pensiero umano?
Chi siamo, dunque?
Mille domande per indagare sulla nostra storia, sulla nostra provenienza, sulla nostra esistenza.
Sette incontri di Markus Zohner con grandi scienziati che sono alla ricerca delle origini del tutto.
Il Plasma. Il Sole. La Terra. La Creazione Del Mondo, con Dr. Stefano Alberti E Markus Zohner
Il Plasma. Il Sole. La Terra.

Con MER/ Dr. Stefano Alberti, fisico, Centre de Recherche en Physique des Plasmas, Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, e Markus Zohner

http://radiopetruska.com/ discography/ il-plasma-il-sole-la-terra-con-merdr-stefano-alberti-fisico-centre-de-recherche-en-physique-des-plasmas-ecole-polytechnique-federale-de-lausanne-e-markus-zohner/ ?v=1ee0bf89c5d1

Il tema di questo podcast è di quelli che scottano. E tanto anche, fino a 15 milioni di gradi! Il ticinese Stefano Alberti, un po' fisico e un po' pazzo alchimista, ci racconta in maniera dettagliata ma semplice come è nato il nostro Sole, la stella che con la sua luce e il suo calore ha reso possibile la Vita sulla Terra.

Tutto è cominciato 4,5 miliardi di anni fa. Una protostella, ovvero un enorme ammasso di gas, ha cominciato ad addensarsi, fino a collassare. Le altissime temperature hanno dato il via ad una serie di reazioni, che hanno reso il Sole così come lo conosciamo noi oggi.
Ma vi siete mai chiesti che cos'è, il Sole? A noi sembra qualcosa di gigantesco, eppure in confronto ad altre stelle non è né così grande né così goloso: brucia lentamente e per altri 4,5 miliardi di anni continuerà a fare il suo dovere.

Alberti ci racconta la fisica e la chimica del Sole come se stesse parlando di cucina. Una zuppa di plasma, un po' di idrogeno, portiamo tutto a milioni di gradi ed ecco l'elio! Facile, no? Tanto che quasi quasi si potrebbe provare a cucinare un Sole anche qui, sulla Terra. Se vi sembra un'idea folle, non lo è sembrata ad Alberti e al suo team: stanno davvero lavorando a un "Sole in scatola".
Per farne cosa? Per scoprirlo, mettetevi le cuffie e schiacciate play!
SUPERNOVAE. La nascita di galassie e delle stelle, il loro svilluppo, la loro vita, la loro fine.
Supernovae. La nascita di galassie e delle stelle, il loro svilluppo, la loro vita, la loro fine.
Con Dr. Giancarlo Ghirlanda, astrofisico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Brera, e Markus Zohner

Dettagli: http://radiopetruska.com/ discography/ supernovae-la-nascita-di-galassie-e-delle-stelle-il-loro-svilluppo-la-loro-vita-la-loro-fine-con-dr-giancarlo-ghirlanda-astrofisico-dellistituto-nazionale-di-astrofisica-osse/ ?v=1ee0bf89c5d1

Esplosioni cosmiche nell’universo. La nascita, l’evoluzione e la morte di stelle e galassie. Quanto distano da noi questi avvenimenti? Che importanza hanno? Come vengono studiati questi fenomeni e che cosa vogliono trasmetterci?
Registrazione radiofonica dell’incontro tra il ricercatore Astrofisico Giancarlo Ghirlanda, e Markus Zohner.

„Lampi di raggi gamma“ o „Gamma Ray Burst“. E‘ questo il fulcro delle ricerche di Giancarlo Ghirlanda che, in questa intervista espone i concetti base di questi fenomeni, toccando argomenti come: il tempo e la distanza, il colore e la potenza, le fonti di energia ed i processi scientifici che hanno come scopo lo studio di questi affascinanti fenomeni. Un fenomeno scoperto solo negli ultimi 40 anni grazie alle moderne tecnologie di precisione, ma che ha dato una risposta a tantissime domande riguardanti „La nascita dell’Universo“.

Un incontro affascinante che mette in risalto da un lato il progresso scentifico e le recenti scoperte in ambito astrofisico e dall’altro, in maniera più filosofica, la loro grandezza, la loro potenza e, la piccolezza dell’essere umano di fronte a fenomeni come i buchi neri o sorgenti cosmiche.

„Provare emozioni facendo ricerca“, è questo ciò che spinge ricercatori come Giancarlo Ghirlanda a dedicare tempo e fatica alla ricerca di risposte, nella speranza di fare sempre nuove scoperte.
LA LUCE. Markus Zohner incontra Patrizia Caraveo, astrofisica
La luce, visibile e invisibile, e la nascita dei superammassi
Con Prof. Dr. Patrizia A. Caraveo, astrofisica, Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano, e Markus Zohner

Che cos’è la luce? In questo podcast Patriza Caraveo ci racconta la storia della luce, cominciata 380 mila anni dopo il Big Bang.
Si parte dall’elettrone, che è anche l’inizio di tutta l’elettronica e di tutti i dispositivi, come cellulari e microfoni, che usiamo ogni giorno. Ma per arrivare a oggi il percorso è lungo: dopo la nascita della luce compaiono l’idrogeno e tutte le irregolarità da cui poi si forma la materia.

Patrizia è una ricercatrice di astrofisica e direttrice dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano. Dice di sentirsi fortunata, perché fa il lavoro più bello del mondo. Ma anche il secondo più vecchio del mondo, infatti gli astronomi sono stati i primi scienziati a cui re e imperatori si rivolgevano per avere informazioni riguardanti il futuro.

In questo incontro le cose che si scoprono sono veramente tante.
Come nasce una stella? Come muore? La luce del sole che vediamo, dove si trova nel tempo? E i superammassi cosa sono? La materia oscura cos’è? Lo studio della luce, permette di creare un universo tridimensionale, in cui si possono vedere le galassie e guardare quanto sono vicini e lontani i diversi universi, per poi capire l’evoluzione che dalla nascita della luce ci ha portati a oggi.
Patrizia ha anche scoperto la stella Geminga, la sorgente gamma nella costellazione dei gemelli. Una ricerca durata 20 anni!
Il BIG BANG. Markus Zohner incontra Prof. Marcella Carollo, astrofisica
Il Big Bang. Il grande impulso, la genesi dello spazio, del tempo e della materia
Registrazione radiofonica dell’incontro tra la Prof.ssa Dr.ssa Marcella Carollo, astrofisica, Direttrice del Dipartimento Astrofisica Extragalattica (Institute for Astronomy ETH Zurigo), e Markus Zohner.


“Il tempo esiste?” È questa la primissima delle tante domande all’origine del progetto radiofonico La Creazione del Mondo. E non è mica facile rispondere, nemmeno se a colazione si mangia pane e astrofisica. Ai microfoni di Radio Petruska Marcella Carollo parte però sicura: “Certo, il tempo è una cosa reale. Tu mi fai una domanda difficile e io ti porto subito nel mio giardino: il tempo è una dimensione creata al Big Bang. Se lo spazio è la dimensione in cui esistono le cose, il tempo è quella in cui le cose succedono”.

Fin qui, tutto chiaro. Almeno fino a quando ci si chiede cosa sia davvero il tempo. È una cosa che… click, da quel momento in poi “va avanti”, o questo è solo il modo umano di percepirlo? E le dimensioni si limitano davvero a spazio o tempo o ne esistono altre, solo che facciamo ancora fatica a immaginarle? E noi, in questo tempo, cosa siamo?

In questa chiacchierata letteralmente spaziale la curiosità di Markus Zohner incontra la passione di un’astrofisica che fa correre veloce i pensieri ancora più delle parole. Si parte da un universo che lei dice denso, caldo e molto piccolo (ma piccolo quanto, vuole sapere Markus? come un’arancia o un pisello?). E poi 13,8 miliardi di anni fa il Big Bang, l’attimo in cui tutto è cominciato, tempo compreso. E non ha senso chiedersi dove e quando sia successo, perché non esistono un prima o un luogo che sia altro. Ha senso invece cercare di capire cosa sia successo dopo, come si siano formate materia e antimateria, luce ed energia, galassie e buchi neri.

L’astrofisica è fatta di teorie da capogiro, speculazioni azzardate e approcci quasi filosofici. Di numeri impronunciabili, infinitesime frazioni di secondo, tempi lunghissimi e spazi inconcepibili. Di milioni di dati da analizzare, telescopi giganteschi e persone che vogliono guardarci dentro per trovare risposte a domande bellissime: che età hanno le stelle? come sarà il cielo del futuro? il tempo è finito o infinito? se c’è stato un inizio ed è in corso un’evoluzione… ci sarà anche una fine?

In questo podcast non troverete certo tutte le risposte. Ma di sicuro troverete l’entusiasmo di una donna che da Palermo è arrivata in Svizzera, passando per Monaco di Baviera, Olanda, New York e Londra. E la prossima volta che alzerete gli occhi al cielo, forse lo farete con occhi nuovi.
SOGNARE LO SPAZIO – MARKUS ZOHNER PARLA CON SAMANTHA CRISTOFORETTI, ASTRONAUTA
Ascolta con cuffie!

Dando il via ad un nuovo progetto culturale pluriennale, RADIO PETRUSKA inizia la serie La creazione del mondo – Dal Big Bang al pensiero umano con un’intervista con l’astronauta più famosa del mondo: Samantha Cristoforetti.

