Ray Ozzie lascia Microsoft
Come annunciato qualche giorno fa da Steve Ballmer Ray Ozzie, il Chief Software Architect di Microsoft lascia e lascia con una lunga lettera, pubblicata sul suo blog, ai dirigenti e collaboratori Microsoft dal significativo titolo “L’alba di un nuovo giorno”. Questa lettera arivva esattamente cinque anni dopo il suo arrivo a Microsoft, segnato da un’altra lunga lettera agli stessi destinatari, anch’essa pubblicata sul suo blog con il titolo “The Internet Service Disruption”.
Questa notizia è molto significativa ed è un “segnale debole” ma fortemente indicativo dei problemi e del declino di Microsoft:
- Ozzie era arrivato in Microsoft nel 2005; nel 2006, quando Bill Gates ha definitivamente lasciato ogni responsabilità in Microsoft, ha preso il titolo di Chief Software Architect, titolo che, fino ad allora, era stato gelosamente ed orgogliosamente tenuto da Bill Gates
- Era arrivato in Microsoft come il “salvatore”, in grado di recuperare il terreno perduto nei settori più innovativi come quello dei servizi su Internet, potendo godere di un’ottima fama ed unanime stima per i suoi lavori precedenti come la creazione di Lotus Notes e Groove
- La sua lettera del 2005 identificava chiaramente le opportunità da perseguire, come i servizi Internet, e le modalità da seguire con l’accento su un “approccio leggero” allo sviluppo del software e la attenzione alla complessità del software da tenere sotto controllo
- A distanza di 5 anni riconosce, anche se “diplomaticamente”, che non è riuscito a cambiare Microsoft e che molto resta da fare soprattutto perchè il futuro è legato ad un mondo in cui il PC è solo una parte, probabilmente piccola, del “vivere digitale”; e ribadisce di nuovo, forse per non esserci riuscito, che la complessità va tenuta sotto controllo
- Se si guarda i concorrenti non si può non pensare a Google che è andata molto avanti nel settore dei servizi Internet e ad Apple che già vive dentro al “mondo digitale” in cui il PC è solo uno dei dispositivi (nel fatturato di Apple, attualmente i PC costituiscono solo il 33% del fatturato, il resto è fatto soprattutto dai dispositivi mobili come iPhone, iPad, iPod ecc.)