Nessun luogo è lontano
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Storie, notizie, analisi, per raccontare ogni giorno tutto ciò che accade fuori dai confini italiani. Fatti apparentemente lontani che ci riguardano sempre di più, quotidianamente. Dopo un anno di reportage, Giampaolo Musumeci posa lo zaino, accende il microfono e accoglie reporter, fotografi, analisti, i più autorevoli a livello internazionale.
Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 01/04/25 18:51
Aggiornamento: 02/04/25 9:10 (Aggiorna adesso)
Mentre alcuni leader sovranisti europei si schierano al fianco di Marine Le Pen, la presidente del Rassemblement National tuona contro i giudici in conferenza stampa. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna.
Dopo il rientro del Vicepresidente JD Vance dalla Groenlandia, domani sarà la premier danese Mette Frederiksen a visitare l’isola di ghiaccio. Ne parliamo con Dwyane Ryan Menezes, fondatore e direttore del Polar Research and Policy Initiative (PRPI), Anderson Osthagen, professore di Relazioni internazionali all’High North Center e Senior Researcher al Fridtjof Nansen Institute, Andreas Raspotnik, Direttore dell’High North center, centro studi sull’Artico dell’Università di Bodø, ed Emilio Cozzi, giornalista ed autore di “Geopolitica dello spazio” (il Saggiatore).
Terremoto giudiziario in Francia: la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. Ce ne parla da Parigi Veronica Gennari, giornalista freelance.
Le minacce del presidente Trump al capo del Cremlino e all’Ayatollah Ali Khamenei e la nuova sfida nell’Artico. Ne parliamo con Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po, e con Marzio Mian, giornalista e autore di “Guerra bianca: sul fronte artico del conflitto mondiale” (Neri Pozza).
Oggi, 28 marzo 2025, due potenti scosse di magnitudo 7,7 e 6,4 con epicentro a Mandalay, in Myanmar, hanno colpito il paese e la vicina Thailandia. Ci descrivono la situazione Massimo Morello, giornalista del Foglio a Bangkok e Guido Calvi, responsabile AVSI progetti in Myanmar.
Il presidente Vladimir Putin ha lanciato l’idea di “un’amministrazione transitoria” sotto l’egida dell’ONU in Ucraina. Ha anche parlato al Forum Artico a Murmansk sottolineando gli interessi statunitensi verso la Groenlandia e ribadendo l’impegno russo nella regione dell’Artico. Ne parliamo con Carolina De Stefano, professoressa di storia e politica russa alla Luiss, editorialista de Il Sole 24 Ore, autrice di “Storia del potere in Russia - Dagli zar a Putin”, edito da Morcelliana.
A Istanbul proseguono le proteste scoppiate dopo l’arresto del sindaco della città, Ekrem Imamoglu. Ce ne parla Riccardo Gasco, Visiting Research Fellow dell’Istanbul Policy Center.
La Coalizione dei volenterosi all’Eliseo rinnova il supporto all’Ucraina. Ce ne parla da Parigi Danilo Ceccarelli, collaboratore de Il Sole 24Ore.
La capacità dell’Europa di sostenere militarmente l’Ucraina senza l’impegno statunitense. Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dello IAI.
Le proteste contro Hamas a Gaza e i timori per il piano di evacuazione. Ce ne parla dalla Striscia Diego Regosa, Senior Emergency Coordinator CESVI.
L’accordo di cessate il fuoco sul Mar Nero tra Ucraina e Russia è un primo, debole, passo verso la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Ne parliamo con Eleonora Tafuro Ambrosetti, analista di ISPI.
L’accesso al Mar Nero è strategico per la Russia, che dispone in questo modo di uno sbocco su un mare caldo per il commercio del petrolio. Ne parliamo con Alessio Patalano, professore al King’s College di Londra, Department of War Studies.
Le proteste dei gazawi a Gaza contro Hamas e il rilascio del regista palestinese premio Oscar, Hamdan Ballal. Ce ne parla da Israele Meron Rapoport, giornalista di +972 Magazine e Local Call.
Il direttore della rivista statunitense "The Atlantic" per errore nella chat di Signal del Pentagono. Ne parliamo con Luca Trenta, professore di Relazioni internazionali all'Università di Swansea.
Le conclusioni dei colloqui a Riad, il potenziale cessate il fuoco nel Mar Nero e l'avvicinamento tra Washington e Mosca. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista de Il Sole 24Ore esperta di Russia.
Continuano gli attacchi in Cisgiordania: rapito, attaccato e infine rilasciato il regista palestinese e premio Oscar Hamdan Ballal. Ne parliamo con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24Ore.