Samantha Cristoforetti è la donna che è rimasta nello spazio più di tutte: 199 giorni, 16 ore e 43 minuti: sono oltre sei mesi e mezzo.
Non riuscivo quasi a capacitarmi della mia fortuna quando arrivò la chiamata dell’Agenzia Spaziale Europea che mi confermava l’intervista di 15 minuti con Samantha per il giorno dopo. Il mio cuore di bambino mi batteva in gola quando il pomeriggio del giorno seguente componevo il numero di Mosca che mi avrebbe messo in comunicazione con l’astronauta più famosa del mondo.
Quando la raggiungo a Mosca, è tornata sulla terra da 26 giorni e, come mi confessa, è ancora un po’ insicura sulle gambe.


Con il ciclo di incontri radiofonici La creazione del mondo – Dal Big Bang al pensiero umano, RADIO PETRUSKA, insieme a grandi scienziati del mondo dell’astrofisica, della fisica e della biologia, vuole cercare di raccontare, allo stato attuale delle scoperte scientifiche, la nascita di tutto: dell’Universo, dello spazio, del tempo, della luce, della materia inorganica e organica, della vita e, infine, del pensiero umano.
TeatroVoceMovimento: Patrizia Barbuiani parla del suo corso di teatro
TeatroVoceMovimento
interpretare recitare divertirsi

Corso con Patrizia Barbuiani

http://barbuiani.com

Questo corso è indirizzato alle persone interessate al teatro come forma di espressione creativa. Attraverso un approfondimento del movimento corporeo, dello stato emotivo, della voce si impara il lavoro dell’attore.

In un'atmosfera di gioco e di ricerca di gruppo e individuale verranno proposti esercizi che aiutino i partecipanti a trovare la gioia di recitare, di interrogarsi, di proporre soluzioni, di immedesimarsi sviluppando un'attenta percezione delle proprie potenzialità.

Raggiungendo una maggiore padronanza del proprio corpo e della propria presenza individuale si svilupperanno delle parti teatrali, si approfondirà il personaggio, il suo agire, le sue emozioni, la sua logica, il suo carattere, il suo modo di porsi in gioco. Il lavoro avrà momenti individuali, a due o tre persone, a gruppi. Altro scopo sarà quello di prendere delle opere esistenti e di trattarle da un punto di vista drammaturgico, narrativo e scenico, cercando di sviluppare e di approfondire il mondo congeniale di ogni partecipante di porsi e di recitare. Attraverso tecniche di base di teatro e del lavoro dell'attore si acquisiscono i mezzi per utilizzare i propri mezzi espressivi e fortificare una sicurezza personale.

Per mezzo di esercizi pratici di concentrazione, ritmo, abilità, voce, rilassamento, percezione dello spazio e del tempo si raggiunge una maggiore padronanza del proprio corpo e della propria presenza individuale.


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PATRIZIA BARBUIANI

Dopo la sua formazione triennale e professionale di teatro con diploma in svariate discipline si orienta e specializza sulla tecnica dell‘improvvisazione teatrale, sulla voce e sulle potenzialità dell‘attore.

Collabora con la Televisione Svizzera per cinque anni per redigere testi, animare e presentare trasmissioni in diretta, "Bigbox" "Ragazzi ammessi" "Club Hotel fortuna" "Tutti detective".

Ha collaborato con la Markus Zohner Theater Compagnie in veste di attrice, nella creazione di spettacoli La storia del soldato, testo C.F. Ramuz, musica Igor Strawinsky, Storie eroticomiche da Le 1001 notte, HA!HAMLET da William Shakespeare, ODYSSEE da Omero,WHITE CHERRY CECHOV da Anton Cechov.

Partecipazioni a Festival Internazionali e ottenimento di riconoscimenti in Bosnia Erzegovina, in Texas e New York USA, Pakistan, Iran, Armenia, Egitto, Giordania, Turchia, Kasachstan, Kirghizistan, Croazia, Kosovo, Macedonia, Venezuela, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Argentina, Brasile, Romania. Germania, Svizzera, Italia, Francia, Russia, Spagna, Austria, Finlandia, Lettonia, Estonia, Grecia.

Con la Markus Zohner Theater Compagnie riceve per la sua pluriennale attività in campo teatrale il premio SWISS THEATRE AWARD 2000 e promuove inoltre progetti internazionali di teatro in tutto il mondo, con i quali ha ricevuto riconoscimenti in Iran, Pakistan, Slovacchia, Russia, Estonia ecc.

Fonda la sua compagnia TeatroX e allestisce regie, Eva e Adam, HOMEsweetHOME, Hans Christian Andersen, Angeli ribelli.

Realizza in collaborazione con il compositore e musicista Gabriele Marangoni lo spettacolo WORDS IN PROGRESS Opus TeatralLetterarioMusicale da Ovidio a Shakespeare. Scrive il testo e realizza la regia delle produzioni DIOfemmina, Mors Ridens, B.I.B.B.I.A. One God Show.

Per il cinquantesimo della creazione della pièce „Giorni felici“ di Samuel Beckett realizza lo spettacolo GiorniFeliciHappyDays.

Alterna la sua attività teatrale con quella letteraria. Il suo romanzo "La stiratrice" è stato pubblicato da Manni editore, i suoi testi teatrali hanno esordito in Svizzera e Germania. Oltre alla sua attività in veste di creatrice e regista di spettacoli, tiene corsi di teatro e voce in Svizzera, Germania e nel mondo.
#GILGAMESH – la ricerca dell’immortalità (Backstage)
GILGAMESH – la ricerca dell’immortalità
Dietro le quinte: interviste, trailer.
Ascolta con cuffie.

DUE ATTORI, TANTI MICROFONI, TANTA FISICITÀ
l’antica epopea sumera rivisitata con immagini e suoni in un viaggio teatrale ai confini del tempo.
con KEVIN BLASER e TOMMASO GIACOPINI
creazione e regia PATRIZIA BARBUIANI

Produzione podcast: RADIO PETRUSKA
Creazione audio: Markus Zohner

http://www.barbuiani.com/ gilgamesh-la-ricerca-dellimmortalita-nuova-produzione/

L’epopea di Gilgamesh è uno dei più antichi poemi conosciuti e narra le gesta di un antichissimo e leggendario re sumero, Gilgamesh, alle prese con il problema che da sempre ha assillato l’umanità: la morte e il suo impossibile superamento. Questa primissima epopea nella storia dell’essere umano è stata rilevata su 12 colonne. L’epopea (o più semplicemente „il Gilgamesh“) è anteriore ai poemi omerici (VIII sec. a.C.) e ai Veda indiani (1500 a.C.). Le prime redazioni sumeriche del poema sono fatte risalire ad oltre il 2000 a.C. Documenti su Gilgamesh sono stati rinvenuti più o meno ovunque in Mesopotamia, ma anche al di fuori, come in Anatolia (Hattusa, capitale dell’impero ittita) o in Palestina (Megiddo).

Da un testo così antico emerge una tematica di grande attualità nella nostra società. A distanza di 4000 anni, gli uomini sono ancora impegnati nella ricerca dell’immortalità.

Gilgamesh, per due terzi divino, per un terzo uomo, spadroneggia nella città di Uruk da lui fatta costruire con grande ingegno e sontuosità. Protetto dagli dei, favorito dal Dio del Sole Shamash, egli utilizza la sua grande forza in guerre continue in cui coinvolge i giovani della città. Il suo impeto non si arresta, il suo potere si fa più oppressivo, finché gli abitanti di Uruk, stanchi dei soprusi invocano gli dei affinché li aiutino. Gli dei creano una copia umana e rozza simile a lui per forza e coraggio, Enkidu, in modo da anteporgli un eroe di egual temperamento. Dopo uno scontro Gilgamesh ed Enkidu diventano amici inseparabili e partono per nuove avventure. Combattono contro il guardiano della Foresta dei Cedri, Humbaba, contro il Toro Celeste, ma per volere divino Enkidu deve morire. Gilgamesh stravolto dal dolore per la perdita dell’amico, inizia un lungo viaggio che lo porterà lontano, oltre il mare, alla ricerca di Utnapishtim, colui che ha superato il Diluvio e che conosce il segreto dell’immortalità.
LA COLPA: Markus Zohner parla sulla creazione dello spettacolo, sulle tematiche, sui moventi
In quest'intervista, Markus Zohner parla sulla creazione dello spettacolo LA COLPA, sulle tematiche, sui moventi.
Cos’è il "concetto della colpa“ nella nostra società, a cosa e a chi serve? Fa parte integrante dell’essere umano, o è un concetto che potrebbe essere abolito? Potrebbe esistere la chiesa cristiana senza il concetto di colpa? Come è nato lo spettacolo? Perché importava alla compagnia di crearlo? Trenta minuti di pensieri e di riflessioni – da ascoltare con cuffie, ovviamente!
Musica: CHARLATAN


Hai rubato? Hai mentito? Hai tradito? Hai ucciso?
In RADIO SCATENATA abbiamo rivolto queste domande ai detenuti.
In PROUST IN PRISON le abbiamo rivolte agli spettatori.
In LA COLPA le rivolgiamo a noi.

LA COLPA

Sei persone.
Testi. Danza. E una trama musicale impercettibile.

Dopo il progetto radiofonico RADIO SCATENATA, che vedeva come protagonisti i detenuti del carcere La Stampa, e dopo lo spettacolo teatrale interattivo PROUST IN PRISON, la Markus Zohner Arts Company, nella sua ricerca teatrale sulla fragilità e sulla fallibilità dell’anima umana, si confronta con una delle domande più essenziali dell’uomo: la colpa.

LA COLPA

Uno spettacolo che questiona, uno spettacolo che disturba, uno spettacolo che dubita.
Una rappresentazione che è una conseguenza e un’evoluzione dei precedenti lavori della compagnia con i detenuti, con persone che, secondo i parametri della nostra società, sono diventati colpevoli e che dalla stessa sono stati giudicati tali.
Un tema umano enorme che suscita grandi domande: come gestiamo questo fenomeno umano, psicologico, etico e morale davanti a noi stessi, davanti alle persone che ci circondano e di fronte alla società nella quale viviamo?
Esiste una possibilità di liberarci da una colpa?
Sono sufficienti le risposte del sistema giudiziario, le risposte della chiesa, le risposte che diamo a noi stessi, per poter andare avanti in maniera positiva, in maniera umana, in maniera serena?

Quali sono le tue colpe?
A chi il giudizio?
Quanto dobbiamo umiliarci ed essere umiliati per poter essere liberati dalla nostra colpa?



LA COLPA
Con: Andrea Baldassarri, Camilla Delpero, Gabriele Marangoni, Francesca Sproccati, Markus Zohner, David Matthäus Zurbuchen
Musicista: Gabriele Marangoni
Testo e regia: Markus Zohner
Con testi di Marcel Proust e Markus Zohner

Consulente criminologa: Laura Pedevilla

http://zohner.com/ show/ la-colpa-progetto-teatrale-intorno-alla-fallibilita-dellanima-umana-markus-zohner-arts-company-lugano/
Claudio Chiapparino, operatore culturale | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of Life
Eccoci con la quattordicesima e ultima puntata di THE SENSE OF LIFE!
Claudio Chiapparino, operatore culturale presso la Città di Lugano, è ospite di Markus Zohner negli studi di “PETRUSHKA – The Sense of Life”.
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, porta un incontro fra Claudio Chiapparino e Markus Zohner.

Markus Zohner e Claudio Chiapparino parlano sull'importanza della cultura, della sua diffusione cappillare, dell'entusiasmo per l'umano e di dio.

Le domande vitali sulla vita, sulla la morte, sull' l’arte, sul futuro, sulla fede, sui nostri compiti. Claudio Chiapparino e Markus Zohner: IL SENSO DELLA VITA.


Ama la pizza e la natura, dal mare alle montagne, gli piace cantare e mangiare con gli amici, è affascinato da cinema, musica e teatro non solo per lavoro. Organizzatore nato, ama le lingue e i viaggi. Ha molto piacere ad incontrare persone provenienti dal resto del mondo e conoscere le loro storie.

Claudio Chiapparino, Uznach (CH), 1966.
Laurea in Filosofia e Storia all'Università di Friborgo (CH).
PhD in Scienze della Comunicazione all'USI (Lugano, tesi su Nuove prospettive di marketing urbano: costruire strategie in rete).
Fondatore e primo dipendente dell'Ufficio Attività Giovanili della Città di Lugano nel 1993, direttore dell'attuale Dicastero Giovani ed Eventi e coordinatore delle misure anticrisi finalizzate a promuovere nuove opportunità d'impiego e di accesso al mercato del lavoro. Fondatore, nel 1999 dell'Associazione no profit SOTELL (Servizi Organizzazione Tempo Libero e Lavoro), autorizzata dal Cantone al prestito di personale.

Con l'incontro con Claudio Chiapparino, la nostra serie THE SENSE OF LIFE si conclude. Tutte le puntate rimangono onlince come podcast a http://radiopetruska.com
Patrizia Barbuiani e Markus Zohner parlano sullo spettacolo ODISSEA
Ascolta con cuffie!

Patrizia Barbuiani e Markus Zohner parlano sulla creazione del loro spettacolo ODISSEA, sulle tournee, i viaggi, le ragioni e i significativi.

Informazioni sullo spettacolo ODISSEA qui: http://zohner.com/ release/ odissea-italiano/

Dal suo esordio lo spettacolo Odissee ha viaggiato per mari e per terra valicando oltre le Alpi anche l’Europa. Lo spettacolo infatti è stato presentato ovunque in Russia fino alla lontana Siberia, nei paesi baltici, in Pakistan, in Armenia, in Iran, in Egitto, in Tuchia, persino nella sua terra natia, la Grecia, ottenendo ovunque ampi consensi di critica e di pubblico.


Un’ Odissea semplice e fresca, divertente e stupefacente come non l’avreste mai immaginata. Un esilarante viaggio nel mondo fantastico evocato da uno dei capolavori di Omero.

Questa compagnia teatrale internazionale pluripremiata in tutto il mondo presenta al pubblico una rilettura moderna dell’opera di Omero sul rocambolesco viaggio di ritorno ad Itaca di Ulisse, sulle sue speranze, sulle sue debolezze, sulle sue avventure eroiche ed erotiche nell’affrontare e sconfiggere le insidie delle Sirene, del Ciclope, di Polifemo, di Circe, di Scilla e Cariddi e dei vari pretendenti al trono. Uno spettacolo folgorante pieno di ritmo, movimento, fantasia, originalità, dal quale scaturisce un ritratto inedito sull’eroe acheo, intenso, ironico, umano.

Omero con i suoi due poemi epici Iliade ed Odissea descrive ciò che era reale. Intensamente reale è il mondo esteriore dell’Iliade, così come intensamente reale è il mondo interiore dell’Odissea.
E non è casuale che l’Iliade alluda a un luogo, mentre l’Odissea allude ad un viaggio di un’anima, che è quella di Ulisse.
E’ un intenso, ironico e umano ritratto dell’astuto Ulisse che prende vita con ritmo e movimento attraverso l’intelligenza, la fantasia, l’originalità di una regia godibilissima.

PROGRAMMA ODISSEA, Patrizia Barbuiani, Markus Zohner, Markus Zohner Arts Company ODISSEA, Patrizia Barbuiani, Markus Zohner, Markus Zohner Arts Company
L’ODISSEA si frappone quale esempio di nascita di un’opera letteraria che fissa in una struttura romanzata storie e racconti tramandati fino ad allora oralmente.
L’opera di Omero è stata lavorata, rielaborata, sulla materia si è improvvisato, si è provato e ricercato per riportare in vita figure come Odisseo, Penelope, Telemaco, i Ciclopi, Zeus, Atena, Poseidone, Circe, Scilla, Cariddi, Teresia, le vacche sacre, i Proci e altri ancora e per rievocare spazi come la caverna gigantesca di Polifemo, il mondo sotterraneo dell’Ade, lo stretto di Messina, il mare burrascoso, l’isola Ea ecc. il tutto restando seduti su due sedie, senza requisiti, effetti scenici o sonori, cambi di costumi. L’importanza di effettuare tagli o la costruzione della drammaturgia sono sottomessi ai bisogni legati al nostro stile, al modo di recitare utilizzando soltanto la voce, il corpo, i movimenti, la gestualità, la mimica lavorando con forza sull’immaginazione e il risultato sarà sicuramente un’Odissea finora mai vista o sentita.
Anna Maspero, viaggiatrice, scrittrice | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
La tredicesima puntata di THE SENSE OF LIFE!
ANNA MASPERO, viaggiatrice e scrittrice, è ospite di Markus Zohner negli studi di "PETRUSHKA - The Sense of Life"
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, porta un incontro fra Anna Maspero e Markus Zohner.

Anna Maspero, scrittrice ma soprattutto viaggiatrice da più di trent’anni, ha fatto del viaggio il proprio modo di vivere, tanto che per coltivare questa passione ha perfino abbandonato il proprio lavoro di insegnante. A Petrushka svela il lato femminile e coraggioso dell’avventura, sfatando però alcuni luoghi comuni sui rischi che corrono le donne viaggiando sole.

ANNA MASPERO è ospite di Markus Zohner negli studi di "PETRUSHKA - The Sense of Life".

Un percorso di vita, quello di Anna Maspero, compiuto in trent’anni, attraverso le nazioni di tutto il mondo. Per Anna viaggiare è un modo di vivere, come lei stessa lo definisce. Attraverso i suoi racconti di viaggio, ha saputo rubare ad ogni paese il respiro di un’emozione e ad ogni emozione il proprio colore, in un mosaico unico e variegato, che ben traspare dai suoi racconti, che non sono reportage di viaggio, ma veri e propri racconti del cuore.
Scrivere i propri viaggi per lei è un modo per metabolizzarli, per approfondire e comprenderne il senso. Un significato diverso per ciascuna esperienza e soprattutto per ciascuna persona.