Sono iniziati a Riad i colloqui tra la delegazione Usa e la delegazione russa, dopo che ieri la delegazione Usa aveva incontrato la delegazione ucraina. Ne parliamo con Marta Allevato, giornalista della redazione Esteri dell'agenzia AGI , autrice di “La Russia moralizzatrice. La crociata del Cremlino per i valori tradizionali” (Piemme), ed Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore, oggi vicepresidente di Sace e segretario generale dello European Corporate Council on Africa and the Middle East.
Sesto giorno di proteste ad Istanbul tra manifestanti e polizia. Ce ne parla da Istanbul Gabriella Colarusso, inviata di Repubblica.
Terminato il Consiglio Europeo, al via il piano “Readiness 2030”. Ne parliamo con Sergio Nava, giornalista di Radio24.
All’indomani dell’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, in migliaia sono scesi in piazza per protestare contro il presidente Erdogan. Ce ne parla da Istanbul Riccardo Gasco, Visiting Research Fellow dell’Istanbul Policy Center.
La guerra a Gaza e le falle nella politica israeliana. Ne parliamo con Alessia Melcangi, professoressa alla Sapienza di Roma, analista di Atlantic Council e ISPI.
Il Libro Bianco sulla Difesa della Commissione Europea, il ruolo dell'Ungheria e il riavvicinamento dei paesi extra UE: Canada, Regno Unito, e Turchia. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24ore da Bruxelles e Antonio Missiroli, senior Advisor di ISPI.
All'indomani della chiamata con il presidente Putin, Donald Trump informa Volodimir Zelensky dei progressi nei negoziati. Ne parliamo con Davide Maria de Luca, giornalista freelance, collabora con il Domani e la radio nazionale svizzera.
Colloqui a Gedda previsti per il prossimo lunedì 24 marzo tra la delegazione statunitense e quella russa. Ne parliamo con Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia.
Ucraina, cosa è emerso dal confronto tra Trump e Putin. Ne parliamo con Micol Flammini, giornalista de Il Foglio, autrice di “La cortina di vetro” (Strade blu Mondadori) e Giovanni Borgognone, professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Torino.
L'arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell'opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. Ne parliamo con Murat Cinar, giornalista turco, ha scritto "Undici storie di resistenza, undici anni della Turchia" (EBS Print Editore).
Riprendono i bombardamenti a Gaza. Netanyahu sotto pressione. Ne parliamo con Anna Momigliano, scrittrice e giornalista, esperta in relazioni internazionali. Collabora con il Corriere della Sera e Haaretz.
Fine della tregua a Gaza. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, Analista nell’Osservatorio Mediterraneo (OSMED) dell’Istituto di Studi Politici "S. Pio V".
Chiamata Putin-Trump, possibili esiti, tempistiche e costi della guerra. Ne parliamo con Eleonora Tafuro Ambrosetti, ricercatrice al centro Russia, Caucaso e Asia Centrale di ISPI.
Oggi a Bruxelles la nona conferenza a sostegno della Siria. Ne parliamo con Francesco Petronella, giornalista per ISPI.
Stati Uniti e Iran, distensione dei rapporti o trappola strategica? Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento.
Putin e Trump si preparano alla telefonata di domani. Ne parliamo con Riccardo Sessa, Presidente SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale), già ambasciatore a Pechino, Teheran, Belgrado e rappresentante permanente presso la NATO.
All'indomani dei negoziati Usa-Ucraina, Putin ha risposto che una pace di 30 giorni non è sufficiente. Annunciata una possibile telefonata con il presidente Trump. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista de Il Sole 24 Ore
Rearm Europe e Coalizione dei volenterosi a confronto. Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma "Difesa, sicurezza e spazio” dell’Istituto Affari Internazionali.
Si attende la risposta da Mosca sulla proposta di pace di USA e Ucraina, mentre cresce l’attesa per eventuali richieste o condizioni che il Cremlino potrebbe mettere sul tavolo. Ne parliamo con Anna Zafesova, firma de La Stampa.
Gli USA tagliano i fondi a USAID, il principale strumento di aiuto umanitario del governo statunitense. Ne parliamo con Pier Giorgio Ardeni, professore ordinario di Economia politica e dello sviluppo all’Università di Bologna e Giampaolo Silvestri, segretario generale Avsi.
A Gedda la delegazione ucraina e quella statunitense hanno trovato un accordo di cessate il fuoco totale per trenta giorni. Gli Stati Uniti riprendono l'invio di armi a Kiev ma si attende ancora la risposta da Mosca. Ne parliamo con Ettore Sequi, già segretario generale della Farnesina e ambasciatore, Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e Capo di Stato Maggiore della Difesa, Aldo Ferrari, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia e responsabile del programma Russia, Caucaso e Asia centrale di ISPI.