Anna Maspero è viaggiatrice e scrittrice. Ha visitato innumerevoli paesi, viaggiando da sola o accompagnando gruppi lungo i sentieri meno battuti un po’ in tutti i cinque continenti.?Laureata in Lingue e letterature staniere, collabora come responsabile dell’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne con la Casa Editrice Polaris, specializzata in guide di viaggio. Pubblica articoli e la rubrica settimanale Parole Nomadi per il quotidiano online il reporter, vincitore del premio 2009 della Lonely Planet come miglior blog italiano. Scrive per diverse riviste ed espone in mostre fotografiche. Ha collaborato alla scrittura del libro Le vie dei Mercati, Edizioni La Bottega del Caffè Letterario, 2009, con testi e immagini per i capitoli attinenti all’America Latina e alla Bolivia. Ha pubblicato la guida Bolivia, dove le Ande incontrano l’Amazzonia, 2004, per la Casa Editrice Polaris e il libro di saggi/ racconti A come Avventura, Saggi sull’arte di viaggiare, Fbe editore, 2006. l’intero prezzo del libro A come Avventura è direttamente devoluto al Progetto umanitario "Bilogo" per la costruzione di un centro sanitario in Burkina Faso. ?il libro A come Avventura si può acquistare tramite il suo blog e che dopo l’estate uscirà il suo nuovo libro di riflessioni sul viaggio.
Quando non è in giro per il mondo, si rifugia in una fattoria sulle colline sopra il lago di Como, per scrivere reportage per riviste di viaggio, preparare nuove avventure, ma anche piantare alberi e collaborare nella gestione dell’azienda agrituristica dove vive.
Il suo blog www.annamaspero.com/ racchiude i racconti di tutti i suoi viaggi.

Anna Maspero, viaggiatrice, scrittrice | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life

THE SENSE OF LIFE è un progetto podcast di Radio Petruska.
Markus Zohner, teatrante | Alan Alpenfelt, Radio Man | RADIO SCATENATA: C.U.T.! The Sense of life
Durante sei mesi, la Markus Zohner Arts Company ha realizzato un progetto di lavoro radiofonico e culturale con detenuti del penitenziario LA STAMPA di Lugano: C.U.T.! RADIO SCATENATA.

http://zohner.com/ release/ c-u-t-proust-in-prison-alla-ricerca-di-un-tempo-perduto/

Il progetto è stato svilluppato e realizzato da Markus Zohner e Alan Alpenfelt e prodotto dalla Markus Zohner Arts Company di Lugano.

In questa dodicesima puntata di C.U.T.! The Sense of life, Markus Zohner e Alan Alpenfelt parlano del loro lavoro svolto, e delle loro esperienze con i detenuti durante la realizzazione die questo progetto.

Werner Kropik, viaggiatore, documentarista | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
L'undicesima puntata di THE SENSE OF LIFE!
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, porta un incontro fra Werner Kropik, viaggiatore e documentarista, e Markus Zohner.


WERNER KROPIK, documentarista e appassionato viaggiatore, è ospite di Markus Zohner negli studi di "PETRUSHKA - The Sense of Life".

Werner racconta la propria passione per il viaggio, sviluppata in giovanissima età. A diciassette anni intraprende infatti il primo viaggio, in sella alla propria bicicletta.
Il motore di questa spinta interiore che lo porta a non fermarsi mai è la curiosità. Curiosità di scoprire cosa ci sia al di là delle montagne che circondano la propria città. Curiosità di conoscere luoghi, tradizioni, culture e persone così diversi da sé.
A piedi, in bicicletta, a bordo di una panda o su una slitta trainata dalle renne, sono solo alcuni dei modi in cui Werner ha viaggiato.
Ma ogni suo viaggio è diverso, non soltanto per il mezzo di trasporto utilizzato. Ogni viaggio è una vita, in sé – dice Werner - fatto di scoperte, paure, speranze, desideri. Il viaggio è un concentrato di sensazioni, è l’amplificatore delle proprie emozioni, ciò che le rende più intense.


Werner Kropik è nato a Vienna nel 1942, dove ha conseguito la maturità classica e ha studiato per sei anni all’Accademia di Belle Arti, si è subito dopo trasferito a Lugano dove per oltre vent’anni ha gestito un laboratorio di oreficeria.
Coltiva la passione del viaggiare dal 1960. Dopo il suo ritorno da un viaggio di quasi 8 mesi in bicicletta che lo ha portato da Lugano a Hongkong (1994-1995) , si dedica attualmente all’attività di videoamatore, impegnato alla produzione di documentari.
Molti suoi lavori sono stati trasmessi dalla TSI. Ha dedicato diversi documentari al Ticino, la sua natura, le sue cappelle, e la sua architettura.
Nel 2002 ha vinto il concorso videoamatori del “Festival dei Festival”, la rassegna luganese dedicata ai film di montagna con il documentario “Chadar, il fiume gelato" e nel 2009 è stato vincitore del secondo dei premi offerti dalla RSI.
Nei suoi documentari cerca di descrivere un ambiente, una festa, un mercato o una cittadina in un modo semplice, onesto, diretto, senza dare troppo peso al lato didattico, cercando di captare il poetico anche nelle banalità e nella bruttezza.
Fra gli altri, ha compiuto un viaggio a bordo di una Panda da Lugano alla Siria e nel 1962 ha compiuto il suo primo lungo viaggio in Asia. Da allora è ritornato ben 29 volte in India.
BLOOD RED RIDING HOOD: Gabriele Marangoni, Musicista | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Gabriele Marangoni ospite di Markus Zohner, a Lugano – i due parlano di Cappuccetto Rosso, sulle simbologie e i significati di una delle favole più importanti del nostro mondo culturale.

La decima puntata di THE SENSE OF LIFE!
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, porta un incontro fra Gabriele Marangoni, musicista, e Markus Zohner.

Da Lugano a Milano, passando per Bellinzona e Losone. Dalla primavera del 2012 – data della prima performance, la prima BLOOD DROP – ad oggi il progetto BLOOD RED RIDING HOOD ha fatto molta strada, non soltanto in termini fisici – 17 blood drops – ma soprattutto sul piano artistico e concettuale. Si è voluto sperimentare, rischiare, osare, azzardare forme e linguaggi nuovi, a cui il pubblico non era abituato. Un taglio netto con l’arte, così come si è abituati a pensare: comoda, facile, riempitivo di spazi vuoti, magari da “infilare” tra un aperitivo e il dessert. Tanta strada è stata fatta, dunque. Ma tanta ancora aspetta di essere percorsa.
Il 2015, in questo senso, rappresenta una tappa molto importante per il progetto. Nei mesi a venire, infatti, le singole drops realizzate e le loro registrazioni video e audio, verranno plasmate e adattate per divenire parte integrante di una rappresentazione teatrale che debutterà nella seconda metà del 2014. BLOOD RED RIDING HOOD è innovazione continua di pensiero e di forme, gesto vivo, tagliente, energico sempre rinnovato, mai statico e ripiegato su se stesso. É un teatro che sperimenta, nella sua creazione e nella finale messa in scena. E proprio sul “prodotto finale” da realizzare ci si è concentrati pensando allo sviluppo di questa nuova fase del progetto per i mesi a venire. Dopo le esperienze delle drops degli scorsi anni, si è cristallizzata quindi l’idea di realizzare uno spettacolo multimediale, teatrale, audiovisivo. Si tratta di una meta importante per la Compagnia, che segna il passaggio ad una fase avanzata sul piano artistico, attraverso la commistione di linguaggi e forme artistiche nuove e innovative. Non sono da escludere, dunque, telecamere e obiettivi in scena, sul palco, parte costitutiva della rappresentazione, in vista di un progetto finale più ampio e condiviso. BLOOD RED RIDING HOOD si evolve. Diventa sperimentazione di forme e linguaggi espressivi sempre più nuovi.

Gabriele Marangoni ospite di Markus Zohner, a Lugano – i due parlano di Cappuccetto Rosso, sulle simbologie e i significati di una delle favole più importanti del nostro mondo culturale.

Gabriele Marangoni, musicista | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life: IL SENSO DELLA VITA
Alessandro Marchetti, uomo di teatro | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Markus Zohner incontra Alessandro Marchetti negli studi di PETRUSHKA a Verbania / Italia.
Alessandro Marchetti: attore, regista, maestro della Commedia dell'Arte, pittore, scultore. Figlio d'arte.

"Chi sono?
Per me o per gli altri?
Visto che mi state per ascoltare, forse vi interessa sapere chi sono come uomo pubblico.
Sono un attore, un regista, uno scenografo, un pittore, uno scultore. In breve sono un uomo di teatro che allarga i suoi orizzonti nell'arte.
Il virus del teatro mi è stato trasmesso dai miei avi.
Ho tentato di togliermelo di dosso quand'ero più giovane ma non ce l'ho fatta. Sono un uomo teatro-positivo.
Nel privato sono un uomo che ogni giorno si interroga.
L'unica certezza che mi rimane è di non avere nessuna certezza.
Ogni giorno mi rimetto in gioco e forse è tutto qui il significato dell'esistenza."

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Alessandro Marchetti,
figlio d’arte da tre generazioni, si forma dapprima alla scuola paterna poi a quella del grande attore goldoniano Cesco Baseggio della cui lezione fa tesoro.
Negli anni ’60 affianca all’attività d’attore, significative esperienze nel campo dell’arte pittorica.
Nel 1968, insieme con l’attrice Luisella Sala dà vita a Milano alla Compagnia TEATRO 7. Nel 1970 riapre con successo il glorioso Teatro Filodrammatici di Milano ma la profonda esigenza di confrontarsi con pubblici e teatri diversi lo fa tornare alla Compagnia TEATRO 7, con la quale per vent’anni effettua numerose tournèe in Italia e all’estero rappresentando autori antichi e moderni. I successi più vasti li raccoglie con “Le farse della Commedia dell’Arte” che recupera da canovacci tramandati oralmente da vecchie famiglie d’arte. Ne cura la regia, la scenografia e recita nella maschera di Arlecchino.
Dalla rivalutazione della Commedia dell’Arte quale metodologia di palcoscenico e chiave per l’invenzione di una nuova drammaturgia elabora un personale metodo di lavoro che diffonde attraverso numerosi stages. Dal 1988 collabora quale regista con troupes e teatri europei.
Sue regie sono state viste oltre che in Europa nelle Americhe, in Australia, in Giappone, Africa, Medio Oriente, Russia.
Si presenta nel suo recital “La maschera e il volto” – viaggio intorno alla Commedia dell’Arte.
In qualità di conferenziere è ospite degli Istituti Italiani di Cultura.
Ha pubblicato per Klett & Balmer il libro “Arlecchino & Co” scritto in collaborazione con M. Kunz.
Si occupa della direzione artistica di un Festival della Commedia dell’Arte in musica sul lago Maggiore.
Nel suo piccolo Teatro Studio in Verbania tiene stages per attori e cantanti lirici.

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I tre Alessandro
E’ abbastanza insolito che tre generazioni d’attori abbiano lo stesso nome: Alessandro.
Il nonno Alessandro fu, oltre che attore, direttore artistico di importanti Compagnie teatrali del suo tempo fra cui la Reale Sarda che annoverava fra attori, attrici e personale tecnico
un organico di circa cinquanta persone. Una tournée fatta in Sud America con la “Compagnia Alessandro Marchetti” durò due anni. Ebbe in gioventù una movimentata vita sentimentale finché non più giovanissimo, si sposò in seconde nozze, con una giovane contessina francese da cui nacque il secondo Alessandro. Scrisse anche un volumetto molto noto e discusso: “I tarli dell’arte drammatica”.
Una coincidenza: recitò diverse volte nel teatro Filodrammatici di Milano che verrà riaperto
- dopo la distruzione dalla guerra - dal nipote negli anni 70. In vecchiaia lasciò il teatro per il giornalismo.
Papà Alessandro, ribelle agli insegnamenti paterni, ebbe vita teatrale più avventurosa, passando da compagnie di prima grandezza a compagnie minori, inseguendo ideali socialisti e belle attrici fra le quali la goriziana Mercede Schein madre dell’ultimo Alessandro, che sposò quando il bimbo aveva già cinque anni. Fu attore schivo e solitario ma di grande insegnamento per il giovane Alessandro.
L’ultimo Alessandro che non ha avuto la chance di conoscere il celebre nonno, non ha figli. Finisce così la dinastia Alessandro Marchetti. Ma ha tanti allievi sparsi qua e là per il mondo che lo stimano e lo amano e ai quali lascia in eredità l’amore per il teatro.
APOCALYPSE Markus Zohner - Alan Alpenfelt: C.U.T.! Petrushka -The Sense of Life

Ecco, ci siamo con la ottava puntata di THE SENSE OF LIFE! Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, porta un incontro fra Markus Zohner, uomo di teatro, e Alan Alpenfelt.
In occasione della prima assoluta dello spettacolo APOCALYPSE 2072 | end.begin, i due parlano sulla fine del mondo, sui significati della fine per quello che la precede. Affrontano il tema dell'APOCALYPSE in tutte le sue sfaccettature: fine della nostra civilizzazione - significato umano - mondo post apocalittico - idea dell'apocalisse - domande sull'umanità, sul suo esito, sulla poesia del crollo.
Il senso di tutto, se tutto avrà una fine.
Le domande vitali: inizio, fine, morte, nascita, e quello che abbiamo da fare.
Markus Zohner e Alan Alpenfelt: IL SENSO DELLA VITA

APOCALYPSE 2072 | end.begin
Informazioni dettagliate sulla produzione, con testi, video e fotografie: http://zohner.com/ release/ c-u-t-apocalypse-2072-end-begin/

Niente sarà come è stato.?Il petrolio che spinge la tua macchina che scalda la tua casa che fa crescere la tua verdura che ti porta il pesce dal mare alla montagna che produce i tuoi farmaci e i tuoi vestiti che colora lacca il mondo che lo lubrifica lo stampa e gli aggiunge il gusto di vaniglia …. si sta estinguendo per sempre. E tu con lui. Chi sono quelli che ti raccontano la favola delle risorse inesauribili, della salvezza nella crescita economica e che ci vuole l‘auto più grande, il leasing e un nuovo telefonino ogni due anni??Ancora solo settantacinque anni e la tua attuale epoca sarà storia passata, nessun petrolio, nessuna risorsa energetica fossile, nessun riscaldamento, nessun gusto di vaniglia. E se non farai in tempo a vedere questo cambiamento, potrà ritenerti fortunato. Perché sarà triste. Molto triste.?I tuoi figli dovranno imparare a lottare per la loro acqua e non sapranno come cucinarsi le patate che sono riusciti a far crescere in un orto nascosto. Il gas? Quale gas? D’inverno i tuoi figli avranno freddo, un freddo cane, e dovranno difendere l’acqua, il terreno e quel poco che resta loro, da chi ha sete, molta più sete di loro, da chi ha fame e da chi ha bisogno di un tetto per la notte.?Ti illudi davvero che questo piccolo paradiso nel quale viviamo sarà nostro per sempre? Ci saranno dieci miliardi di altri uomini, donne e bambini, di tutti i colori e da tutte le parti del mondo, che si sposteranno perché avranno bisogno di vivere. Di sopravvivere. Anche loro. E il piccolo paradiso sarà perduto.?Una memoria del futuro. L’inizio di una nuova era, nella quale nulla sarà come noi lo immaginiamo, come noi speriamo che sia. Sarà un nuovo inizio, si. Ogni inizio è pieno di speranze. Ma è anche pieno di nostalgia. Nostalgia per il mondo perso.?Dimentica la macchina. Vieni a teatro.?APOCALYPSE 2072 | end.begin.?Ricordando l’era più grandiosa di tutti i tempi, l’era che sta per finire: la nostra.?Uno spettacolo tragicomico, veloce e lento, poetico, radicale e sincero, brutale e dolce. Uno spettacolo musicale, con musica spettacolare. ?Avrà una fine. Avrà un inizio.? Il teatro sarà riscaldato.

THE SENSE OF LIFE è un progetto podcast di Radio Petruska.

Il programma C.U.T.! The Sense of Life è un dialogo a cui tutti prendono parte. Gli interrogativi sono rivolti all’ospite, ma anche al suo interlocutore e a tutti gli ascoltatori. Tutto viene messo in gioco e si correre il rischio di non avere delle risposte. Il mistero della vita è come una lesione, che non può essere anestetizzata solamente per non percepirne il dolore; non porsi domande sul senso della vita significa rinunciare alla possibilità di comprenderla pienamente. È necessario osare, prendersi cura di questa ferita anche se può far male. Attraverso C.U.T.! The Sense of Life la ferita si trasforma in una feritoia, in un minuscolo varco che consente di affacciarsi sul proprio mondo interiore così da scrutare e indagare la parte più misteriosa e segreta di se stessi. C.U.T.! The Sense of Life è un Audio Art Project della Markus Zohner Arts Company e fa parte del progetto triennale culturale C.U.T.!.
RADIO PETRUSKA - LA NUOVA VOCE DALLA SVIZZERA ITALIANA La Markus Zohner Arts Company lancia un nuovo concetto di radio, in forma di podcast, scaricabili dal web, che si propone di esplorare i grandi temi dell’esistenza umana, di ricercare ragionamenti, riflessioni e una verità personale. RADIO PETRUSKA mette in discussione, ed è alla ricerca di ragionamenti, di riflessioni, di una verità personale, artistica e soprattutto umana in grado di arrivare al centro di questioni vitali per l’esistenza.
Carmelo Rifici, regista di teatro | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Ecco, ci siamo con la settima puntata di THE SENSE OF LIFE! Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, dialoga con Carmelo Rifici, regista di teatro e responsabile per la programmazione di Lugano in Scena.
Markus Zohner e Carmelo Rifici parlano sulla necessità di raccontare storie, di fare teatro oggi, in Ticino, in Italia, in Europa.
Le domande vitali vita: la morte, l'arte, i nostri compiti. Carmelo Rifici e Markus Zohner: IL SENSO DELLA VITA

(Ci scusiamo per la qualità sonora non perfetta. Per un problema con un microfono abbiamo dovuto utilizzare il file del microfono interno del registratore)


Nato a Cernusco Sul Naviglio, laureato in Lettere Moderne, Carmelo rifici si diploma nel 2000 alla Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Torino. Regista collaboratore di Luca Ronconi nelle produzioni del Progetto Domani, legate alle Olimpiadi di Torino 2006. Collabora sempre con Ronconi per Farenheit 451 di Bradbury, Ulisse doppio ritorno di Botho Strauss e Porfirio, Turandot di Puccini, Il mercante di Venezia di Shakespeare.

Dal 2003 al 2006 è regista residente al Teatro Litta di Milano dove allestisce Il giro di vite di Henry James, La tardi ravveduta di Giuseppe Giacosa, La Signorina Julie di Arthur Strindberg. Nel 2004 mette in scena I Giusti, di Albert Camus per il Teatro di Sinalunga. Nel 2006 firma la regia di Lunga giornata verso la notte di Eugeen O’Neill per il Teatro Filodrammatici di Milano.

Del 2008 è la commissione del Napoli Teatro Festival Chie-Chan e io, dal romanzo di Banana Yoshimoto, adattamento di Giorgio Amitrano. Dello stesso anno è Una notte di maggio di Abraham Yeoshua per il Teatro Due di Parma.

Nel 2009 firma le regie de I pretendenti di Jeanluc Lagarce e Il gatto con gli stivali, una recita continuamente interrotta, di Ludwig Tieck, entrambi per il Piccolo Teatro di Milano.

Nella stagione 2010/ 2011 firma le seguenti regie: Buio di Sonia Antinori per Teatro Due di Parma, Avevo un bel pallone rosso di Angela Dematté per lo Stabile di Bolzano, Nathan il saggio di Lessing per il Piccolo di Milano e Medea di Cherubini per il Ponchielli di Cremona.

Nella stagione 2011/ 2012 firma le regie di Elektra di Hoffmansthal, per il Teatro Stabile del Veneto, e I puritani di Bellini, sempre per il Circuito Lirico Lombardo. Del 2012 è Giulio Cesare di Shakespeare per il Piccolo Teatro di Milano e La Rosa Bianca di Lillian Groag per lo Stabile di Bolzano.

Dal 2014 è responsabile per la programmazione di LUGANO IN SCENA.
THE SENSE OF LIFE è un progetto podcast di Radio Petruska.
IL MANIFESTO DI RADIO PETRUSKA: Markus Zohner – Le verità su e i segreti di RADIO PETRUSKA
È raccommadato l'ascolto con cuffie.

Markus Zohner parla sulla ragione d'esistere di RADIO PETRUSKA.
Perchè fondare una nouova stazione radio?
Di che cosa deve parlare una radio, oggi, qui?
Venti minuti di pensieri, riflessioni, sguardi e immagini sonori.
Patrizia Barbuiani, attrice, regista, scrittrice | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Eccoci con la quinta puntata di THE SENSE OF LIFE! Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico RADIO PETRUSKA – The Sense of Life, dialoga con Patria Barbuiani, attrice teatrale, regista e scrittrice.
Mors Ridens, una figura goliardica, comica, irriverente che non si prende sul serio nella sua mansione di falciatrice di messe umane e che si umanizza per dialogare con esseri terrorizzati dalla sua particolare natura. Un monologo serrato, danzato, musicato, vaneggiato, oltraggiosamente mortale per comuni mortali.
Per THE SENSE OF LIFE Patrizia Barbuiani e Markus Zohner dialogheranno sulle possibilità di vedere la morte diversamente dallo scontato, di guardarla con ochhi da una comediante alla ricerca del senso della vita.
Riflessioni in cui il senso della vita e e la morte smuovono la tranquillità della quotidianità.

THE SENSE OF LIFE è un progetto podcast di Radio Petruska.



MORS RIDENS

„Adamo ed Eva vivevano nel paradiso felici e contenti, erano sani e belli e immortali finché un giorno il Padre Eterno disse loro: „Dall‘albero della conoscenza non mangerete il pomo.“ Ora Eva che conosceva solo il pomo d‘Adamo si sentì ignorante e istigata dal serpente fece quello che non avrebbe mai dovuto fare: di nascosto andò nella biblioteca del Padre Eterno e aprì l‘enciclopedia Conoscere in dodici volumi alla parola pomo. E qui lesse il suo futuro e il mio. Così sono nato, espulso, gettato, colato da un peccato, un peccato originale di origini ignote. Non sono nato da un amplesso ma da un complesso di colpa, dalla polpa di una mela addentata, gustata, ingoiata, una mela avariata.“

Mors Ridens, una figura goliardica, comica, irriverente che non si prende sul serio nella sua mansione di falciatrice di messe umane e che si umanizza per dialogare con esseri terrorizzati dalla sua particolare natura. Un monologo serrato, danzato, musicato, vaneggiato, oltraggiosamente mortale per comuni mortali.

Sito di Patrizia Barbuiani: www.barbuiani.com
Luigi Pedrazzini, ex Consigliere di Stato | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico PETRUSKA – The Sense of Life, ha incontrato Luigi Pedrazzini per parlare del suo pellegrinaggio verso Santiago de Compostela.

Lasciandosi alle spalle dodici anni di governo, nel 2011 ha intrapreso il Cammino di Santiago de Compostela, percorrendo circa 800 chilometri in 30 giorni e vivendo un'esperienza unica e intensa.

Luigi Pedrazzini e Markus Zohner, in questo quarto incontro di THE SENSE OF LIFE, dialogheranno sul bisogno di compiere un cammino per riconquistare il vero senso della vita. Accomunati dalla stessa esigenza di evasione hanno parlato della necessità di un viaggio in cui ritrovare se stessi e sentire la propria voce spesso soffocata dal caos quotidiano. Entrambi hanno riflettuto sull'importanza del silenzio e del proprio passato come bagaglio culturale ed emotivo.

Ecco a voi la quarta puntata di THE SENSE OF LIFE - un progetto podcast di Radio Petruska.

Luigi Pedrazzini è nato il 4 marzo del 1953, è sposato e ha quattro figli.

Terminati gli studi di diritto all’Università di Zurigo (1977), ottiene la patente di avvocato nel 1992.
Dal 1977 al 1983 è caporedattore del quotidiano ticinese «Popolo e Libertà».
Nel 1983 entra alla «Società Elettrica Sopracenerina SA» di Locarno, dove dal 1986 ricopre la funzione di presidente della direzione.
Nel 1999 Luigi Pedrazzini viene eletto Consigliere di Stato del cantone Ticino e, fino al 2011, è direttore del Dipartimento delle istituzioni del Cantone Ticino.
Una settimana dopo aver lasciato il Consiglio di Stato, nella primavera del 2011, si è recato nei Pirenei francesi, a St. Jean Pied de Port, e da lì, in 30 giorni, ha raggiunto Santiago de Compostela, percorrendo a piedi circa 800 km.

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Durante la puntata Luigi Pedrazzini condivide con gli ascoltatori le gioie e le difficoltà provate durante il suo pellegrinaggio.
I momenti duri e di sconforto sono parte integrante di viaggi come questi, ma anche quando la fatica e la stanchezza si fanno sentire, si è coscienti della preziosità di questi momenti, durante i quali si ha la possibilità di mettersi alla prova e di stringere amicizia con gli altri viaggiatori.
Uno degli aspetti più importanti del viaggio è stato il forte senso di solidarietà tra i pellegrini. Durante un pellegrinaggio, tra i viaggiatori, si instaura in maniera spontanea un forte rapporto di confidenza reciproca che in altre situazioni sarebbe difficile stabilire. In questo modo, pur avendo viaggiato da solo, Pedrazzini non si è mai sentito veramente solo.
Per Luigi Pedrazzini la vera meta del viaggio è il cammino.
Il pellegrino, giorno dopo giorno, ha imparato ad apprezzare ogni attimo della sua avventura e a farne tesoro.
Tuttavia, quando dopo una trentina di tappe giornaliere per un totale di circa ottocento chilometri, si è trovato davanti alla Cattedrale di San Giacomo di Compostela, ha provato comunque una fortissima emozione.
Durante la registrazione Pedrazzini ci parla della spiritualità e della presenza di Dio in un cammino come questo ma, soprattutto, nella vita di tutti i giorni.

Luigi Pedrazzini, ex Consigliere di Stato | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life


Il programma C.U.T.! The Sense of Life è un dialogo a cui tutti prendono parte. Gli interrogativi sono rivolti all’ospite, ma anche al suo interlocutore e a tutti gli ascoltatori. Tutto viene messo in gioco e si correre il rischio di non avere delle risposte. Il mistero della vita è come una lesione, che non può essere anestetizzata solamente per non percepirne il dolore; non porsi domande sul senso della vita significa rinunciare alla possibilità di comprenderla pienamente. È necessario osare, prendersi cura di questa ferita anche se può far male. Attraverso C.U.T.! The Sense of Life la ferita si trasforma in una feritoia, in un minuscolo varco che consente di affacciarsi sul proprio mondo interiore così da scrutare e indagare la parte più misteriosa e segreta di se stessi. C.U.T.! The Sense of Life è un Audio Art Project della Markus Zohner Arts Company e fa parte del progetto triennale culturale C.U.T.!.

RADIO PETRUSKA – LA NUOVA VOCE DALLA SVIZZERA ITALIANA La Markus Zohner Arts Company lancia un nuovo concetto di radio, in forma di podcast, scaricabili dal web, che si propone di esplorare i grandi temi dell’esistenza umana, di ricercare ragionamenti, riflessioni e una verità personale. RADIO PETRUSKA mette in discussione, ed è alla ricerca di ragionamenti, di riflessioni, di una verità personale, artistica e soprattutto umana in grado di arrivare al centro di questioni vitali per l’esistenza.
Nando Snozzi, artista | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico PETRUSKA – The Sense of Life, ha incontrato l'artista bello e brutale Nando Snozzi.

In questo terzo incontro lo spirito libero Nando Snozzi e Markus Zohner dialogheranno sull'arte e sulla follia come due facce dello steso mondo, sulla pittura come evasione, come spazio in cui la follia si separa dalla realtà. Entrambi hanno riflettuto sull'importanza della cultura come vero investimento, sulla casualità e la fatalità del destino.