Alle 10 italiane è iniziato in Arabia Saudita l’incontro di alto livello tra la delegazione ucraina e quella statunitense per negoziare un cessate il fuoco tra Kiev e Mosca. Washington ha definito la proposta "promettente", ma ha avvertito che Kiev "dovrà fare concessioni sui territori". Ne parliamo con Eleonora Tafuro di Ispi.
In Groenlandia si vota per eleggere il nuovo parlamento nazionale. La notizia, che in passato non avrebbe destato grande interesse, oggi ha una valenza diversa alla luce delle recenti dichiarazioni di intenti sul suo controllo da parte del presidente americano Donald Trump. Ne parliamo con Roberto Da Rin, corrispondente de Il Sole 24Ore da poco tornato dall'isola.
Calin Georgescu ha violato "l'obbligo di rispettare la democrazia". L'Ufficio elettorale centrale della Romania ha motivato così il rigetto della candidatura del leader dell'estrema destra filo-putiniana alle elezioni presidenziali. A Bucarest i suoi sostenitori sono scesi in strada a manifestare, scontrandosi con forze dell’ordine e gendarmi. Ne parliamo con Francesco Brusa, corrispondente di "Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa".
Siria di nuovo sull'orlo della guerra civile dopo che un migliaio di alawiti sono stati uccisi nelle regioni costiere di Tartus e Latakia. Ne parliamo con Francesco Petronella, digital journalist per Ispi.
I dettagli legali saranno definiti prima del prossimo Consiglio europeo ma il piano per il riarmo dell'Unione europea è ormai chiaro e mette d'accordo i Paesi membri, ad eccezione dell'Ungheria. Un piano da 800 miliardi che combina fondi pubblici e capitale privato. E' davvero un nuovo inizio per l'Europa? Ne parliamo con Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali, Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa, sicurezza e spazio” dell’Istituto Affari Internazionali, e con Charles Kupchan, Senior Fellow al Council on Foreign Relations e professore di Relazioni internazionali alla Georgetown University.
Dopo le parole di Emmanuel Macron di ieri sera, con cui il presidente ha offerto protezione nucleare al resto dell'Europa, i leader europei si sono riuniti a Bruxelles per discutere di difesa europea e sostegno all'Ucraina. Ne parliamo con Antonio Villafranca, vice Presidente per la Ricerca dell'ISPI, Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore a Bruxelles, e con il generale Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Dal lavoro incessante per porre fine alla guerra in Ucraina alla rivoluzione culturale per epurare gli Stati Uniti dalla cultura woke. Passando per il costo delle uova e gli appetiti non celati per Panama, Golfo del Messico, Groenlandia. Il primo discorso di Donald Trump al Congresso non porta novità nel dibattito politico ma è sicuramente la celebrazione di un nuovo modello di leadership che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo intero. Ne parliamo con Giovanni Borgognone, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino.
Il 4 marzo un piano egiziano per la Striscia di Gaza, alternativo a quello del presidente statunitense Donald Trump, è stato approvato durante un vertice della Lega araba al Cairo. Israele ha già comunicato la sua contrarietà. Ne parliamo con Giuseppe Dentice, analista dell’Osservatorio Mediterraneo dell’Istituto di Studi politici S. Pio V.
Dopo l'annuncio di Donald Trump sullo stop agli aiuti all'Ucraina, Ursula von der Leyen annuncia un piano per il riarmo dell'Europa da 800 miliardi di euro. Un piano in cinque punti di cui si discuterà in maniera più approfondita giovedì al Consiglio straordinario di Bruxelles. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, Elio Calcagno, ricercatore nel programma "Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI, e con Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa.
Dopo la lite in diretta tv tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, l'Europa serra i ranghi e tenta di reagire. Eppure le divisioni interne persistono così come anche la difficoltà a trovare un accordo su un piano da mettere in atto. Quale quindi il bilancio del vertice di Londra? E cosa aspettarsi dal vertice straordinario di giovedì prossimo a Bruxelles? Ne parliamo con Jacopo Barigazzi, corrispondente a Bruxelles di Politico.eu, Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all'Università Cattolica, e con Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York.
C’è un grande via vai in questi giorni alla corte di Donald Trump. Dopo Emmanuel Macron, ieri vi si è recato Keir Starmer e oggi pomeriggio sarà il turno di Volodymyr Zelensky. I temi di discussione: la pace in Ucraina, le spese militari e i rapporti commerciali. Ne parliamo con Eleonora Tafuro di Ispi e con Giorgia Scaturro, giornalista e producer, nostra collaboratrice a Londra.