Un’ora di riflessioni in cui il senso della vita e l'arte sono state protagoniste dell'intervista.

Ecco a voi la terza puntata di THE SENSE OF LIFE - un progetto podcast di Radio Petruska.
Markus Zohner racconta la nascita della serie fotografica "LIGHTS"
La serie di fotografie "LIGHTS" è stata fotografata sotto circostanze speciali.
In questo podcast, Markus Zohner racconta la nascita e le ragioni per la creazione di queste fotografie che sono state fotografate su materiale analogico: pellicola di medio formato.



LUCI

Non stanno mai ferme. O ti muovi verso di loro, via da loro, o si muovono loro, verso di te, via da te.
La statica di luci è soltanto apparente. E sempre sovvrastimula l‘occhio.
Si stagliano, pungono, vogliono guidarti, ma ti confondono e ti fanno venire le vertigini.
Il tentativo di fotografarle: darle il tempo di fermare il loro movimento.
Peter Schiesser, Capo Redattore di AZIONE | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico PETRUSKA – The Sense of Life, ha incontrato Peter Schiesser, Capo Editore di AZIONE
Questo incontro durante il LONGLAKE FESTIVAL LUGANO 2014 è stato aperto al pubblico.
Tutti i dettagli:
http://zohner.com/ release/ peter-schiesser-capo-redattore-di-azione-markus-zohner-c-u-t-sense-life/

Per abbonarsi al podcast THE SENSE OF LIFE di Radio Petruska:
feeds.soundcloud.com/ users/ soundclo…027/ sounds.rss

Per un Ticino che guarda ma non vede, che scende a compromessi per comodità, Peter Schiesser e Markus Zohner, in questo incontro, hanno sviscerato la vera verità, riflettuto sull’apparente libertà di stampa, sull’integrità e sulla consapevolezza del proprio dovere. Un’ora di riflessioni in cui l’omertà e il senso della vita sono stati protagonisti dell’intervista. Ecco a voi la seconda puntata di THE SENSE OF LIFE – un progetto podcast di Radio Petruska.

Questa seconda intervista, oltre ad essere un dialogo, è un cammino che scava dentro i temi grandi della vita e fa riemergere dubbi, pensieri, ricordi ormai nascosti, è un mezzo di ricerca di noi stessi, delle nostre radici per comprendere il senso della vita.

Un’ora di riflessioni sulle questioni umane, su cosa sentiamo veramente, su come riusciamo ad affrontare la vita.

THE SENSE OF LIFE – un progetto podcast di Radio Petruska.
Marco Borradori, Sindaco di Lugano | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Nel contesto del suo progetto culturale triennale C.U.T.! la Markus Zohner Arts Company con il suo progetto radiofonico PETRUSKA – The Sense of Life, ha incontrato il sindaco di Lugano, Marco Borradori.
Questo incontro durante il LONGLAKE FESTIVAL LUGANO 2014 è stato aperto al pubblico.
Tutti i dettagli:
http://zohner.com/ release/ marco-borradori-sindaco-di-lugano-markus-zohner-c-u-t-sense-life/

Per abbonarsi al podcast THE SENSE OF LIFE di Radio Petruska:
http://feeds.soundcloud.com/ users/ soundcloud:users:21805027/ sounds.rss

Marco Borradori e Markus Zohner in questo incontro hanno dialogato sul senso della vita, su come si guida una città, su come si gestisce il proprio essere uomo, come riuscire a dominare tensioni e problemi tra colleghi e avversari politici, come subire la negatività, lasciarla scivolare su se stessi, e su cosa significa il ruolo del padre – del padre biologico, del padre aquisito, e del proprio ruolo di essere padre.
I ruoli del intervistatore e del intervistato si mescolano l’un l’altro.

Questa prima intervista, oltre ad essere un dialogo, è un cammino che scava dentro i temi grandi della vita e fa riemergere dubbi, pensieri, ricordi ormai nascosti, è un mezzo di ricerca di noi stessi, delle nostre radici per comprendere il senso della vita.

Un’ora di riflessioni sulle questioni umane, su cosa sentiamo veramente, su come riusciamo ad affrontare la vita.
Tutto questo infittisce la prima puntata di THE SENSE OF LIFE – un progetto podcast di Radio Petruska.

Patrizia Barbuiani: WORDS IN PROGRESS – Romeo & Giulietta, Intervista con Markus Zohner
Patrizia Barbuiani a Radio Petruska racconta del suo nuovo lavoro teatrale WORDS IN PROGRESS – Romeo & Giulietta, in scena nei teatri in Svizzera e in Italia.
Informazioni su Patrizia Barbuiani, sulla compania teatrale TEATROX e sulla produzione a http://www.barbuiani.com

Opus TeatralLetterarioMusicale da Ovidio a Shakespeare
alla ricerca della storia dei due amanti veronesi fra tragedia e commedia.


Costumi SETTIMA BONELLI
Scenografia MARTIN WIESER
Luci ANDREA COSENTINO
Fotografia FIZZO Photo Book Film
Video ALESSANDRO PREMOLI

Produzione
TEATROX | Markus Zohner Arts Company

UNA STORIA UNIVERSALE
Dal remoto Oriente questa storia che lungo i secoli è filtrata dall’est all’ovest, dal sud al nord, che si è trasformata in Giulietta & Romeo e poi in Romeo & Juliet, viene adattata e rivissuta in un nuovo affresco teatrale e in musica.
Gesto, parola, danza, immagini, composizioni musicali moderne, accompagnamento dal vivo per questa nuova accattivante produzione che fa della tragedia una commedia e della commedia una tragedia. Un percorso teatrale e musicale che rende omaggio a quella creatività universale, che come una fiaccola lucente, passa di mano in mano, da luogo a luogo, da epoca ad epoca per illuminare il cammino umano.
La vicenda di questo amore infelice, ostacolato dalle famiglie, ha radici affini in tutto il mondo e la sua comparsa si perde nella notte dei tempi. Resa celebre dal grande drammaturgo inglese William Shakespeare questa storia è nata in tempi lontani ed è stata tramandata nelle sue varie sfaccettature dapprima in modo orale fino a fondersi con differenti soggetti e sfumature in scritti di differenti autori.
Attraverso un approfondimento sui testi che hanno preceduto l‘opera di Shakespeare lo spettacolo parte ad Est dalla culla greca, dalla vicenda di „Piramo e Tisbe” tratteggiata da Ovidio (43 a.C-18 d.C.), passa per l‘assolato Sud in Italia dapprima con la novella di „Ganozza e Mariotto“ di Masuccio Guardati detto il Salernitano (1476), poi nella definitiva stesura della novella „Giulietta e Romeo“ ambientata a Verona da Luigi da Porto (1530), si sposta a Ovest in Francia nella traduzione di Pierre Boaistuau (1559), risale a Nord in Inghilterra nella rielaborazione in prosa di William Painter e nel poema narrativo di Arthur Brooke (1562), fonte diretta del Bardo di Stratford, che ne ha tracciato uno dei suoi drammi più interpretato ancora tutt‘oggi, Romeo and Juliet.

PRIMO QUADRO Ovidio „Piramo e Tisbe“
Dell‘amore infelice di due giovani, Piramo e Tisbe, osteggiato dalle rispettive famiglie narra il poeta latino Ovidio (43 a.C-18 d.C.) nelle sue Metamorfosi, una sorta di arazzo affascinante in cui molte parti delle letterature greca e latina sono utilizzate e rifuse con unità di stile. Da queste due figure leggendarie e mitiche dell‘antica Grecia prende spunto parte della storia.

SECONDO QUADRO
Dante Alighieri „Divina Commedia“
I nomi delle due famiglie in lotta, Capuleti e Montecchi, erano già noti nel Trecento, inserite per la prima volta da Dante nella sua Divina Commedia (Purgatorio, VI, 105). I Montecchi sono veronesi, i Cappeletti (diventati poi Capuleti) sono in origine bresciani, anche se i novellieri futuri porranno la dimora poi in un’unica città. Il contesto storico in Dante non fa riferimento alle vicende dell’amore contrariato tra gli amanti di queste famiglie, che non appaiono. Piuttosto è un discorso politico contro le faide tra Guelfi e Ghibellini delle diverse città-stato che insanguinavano e dividevano l’Italia.

TERZO QUADRO
Masuccio Guardati „Ganozza e Mariotto“
Il percorso di un tema universale come quello dell‘amore infelice di due giovani
approderà poi in seguito in una prima struttura della trama nella novella di „Ganozza e
Mariotto“ di Masuccio detto Salernitano, composta nel 1476, ambientata a Siena. Sia
il tono che la trama dell’opera mostrano delle notevoli differenze dall’opera di
Shakespeare. Masuccio Salernitano insiste più volentieri, almeno all’inizio, sull’aspetto
erotico e spensierato della loro relazione, ben lontana dall’aspetto di sacralità che
acquisterà in seguito. L’ambientazione di Masuccio è molto più solare e mediterranea.

QUARTO QUADRO
Luigi da Porto „Giulietta e Romeo“
Luigi da Porto nella sua Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti,
pubblicata nel 1530 circa, diede alla storia molto della sua forma moderna, rinominando
i giovani Giulietta e Romeo e portando l’azione da Siena a Verona. Nello spettacolo
vengono inseriti anche alcuni stralci della traduzione di questa novella in francese
elaborata da Pierre Boaistuau nelle sue Histoires Tragiques (1559), che a sua volta
venne tradotta in inglese in versi, con il poema narrativo Tragicall Historye of
Romeus and Juliet, scritto nel 1562 da Arthur Brooke.

QUINTO QUADRO
William Shakespeare „Romeo and Juliet“
Alcuni frammenti verranno proposti in ordine cronologico inverso rispetto al dramma.
Si partirà dalla fine tragica per risalire al primo incontro fatidico di Giulietta e Romeo
durante la festa di Carnevale.

Atto unico durata 75 minuti senza pausa
Usch Spettigue, Potter | Interview Radio Petruska, Markus Zohner Arts Company
This is a very rare interview with the potter Usch Spettigue.
She is creating artistic work in Suffolk, England, for over fourty years.
Here Usch speaks with Markus Zohner and tells about her life, inspiration, about the development of her technique and about her approach to pottery, about the procedures she has developed and about her views on her craft.
The interview has been recorded on August 26th and 27th 2014, in Aldeburgh and in Felixstowe, England, both times at the seashore, with strong winds and with spectacular waves.

http://spettigue.com


Usch Spettigue:
CONCENTRATING ON PURE FORM, RESEARCHING FOR NEW COLOUR

Colourful and sculptural, her new porcelain pots are designed as one-off artefacts which retain their basic function. The jugs, while suggesting natural forms, have a variety of distinctive handles - ensuring that each one is an individual.
Usch Spettigue was born in Germany and settled in England in 1963 with her English husband. She started making hand-built pottery while studying languages in Munich and went back to the craft full-time in 1973.

She established her own studio at Harkstead in 1975.

Since then she has exhibited widely in East Anglia, as well as in London, the West Country, York, the United States and Germany.

Her pots are all thrown. They are porcelain, single-fired at 1220° C in an electric kiln. Some of her pots are decorated with sgraffito, inlay or wax resist.
Creative use of slips and glazes on different clays vary texture and colour.
At present she is also concentrating on pure form with a variety of large jugs and spherical pots with inturned tops. Some of these pots are carved when they are in a leather-hard state to give a deeply grooved surface.

She is a selected member of the Anglian Potters Association and of the Suffolk Craft Society.
Live-Talk: THE RE-DISCOVERY OF THE ANCIENT AMBER WAY - FROM VENICE TO ST. PETERSBURG
LIVE – TALK by Markus Zohner: Lecture about a 9 Months Walk from Venice to St. Petersburg, Locarno April 2014

On April 10th, 2014 in the Hotel Belvedere in Locarno, Theatre Director and Author Markus Zohner presented an illustrated Lecture. He gave a talk about his 9-month, 12-country 4,000 Km Walk from Venice to St. Petersburg along the Ancient Amber Way, about which he has written a book.

Mr. Zohner heads an independent Arts and Theatre Company which develops and performs artistic projects internationally in Theatre, Photography, Radio, Video and Film, receiving awards from many countries around the world.

Markus Zohner, for nine months has walked on foot from Venice / Italy to St. Petersburg / Russia – a 12-country 4,000 Km Walk along the Ancient Amber Way, about which he has written a book, edited by FIZZO Photo Book Film in German („Die Wiederentdeckung der Bernsteinstrasse“) and in Italian (“La riscoperta dell’antica Via dell’Ambra”).

Further information: http://zohner.ch/ release/ markus-zohner-the-re-discovery-of-the-ancient-amber-way/

A huge Photographic Exhibition with over 120 pictures has been devised, which has been presented in Austria, Italy, Hungary and lately in Bellinzona / Ticino, at Sasso Corbaro Castle.

His walk lead him through Italy, Slovenia, Hungary, Austria, Czech Republic, Slovacchia, Poland, Kaliningrad, Lithuania, Latvia, Estonia and Russia.

Mr. Zohner heads an independent Arts and Theatre Company which develops and performs artistic projects internationally in Theatre, Photography, Radio, Video and Film, receiving awards from many countries around the world.
Markus Zohner: sette riflessioni sul viaggio e sulla fotografia (Podcast)
MARKUS ZOHNER

ST. PETERSBURG

Sette riflessioni sul viaggio e sulla fotografia
Markus ripercorre i momenti più significativi ed intensi del suo soggiorno a San Pietroburgo.
L'artista ci racconta del suo viaggio a piedi lungo l'antica Via dell'Ambra e delle emozioni provate al sua arrivo nella città di Dostoevskij.
Una volta giunto a destinazione e dopo alcuni giorni di riposo, Markus ha iniziato ad esplorare la città russa, vagando senza sosta lungo la Prospettiva Nevskij, attraverso stradine e viali, lungo canali e ponti.
A San Pietroburgo Markus ha acquistato una vecchia macchina fotografica sovietica e alcune pellicole medio formato in bianco e nero, scadute da prima della perestrojka.
Con questa equipaggiatura e con alle spalle una lunga preparazione, l'artista si è lasciato trasportare dalle emozioni, dando vita ad una serie di fotografie intense ed affascinanti.
Durante l'intervista Markus Zohner ci parla delle sue opere e del progetto fotografico nato a San Pietroburgo.


La serie fotografica

Il regista teatrale, attore, scrittore e fotografo svizzero Markus Zohner, da dicembre 2008 a settembre 2009 ha percorso a piedi l‘antica Via dell‘Ambra.
Dopo una marcia di 4000 Km attraverso 12 nazioni europee, paesaggi incantevoli, montagne selvagge e città affascinanti, Zohner è approdato a San Pietroburgo, città dei suoi sogni.
Una volta giunto a destinazione l'artista ha acquistato una vecchia macchina fotografica sovietica ETUDE e alcuni pacchi di pellicole medio formato in bianco e nero, scadute da prima della perestrojka.
Così equipaggiato e dopo tanti anni di preparazione, Zohner ha esplorato la città di Dostoevskij, vagando senza sosta lungo la Prospettiva Nevskij, attraverso stradine e viali, lungo canali e ponti, per piazze e musei.
La macchina fotografica, con i suoi vecchi rullini, è diventata non solo il terzo occhio dell'artista, ma anche l'estensione di un animo romantico finalmente giunto nel luogo dei suoi sogni.
Gli scatti realizzati durante il soggiorno a San Pietroburgo testimoniano un volto inedito ed estremamente suggestivo di una città dal fascino misterioso.


Le fotografie

Le fotografie della serie sono state realizzate con una macchina fotografica sovietica ETUDE e con pellicole medio formato in bianco e nero, scadute da prima della perestrojka.
Le fotografie sono acquistabili in edizione limitata.

San Pietroburgo. San Pietroburgo. San Pietroburgo.?
Arrivo nel luogo dei miei sogni. Arrivo all’obiettivo degli ultimi anni. Arrivo alla fine del mio viaggio. Arrivo dopo 280 giorni di cammino. Arrivo in un luogo che non c‘è. Dodici nazioni attraversate, quattromila chilometri percorsi, e d’un tratto – si è arrivati. Si oltrepassa un cartello e si va in una città, e non si riesce assolutamente a comprendere il significato di tutto ciò.?Naturalmente ogni meta è anche una morte. Una volta arrivati, il viaggio è finito.?E ogni meta vale solo quanto il tragitto percorso per arrivare. In verità è il cammino che determina il valore intrinseco del nostro obiettivo.?In questo arrivo c’è tutto il mio viaggio.?Se la meta è la fine, l’incentivo, l’anelito, la morte, allora il cammino è il senso.
Il viaggio

Il regista teatrale, attore, scrittore e fotografo svizzero Markus Zohner, da dicembre 2008 a settembre 2009 ha percorso a piedi l‘antica Via dell‘Ambra, da Venezia a San Pietroburgo.?L'artista ha attraversato 12 nazioni europee in 9 mesi, camminando per più di 4000 chilometri: partendo dall’Italia e passando per Slovenia, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, è infine giunto in Russia.

L'arrivo a San Pietroburgo

Il viaggio iniziato a Venezia si conclude, dopo 280 giorni di cammino, con l'arrivo a San Pietroburgo.
Dopo una marcia di 4000 Km attraverso 12 nazioni europee, paesaggi sconosciuti, montagne selvagge e città incantate, Zohner è approdato a San Pietroburgo, città dei suoi sogni.
Filippo Genucchi, Signore delle nevi | Markus Zohner: C.U.T.! The Sense of life
Filippo Genucchi, vincitore dell’ultramaratona nello Yukon, in Canada, è ospite di Markus Zohner negli studi di "PETRUSHKA".
I due affronteranno un dialogo attorno al viaggio, al camminare e alla vita.

Filippo Genucchi è nato nel 1973 e vive a Castro, in Val di Blenio.
Durante l'inverno è responsabile della sicurezza e dell'apertura della strada del Passo del Lucomagno.
In estate si occupa della segnaletica e della manutenzione dei sentieri tra Valle Bedretto, Leventina, Blenio, Riviera, Bellinzonese e Gambarogno.
E attivo nel soccorso alpino ed è ufficiale dell'esercito nelle truppe degli specialisti di montagna.

Nel 2012, percorrendo 500 km in 6 giorni, ha vinto la Yucon Arctic Ultra. Quest'anno la gara è stata vinta da Ottmar Flepp, amico e collega di Filippo.

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