In un messaggio inviato dal carcere in cui si trova, su un'isola al largo di Istanbul, ha chiesto al gruppo di deporre le armi e sciogliersi. Così Abdullah Öcalan chiede la dismissione del partito curdo PKK, avviando un processo di distensione storico. Ne parliamo con Valentina Rita Scotti, professoressa alla European Law and Governance School, autrice di “La Turchia di Erdogan” (Il Mulino).
Contrarietà o entusiasmo. Sicuramente, stupore. Da quando si è insediato alla Casa Bianca, Donald Trump ci ha abituato a frasi spiazzanti, a parole che disorientano. Ma quante di queste dichiarazioni sono o possono diventare realtà? Ne parliamo con Dino Amenduni, esperto di comunicazione politica, socio di Proforma, e con Elisabetta Vezzosi, professoressa di Storia degli Stati Uniti d’America all’Università di Trieste.
Alla fine si farà. Un accordo economico tra Kiev e Washington sull'utilizzo delle terre rare ucraine è stato stilato e sarà firmato a breve. Ma a quanto ammontano le terre rare presenti nel sottosuolo ucraino? E cosa prevede esattamente l'accordo? Ne parliamo con Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a Sciences Po, Pier Paolo Raimondi, ricercatore nel programma “Energia, clima e risorse” dello IAI, e con Giuliano Noci, professore di Ingegneria Economico-Gestionale al Politecnico di Milano e prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.
L’incontro tra Donald Trump ed Emmanuel Macron segna un solco sempre più profondo tra l'Europa e gli Stati Uniti. Tra una stretta di mano e qualche frecciatina sugli aiuti "in soldi veri" che - precisa il presidente Macron - l'Europa ha fornito all'Ucraina, il presidente Trump trova anche l'occasione per elogiare Giorgia Meloni, "donna meravigliosa e leader di un Paese molto importante". Nel frattempo, l'Europa tenta di riorganizzarsi davanti al cambio di direzione degli Stati Uniti rispetto all'Ucraina e monta la discussione intorno all'utilizzo dei fondi russi congelati. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna, Paolo Palchetti, professore di Diritto internazionale alla Sorbonne di Parigi, e con Alessandro Marrone, responsabile del Programma “Difesa, sicurezza e spazio” dello IAI.
Il leader della Cdu Friedrich Merz è il cancelliere designato dopo il successo alle urne. In campagna elettorale ha promesso una stretta sull’immigrazione, il rilancio economico e il recupero dell'autorevolezza di Berlino in Europa. Ne parliamo con Sergio Nava, inviato di Radio24 a Berlino, e con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles.
Le elezioni tedesche di domenica possono condizionare il destino dell'intera Europa e potranno configurare un assetto inedito per il cuore del continente, con un partito di estrema destra (Alternative für Deutschland) come seconda forza politica a livello federale. Ne parliamo con Antonio Villafranca, vice presidente per la Ricerca dell'ISPI, Daniel Mosseri, nostro collaboratore a Berlino, Eric Engelhardt, capo dei Giovani di Afd in Turingia, Roberta Schmid, analista, Managing Editor di NewsGuard, e con Judith Wiebke, portavoce di PRO ASYL, organizzazione che si occupa di tutela dei richiedenti asilo in Germania.
Un dittatore non eletto. Un comico mediocre. L'unica cosa che sapeva fare bene era muovere Biden come una marionetta. Con queste parole il presidente americano Donald Trump ha apostrofato il presidente Volodymyr Zelensky, dopo aver detto anche che la guerra è stata cominciata dall'Ucraina. Siamo davanti a un cambio di marcia importante nella politica estera americana? Ne parliamo con Giovanni Borgognone, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino, e con Marc Lazar, storico e sociologo della politica, titolare della cattedra Bnl Bnp Paribas all'Università Luiss Guido Carli.
Riad o Ankara? Europa sì o Europa no? Mentre a Parigi anche oggi si discute su come far valere gli interessi dell'Europa e di tutta la Nato ai tavoli per la pace in Ucraina, il presidente Zelensky, preoccupato per l'esclusione dal primo incontro a Riad, cerca la sponda del presidente Erdogan che si dice pronto, visti i trascorsi di successo, ad accogliere i prossimi negoziati e ad occuparsi della regolamentazione dei traffici navali commerciali nel Mar Nero. Ne parliamo con Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore a Parigi, il colonnello Orio Giorgio Stirpe, ufficiale in riserva dell’Esercito Italiano specializzato in intelligence operativa, e con Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali.